L’ananas è una pianta epifite, facente parte della grande famiglia delle Bromeliacee. La pianta dell’ananas è originaria del Sud America e si pensa provenga, in particolare, dalle fertili e umide pianure del Paraguay. La sua coltivazione era già praticata nel continente americano prima dell’arrivo degli europei, era usanza che gli abitanti di questi luoghi, per festeggiare l’arrivo di stranieri, adornassero le loro abitazioni con ciuffi di foglie di ananas e con i suoi frutti come simbolo di amicizia e di ospitalità.
L’ananas è uno dei frutti esotici che Cristoforo Colombo portò in Europa.
Risulta essere nota per il suo frutto, caratterizzato da una buccia di colore marrone, coperta di spine, al cui interno vi è della polpa zuccherina che a sua volta circonda la parte più interna, dura e fibrosa detta torsolo o cuore. All’estremità del frutto vi sono delle foglie dure che trattengono l’acqua e forniscono nutrimento alla pianta. In base alla varietà, il frutto può avere dimensioni variabili, il peso oscilla tra 1 e 5 kg. Al mondo esistono circa cento varietà di ananas, riconducibili tutte a quattro gruppi Cayenne, Spanish, Queen e Abacaxi, la Cayenne dalla polpa chiara e dal gusto molto dolce è una delle più diffuse perché particolarmente adatta all’inscatolamento. L’ananas viene coltivato sia per i tipici e gustosi frutti, sia come pianta ornamentale, sia per la produzione di alcuni tipi di fibre, in tutte le regioni tropicali, soprattutto in Costa d’Avorio, Costa Rica e Kenia.
Il frutto ha molteplici proprietà benefiche, facilita la digestione e l’assimilazione delle proteine da parte dell’organismo, e il suo succo è particolarmente indicato nella cura della difterite. Anche in cucina viene ampiamente utilizzato, trattandosi di un alimento rinfrescante e molto buono.
Il clima ideale in cui coltivare la pianta è quello tipico dei paesi tropicali, la maggioranza della produzione mondiale di ananas proviene infatti dal sud America e in particolare da Costa Rica, Honduras, Brasile, Messico, Ecuador, ma anche dal Ghana, Camerun, Kenya, dai paesi del sud est asiatico e dalla Cina, sebbene essa venga coltivata anche e soprattutto in serre preriscaldate. Affinché il frutto maturi, c’è bisogno di una grande quantità di luce solare. Per produrre dei frutti di grandezza standard, la pianta deve raggiungere una notevole dimensione, ovvero circa 2 metri di larghezza e di altezza.
Per interrare la pianta di ananas, basterà sotterrare una parte del frutto, lasciando fuori dal terreno le foglie all’apice per veder nascere una nuova pianta. I tempi però non sono brevi, sarà necessario attendere dai sei mesi a un anno e mezzo prima che il frutto maturi del tutto. Risulta essere importante accertarsi, prima di staccare il frutto dalla pianta, che questo sia completamente maturo poiché non continuerà il processo se separato dalla pianta e risulterà acido.
Al fine di ottenere un’ananas di medie dimensioni, saranno necessari almeno due metri cubi di terreno e che ogni frutto disti dall’altro almeno un metro e ottanta. La temperatura è molto importante, per maturare al meglio, sono necessari almeno 15 gradi e l’esposizione diretta ai raggi del sole, è importante che l’annaffiatura sia costante e che il terreno sia drenante, in modo particolare nei mesi più caldi. Sebbene l’irrigazione debba essere regolare, è bene che non risulti mai eccessivamente abbondante visto che la pianta potrebbe avere problemi.
L’ananas ha bisogno di concimazioni regolari, ogni mese a partire dalla primavera e fino all’inizio dell’autunno; il concime dovrà contenere elementi quali Azoto, Fosforo, Potassio, Manganese, Ferro, Rame, importantissimi per la crescita della pianta. In estate, sbocciano i fiori al centro della chioma di foglie. Queste, se secche, dovranno essere eliminate così da evitare la presenza di parassiti, sebbene essa non sia particolarmente soggetta a problemi di questo tipo.