Negli ultimi anni sono in continuo aumento le persone che hanno deciso di coltivare un orto. Il procedimento è semplice, ma bisogna tenere sempre in considerazione che alcune pratiche necessarie per la coltivazione dell’orto vanno effettuate in determinati periodi dell’anno.
Uno degli aspetti più importanti connessi alla coltivazione di un orto è la concimazione del terreno. Una pratica, questa, essenziale per la coltivazione delle piante che compongono l’orto.
Non è una pratica del tutto semplice visto che è necessario prendere in considerazioni diversi fattori di fondamentale importanza. La concimazione è una pratica che consiste nel fertilizzare il terreno per prepararlo alla coltivazione.
La concimazione deve essere effettuata prima della semina con lo scopo di restituire al terreno tutti gli elementi nutritivi di cui si hanno bisogno gli ortaggi. Una buona concimazione inoltre contribuisce a ottenere dei prodotti di ottima qualità in grande quantità. In commercio sono disponibili numerosi concimi chimici ma il fertilizzante migliore è proprio il letame. I concimi naturali infatti rappresentano una garanzia sia per i prodotti coltivati che per la capacità di fertilizzare il terreno senza modificare i suoi equilibri biologici. Anche il compost rappresenta una pratica di concimazione organica perché restituisce al terreno gli elementi nutritivi necessari agli ortaggi e allo stesso tempo lo rende più soffice.
Il terreno quindi deve essere concimato, esso ha bisogno di ricevere numerose varietà di nutrienti di cui hanno bisogno gli ortaggi. Questi ultimi necessitano, per la loro crescita, di una grande quantità di macroelementi come Azoto, Fosforo, Potassio e Calcio. Hanno inoltre bisogno, in misura minore, dei microelementi come Ferro, Rame, Zinco, Manganese.
La pratica della concimazione permette al terreno di risultare più drenato. Ovviamente la concimazione del terreno, soprattutto per l’orto, deve essere effettuata in un determinato periodo dell’anno. Il periodo migliore per effettuare l’intervento fertilizzante coincide con la fine dell’inverno ma in realtà si può procedere anche con una doppia concimazione già verso la fine dell’autunno con lo scopo di proteggere il terreno dai primi freddi invernali.
Vediamo come si concima il terreno al meglio. Ebbene, prima di procedere con questo tipo di intervento sarà necessario munirsi degli attrezzi giusti. Per concimare il terreno è necessario avere a disposizione una motozappa o una vanga, un rastrello e il concime. Il primo passo da compiere è quello legato alla fertilizzazione dell’intero terreno con il concime organico. Per fare ciò è necessario vangare il terreno fino ad una profondità di 30 o 35 cm. Il concime deve essere distribuito lungo le buche e poi ricoperto con il terreno. Per effettuare questo procedimento si consiglia di utilizzare la motozappa per la vangatura. Aiutandosi con una vanga si distribuisce il letame lungo tutte le buche. A questo punto, servendosi di un rastrello, sarà necessario ricoprire tutte le buche che sono già state concimate con altro terreno. Il terreno ha quindi bisogno di riposare fino al momento della semina.
Questo processo di concimazione piò essere effettuato già verso la fine dell’autunno con lo scopo di dare al terreno tutto il tempo necessario per assimilare i nutrienti e contemporaneamente liberarsi del letame. In questo modo il terreno si difende dal freddo, mentre con l’arrivo delle prime piogge invernali il letame si dissolve, fertilizzando il suolo. Il lavoro di concimazione però non è ancora finito. Nel corso dell’anno infatti è necessario concimare anche le singole colture, soprattutto nei periodi più caldi della stagione come i mesi estivi. Ogni venti giorni infatti è consigliabile diluire del concime liquido nell’acqua per l’irrigazione. Si può effettuare anche una seconda concimazione con lo stallatico, in prossimità dell’inverno.