In questa guida vedremo di conoscere alcuni stili legati al mondo del bonsai. In realtà si contano circa quarantuno tipologie di stili, alcuni di essi differiscono per delle varianti o per piccole differenze dallo stile base. Il bonsai è un’espressione d’arte, quindi tutte le regole possono essere messe in gioco, stravolgendole, ignorandole, è l’artista che deve trasmettere un suo pensiero, un sentimento, tuttavia ci sono alcune piccole regole immutabili, come ad esempio: conicità del tronco ( con le sue eccezioni ) , proporzioni rami – tronco – vegetazione, spazi pieni e vuoti.
Ricordiamoci che la teoria è stata scritta in oriente e quindi noi occidentali potremmo incappare in alcuni problemi stilistici per le nostre essenze, ad esempio se dobbiamo fare un bonsai di olivo ci risulterà difficile adeguare tale essenza ai canoni orientali o comunque applicare uno stile non consono per tale essenza, quindi il bonsaista dovrà recuperare informazioni e allenare l’occhio osservando gli olivi in natura catturando il vero carattere e rusticità della specie.
Vi riporto qui di seguito alcuni criteri classici di base per la creazione di un bonsai
-TRONCO: è l’anima dell’albero, che deve conformarsi alla specie e allo stile di bonsai scelto. La forma è uno dei punti più importanti del design, solitamente a forma conica.
-RADICI: escludendo bonsai molto giovani, le radici dovrebbero essere superficiali e disposte nel modo più radiale possibile. Questa conformazione porta automaticamente a due conseguenze: 1- La base del tronco si allarga a campana prima di conficcarsi nel terreno , in tal modo il tronco risulta ben ancorato al terreno. 2- Le radici entrano a far parte della silouette facendo sottilmente eco al ritmo dei rami. Mentre se in superficie vediamo apparire radici sbieche o capillari è indice di immaturità.
-FOGLIE, FIORI, FRUTTI: le foglie devono essere sane, integre e di un bel colore. I fiori e frutti devono essere proporzionati alla grandezza del bonsai, non possiamo avere un bonsai alto 20 cm con fiori o frutti enormi.
-VASO: dovrebbe rafforzare l’effetto totale del bonsai senza prenderne il sopravvento, come accade per la cornice nei quadri, la forma del vaso e il colore devono essere scelti in base allo stile, alla specie e nei bonsai con frutti e/o fiori in base alla cromia dell’insieme. Ad esempio per le conifere si useranno vasi in grès, per bonsai con fiori bianchi o molto chiari useremo vasi smaltati blu o azzurro, per melograni si possono usare vasi arancio chiaro o verdi.
Detto questo andiamo a visionare gli stili base ricordando che l’intuito giapponese per il design ha portato alla creazione di stili universalmente riconosciuti, consistenti nel dar forma e crescere alberi sulla base di modelli che troviamo in natura.
Indice
Stili eretto formale o Chokkan
I bonsai in questo stile hanno il tronco completamente diritto, privo di curve e ovviamente con un tronco conico ( regola base per qualunque stile ) cioè largo alla base ( nebari ) e più stretto all’apice. Questo stile potrebbe sembrare molto facile da realizzare ma non è così, per molti motivi tra i quali trovare del materiale con un tronco perfettamente diritto, i rami possono essere orizzontali o inclinati verso il basso, tuttavia devono comunque mantenere il tema dominante. Partendo dal nebari ( base ), il primo ramo si trova ad un terzo dell’altezza dell’albero, per poi proseguire la disposizione dei rami in questo modo: secondo ramo più in alto sul lato opposto rispetto al primo; il terzo ramo, poco più sopra, spostato sul retro e così a salire ricordandoci che il sesto ramo può esser posto frontalmente. Per comprendere al meglio questa disposizione possiamo dire che: 1° ramo alle ore 9; 2° alle 3.30; 3° all’ 1.00; 4° alle 8; 5° alle 2 e 6° alle 10.30
Ovviamente i rami inferiori devono aver un diametro maggiore e man mano ci avviciniamo all’apice dovranno aver un diametro e lunghezza minore per evitare la sovrapposizione dei rami che impedirebbero alla luce di irradiare tutta la vegetazione.
Il modello a cui si ispira questo stile è quello degli alberi giganti che crescono isolati, le specie più utilizzate per questo stile sono: pino, tasso, abete rosso, cryptomeria, ginepro, cipresso, cedro e le conifere decidue larice, sequoia e cipresso di palude. Le specie decidue usate per questo stile includono: acero, ginkgo, olmo, zelkova, faggio, carpino,, castagno. Tuttavia questo stile è confinato a olmo, zelkova, faggio, carpino, cotogno cinese e ginkgo.
Stili scopa rovesciata o hokidachi
I bonsai in questo stile posseggono una fitta vegetazione e un tronco cilindrico ( unico stile dove è concesso ). Questo tipo di lavorazione permette varie opzioni di potatura e si possono ottenere bonsai che ricordano la forma di palla, fungo, quadrato e ovviamente di una scopa rovesciata. Per ottenere bonsai in questo stile è molto importante la potatura che dovrà fornire una ramificazione molto fine. Questo stile è senz’altro basato sul modello di crescita di zelkove, ma evoca immediatamente immagini dell’aspetto invernale di olmi, querce, faggi, betulle e alberi simili. In questo stile i rami l’apertura dei rami inizia ad un terzo del tronco perfettamente formato; i rami si diffondono ampiamente, dividendosi e suddividendosi nei ramoscelli più sottili evitando ogni incrocio di rami. Questo stile pone una gran cura ai tronchi e rami, quindi si eviterà di usare piante con parti deformate. Ogni parte dovrebbe essere rotonda ed integra; quindi si tralasceranno materiali con tronchi scalfiti.
Stili eretto informale o moyogi
I bonsai in questo stile hanno curve che possono andare in tutte le direzioni con l’ asse maggiore spostato da quello verticale dai 10° ai 15° gradi. L’ apice dovrebbe essere posto in modo da trovarsi perpendicolarmente al nebari, e i rami dovrebbero adattarsi ad ogni spinta verso l’esterno del tronco. Visto di lato. il tronco si sposta all’indietro a circa metà dell’ altezza per poi inclinarsi in avanti. Tale movimento contribuisce a donare una certa profondità, accentuata dalla presenza di un ramo che si estende all’indietro proprio in questo punto mediano. Le radici devono essere convincenti e ben definite disposte a 360° leggermente meno pesanti sul davanti. Questo stile è uno dei più popolari sopratutto per alcune specie come quercia, pini, ginepri, aceri, melograno, meli, oltre a questo motivo và ricordato che si tratta dello stile più visto nei vari films orientali, quindi per la sua pubblicità indiretta riscontra sempre un alto indice di gradimento tra i neofiti. Le curvature del tronco non devono essere molte o esagerate per non sminuire la bellezza di questo stile. Virtualmente questo stile si adatta a tutte le specie fatta eccezione per ginko, cipresso, zelkova che rendono di più nello stile eretto formale.
Stili tronco inclinato o shakan
I bonsai in questo stile posseggono un tronco inclinato verso un lato, questa silouette è una variante dello stile “spazzato dal vento”. Con questa tipologia di stile si dà una certa importanza al posizionamento dei rami perchè dal loro movimento dipenderà l’equilibrio della pianta accentuando al risultato finale un armonioso movimento del tronco. Questo stile è tipico delle zone dove sono presenti colline che a causa di nevicate o venti forti provocano l’inclinazione del tronco, entrambi gli stili a tronco inclinato e spazzato dal vento presentano tronchi con un’inclinazione di almeno 30°. I rami sono più corti nel lato inclinato verso il basso e più lunghi sul lato opposto, ed è pertanto questo lo stile in cui si ha la miglior resa dell’ equilibrio asimmetrico. Per evitare la monotonia è necessario dedicare molta cura agli spazi vuoti. I rami possono essere dritti, curvi, inclinati verso il basso, purchè lo stesso motivo venga ripetuto in tutto il design.
Stili spazzato dal vento o fukinagashi
I bonsai in questo stile simulano l’effetto che ha il vento sulla pianta,ha come modello in natura gli alberi che crescono vicino al mare o su terreni montuosi ove la pianta viene modellata naturalmente dai forti venti. In questo stile uno dei lati del tronco è totalmente esente da rami e può avere anche delle sezioni morte ( legna secca ) sul lato battuto dal vento, mentre sul lato al riparo i rami accentuano la forma del tronco ed il design. Per tradizione lo “spazzato dal vento ” è costituito da un tronco con un’inclinazione uguale o superiore a 30° e con la base del ramo più basso e lungo. Le varianti includono: un tronco cortissimo che si prolunga in un ramo inferiore molto lungo e rami superiori più corti che si ripiegano in linea con quest’ ultimo dando l’impressione di una bandiera al vento, il quale motivo si ripete 2 o 3 volte lungo i rami, con fogliame che appare a volte isolato o cuscinetti lungo la linea della silouette ed un tronco curvo e basso. Le specie più utilizzate per questo stile sono: larice, pino, ginepro, melo, albicocco, azalea, faggio, cotoneaster, melo selvatico, olmo, biancospino, carpino, acero e cotogno.
Stili litterati o bunjin-gi
I bonsai modellati in questo stile si ispirano ad alberi raffigurati nei dipinti paesaggistici degli studenti della Scuola Cinese Meridionale. Questo stile viene considerato a forma libera ( a differenza degli altri ), i rami sono pochi, le foglie ridotte per mantenere equilibrio e forma precisi. Sono senz’altro i più eleganti, ma anche i più difficili da formare, questo stile vuole rappresentare lo sforzo estremo del vegetale in natura che cerca disperatamente di sopravvivere, basta immaginare un seme caduto in un terreno ostile magari tra rocce, circondato da alberi maestosi, quindi con poca luce disponibile, in qualche modo questo seme germoglia e il piccolo alberello cerca di farsi strada cercando di recuperare più luce possibile. Lo stile litterati è stato in passato molto apprezzato tra le persone colte ed aristocratiche per la sua eleganza. L’ essenza più usata per questo stile è senz’altro il pino, ma altre specie, tranne quelle estremamente formali, vi si possono adattare con successo.
Stili cascata o kengai
I bonsai in questo stile vogliono rappresentare quelle piante che sono cresciute sulle pareti di burroni, in gole montagnose, sulle coste o nelle cave. La pianta appare molto forte ed assumono una conformazione ad “S” perchè il tronco curva verso l’ esterno e il basso scendendo oltre l’ orlo del vaso mentre l’apice torna a rivolgersi verso l’ alto questo stile viene anche usato per creare bellissimi shoin o mame su roccia simulando questa situazione estrema. Esistono varianti in base all’inclinazione della pianta denominate cascata e semi-cascata.
SEMI CASCATA: appare come un albero in stile eretto informale accorciata con un ramo inferiore notevolmente sviluppato. La chioma è di solito a forma di ombrello, in entrambi gli stili, accanto alla chioma più piccola sulla cima ( ramo più basso ) c’è quella più vistosa e grande del primo ramo. Di questo stile esistono delle varianti: a tronco dritto ( il tronco sporge all’ esterno e verso il basso e i rami tendono verso l’apice ), a tronco curvo ( il tronco piega verso il basso per poi tendere verso l’alto ).
CASCATA: segue gli stessi principi, ma per via della sua lunghezza è soggetto a più variazioni di forma. Le varianti includono la classica cascata verticale dove la chioma del ramo inferiore si trova in linea con le radici, mentre il tronco piega verso l’esterno per poi cadere a picco non appena supera il bordo del vaso. Si fanno crescere rami orizzontali con lunghezza decrescente man mano che si scende. L’ informale presenta un tronco ad “S” o con una serie di curve e le masse di verde sono poste sulle curve esterne.
Entrambi gli stili vogliono il bonsai collocato al centro del vaso per richiamare l’attenzione sul nebari e sul tronco in basso, i quali devono apparire forti e con una semplice struttura.
Stili radice esposta o neagari
I bonsai in questo stile sono rappresentati dalle radici lasciate sviluppare in modo da donare una certa continuità al tronco, per ottenere questo stile si usa una particolare tecnica per far lignificare le radici scoprendone qualche cm ogni anno durante la sua educazione. Anche questo stile, come per lo spazzato dal vento, può considerarsi un’opzione, ad esempio possiamo modellare un bonsai eretto informale, cascata, semi cascata, spazzato dal vento, utilizzando lo stile a radici esposte.
Stili zattera o ikadabuchi
Questo stile bonsai è da considerarsi una variante dello stile a più tronchi, tuttavia questo disegn non ha un parallelo in natura, ma può esser riprodotto artificialmente. Il tronco principale viene fatto posare orizzontalmente e sono i suoi rami a svilupparsi in alberi.
Stili su roccia
Questo stile si trovano due varianti di base, il primo l’albero è posto a cavalcioni sulla pietra, di modo che le radici rimangano molto visibili, di fatti è la struttura delle radici in relazione alla composizione e alla roccia che determina il successo dello stile, indipendente dall’albero stesso. La seconda variante è quella in cui la massa di radici è racchiusa totalmente tra rocce, per cui l’albero cresce in una piccola tasca di terra. Per questioni di scala l’albero e la roccia devo armonizzarsi tra loro. Per questo stile su roccia è vivamente consigliato formare anche un buon impatto cromatico, ad esempio con una cotoneaster possiamo utilizzare un vaso blu ( visto che produce fiori bianchi o rosa molto chiaro ) una roccia nera ( che donano eleganza quando è spoglia con bacche rosse ).
Stili radice strisciante o netsuranari
Questo stile è il precursore dello stile a Zattera, in questo design l’ area delle radici che connette le varie piante fornisce una base meno forte rispetto allo stile zattera ma sicuramente più interessante.
Stili doppio tronco o sokan
Il bonsai in questo stile è caratterizzato da tronchi sviluppati da un’unica radice, tale stile viene anche denominato “padre figlio”. Per ottenere un buon impatto artistico i due tronchi devono avere circonferenza e lunghezza diverse preferibilmente anche un movimento diverso, anche se non c’è nessuna regola fissa e quindi si lascia scatenare la propria vena artistica in base a quello che si vuole trasmettere. Durante la lavorazione di una pianta per questo stile si procederà come se fosse un’unica pianta calcolando spazi pieni e vuoti quindi nel centro non ci sarà vegetazione, ma si useranno altri rami per dare profondità e movimento dando così importanza all’andamento armonioso dei due tronchi. Di solito si usano sempre un numero di piante dispari, ma questo stile fa eccezione.
Stili triplo tronco
I bonsai in questo stile posseggono un numero di tre tronchi che si sono fusi formando un punto di partenza comune e un unico pane radicale. La silouette di questo stile è molto particolare, per goderne l’intera bellezza si devono rendere visibili i tre tronchi e cercare di donare al risultato finale una visuale armoniosa rispettando le regole di profondità ponendo un’enfasi maggiore sulle differenze di spessore e altezza.
Stili tronco multiplo o kabudachi
I bonsai in questo stile sono formati da più tronchi che nascono dalla stessa base. I tronchi devono essere disposti nelle 4 direzioni, frontale, profondità, destra e sinistra, questo per conferire una piacevole prospettiva. Per questo stile non esiste una regola fissa del numero dei tronchi, tuttavia va ricordato che se la composizione è formata da moltissimi tronchi si accetta anche un numero pari.
Stili bosco o yose-ue
Il bonsai in questo stile lo si può definire come un bosco o una foresta, anche se tecnicamente si colloca nello stile a gruppo. Si possono utilizzare quasi tutte le essenze, tuttavia è opportuno utilizzare essenze forti a causa delle tecniche drastiche che verranno utilizzate. Questo stile lo si può fare sia usando un unica specie sia utilizzando diversi tipi di piante ma della stessa famiglia; ad esempio possiamo far un bosco di solo abeti o ginepri ecc.ecc., oppure con pini e ginepri, ma è assolutamente sconsigliato utilizzare insieme ginepri e azalee. Lo stile a foresta è caratterizzato da piante di diversa dimensione e non c’è limite al numero di piante utilizzate basta che siano di numero dispari e disposte seguendo le regole basi per questo stile ( presto online ci sarà un approfondimento ), tuttavia un numero di 3 piante non può esser considerato un bosco perchè non nè rende l’idea. In generale si possono utilizzare i vasi usati per gli stili a doppio tronco, triplo tronco, tronco multiplo o zattera, oppure si può utilizzare una più elegante lastra di pietra
Stili legna secca o sharikan
I bonsai in questo stile vogliono rappresentare un albero sofferto, accentuando il passare del tempo e delle intemperie. In questo stile si utilizzano molte tecniche e molti attrezzi oltre a giocare con i colori chiari della legna secca e del colore marrone delle zone vive della pianta. Questo stile viene usato specialmente per le conifere come pini, ginepri, tassi e mirti.
Consigli
Questi consigli vengo dati come tali, analizzando le specie più diffuse si consiglia lo stile più consone per tale specie, tuttavia nessuno vieta variazioni poichè è l’artista che dona una parte del suo spirito all’opera d’arte.
Abete rosso: Eretto formale, tronco inclinato, cascata, tronco contorto, eretto informale, semi-cascata, litterati, su roccia, piantato su roccia, doppio tronco, radice strisciante, zattera, boschetto, multitronco, Bonkei ( paesaggio ), kusamono.
Acero palmato: tronco inclinato, cascata, eretto informale, semi cascata, su roccia, doppio tronco, radice strisciante, zattera, multi tronco, boschetto, Bonkei ( paesaggio )
Acero tridente: Eretto formale, tronco inclinato, cascata, tronco contorto, eretto informale, semi cascata, litterati, radici esposte, su roccia, piantato su roccia, doppio tronco, radice strisciante, zattera, boschetto, multi tronco, Bonkei ( paesaggio ).
Agrifoglio: Tronco inclinato, cascata, eretto informale, semi cascata, litterati, su roccia, piantato su roccia, doppio tronco, radice strisciante, zattera, Bonkei ( paesaggio ).
Albicocco giapponese: Tronco inclinato, cascata, tronco contorto, eretto informale, semi cascata, litterati, su roccia, piantato su roccia, doppio tronco, legna secca, radice strisciante, boschetto, Bonkei ( paesaggio ), allestimenti stagionali.
Bagolaro: Eretto formale, eretto informale, doppio tronco, radice strisciante, boschetto.
Betulla: Tronco inclinato, eretto informale, radice strisciante, zattera, boschetto, multi tronco.
Biancospino: Tronco inclinato, cascata, eretto informale, semi cascata, su roccia, doppio tronco, radice strisciante, zattera, Bonkei ( paesaggio ).
Bosso: Eretto formale, tronco inclinato, eretto informale, doppio tronco.
Buganvillea: Tronco inclinato, cascata, tronco contorto, eretto informale, semi cascata, litterati, scopa rovesciata, legna secca, spazzato dal vento, radici esposte, doppio tronco, boschetto.
Carmona: Eretto formale, tronco inclinato, cascata, tronco contorto, eretto informale, semi cascata, litterati, spazzato dal vento, radici esposte, su roccia, piantato su roccia, legna secca, doppio tronco, zattera, radice strisciante, boschetto, Bonkei ( paesaggio ).
Carpino: Eretto formale, tronco inclinato, eretto informale, semi cascata, su roccia, doppio tronco, radice strisciante, boschetto.
Cedro: Eretto formale, su roccia, doppio tronco, radice strisciante, due tronchi, boschetto
Chamaecyparis: Eretto formale, su roccia, doppio tronco, radice strisciante, zattera, boschetto, multi tronco
Cotoneaster: Tronco inclinato, cascata, eretto informale, semi cascata, radici esposte, su roccia, piantato su roccia, doppio tronco, radice strisciante, zattera, Bonkei ( paesaggio ), kusamono.
Crittomeria: Eretto formale, su roccia, doppio tronco, radice strisciante, zattera, boschetto, Bonkei ( paesaggio ), kusamono
Faggio: Eretto formale, tronco inclinato, eretto informale, doppio tronco, radice strisciante, zattera, boschetto.
Ficus: Eretto formale, tronco inclinato, cascata, tronco contorto, eretto informale, semi cascata, litterati, scopa rovesciata, legna secca, spazzato dal vento, radici esposte, su roccia, doppio tronco, tronco multiplo, boschetto, kusamono, allestimenti stagionali, Bonkei ( paesaggio ).
Ginco: Eretto informale, scopa rovesciata, doppio tronco, radice strisciante, zattera, boschetto.
Ginepro: Tronco inclinato, cascata, tronco contorto, eretto informale, semi-cascata, litterati, radici scoperte, su roccia, piantato su roccia, doppio tronco, radice strisciante, zattera, Bonkei ( paesaggio ),legna secca.
Ginepro pungente: Eretto formale, tronco inclinato, cascata, tronco contorto, eretto informale, semi cascata, litterati, su roccia, piantato su roccia, doppio tronco, radice strisciante, zattera, boschetto, multi tronco, Bonkei ( paesaggio ), legna secca.
Glicine: Tronco inclinato, cascata, tronco contorto, semi cascata, su roccia.
Larice: Eretto formale, tronco inclinato, eretto informale, su roccia, piantato su roccia, doppio tronco, radice strisciante, boschetto, kusamono
Mandorlo: Tronco inclinato, eretto informale, semi cascata, radice strisciante.
Melo: Tronco inclinato, cascata, eretto informale, semi cascata, su roccia, doppio tronco, radice strisciante, Bonkei ( paesaggio ).
Melograno: tronco inclinato, cascata, eretto informale, semi cascata, litterati, su roccia, doppio tronco, radice strisciante, zattera.
Olmo: Eretto informale, tronco inclinato, cascata, eretto informale, semi cascata, scopa rovesciata, su roccia, piantato su roccia, doppio tronco, radice strisciante, boschetto, Bonkei ( paesaggio )
Pino: Eretto formale, tronco inclinato, cascata, tronco contorto, eretto informale, semi cascata, litterati, spazzato dal vento, radici esposte, su roccia, piantato su roccia, doppio tronco, radice strisciante, multi tronco, zattera, boschetto, Bonkei ( paesaggio ), allestimenti stagionali,legna secca
Pino 5 aghi: Eretto formale, tronco inclinato, cascata, tronco contorto, eretto informale, semi cascata, litterati, spazzato dal vento, radici esposte, su roccia, piantato su roccia, legna secca
Pyracantha: Tronco inclinato, cascata, eretto informale, semi cascata, scopa rovesciata, su roccia, piantato su roccia, doppio tronco, Bonkei ( paesaggio ) , kusamono.
Quercia: Tronco inclinato, eretto informale, semi cascata, scopa rovesciata, doppio tronco, radice strisciante.
Rododendro: Eretto formale, tronco inclinato, cascata, eretto informale, semi cascata, litterati, radici esposte, su roccia, piantato su roccia, doppio tronco, radice strisciante, zattera, boschetto, Bonkei ( paesaggio ).
Salice: Cascata, eretto informale, scopa rovesciata, su roccia, piantato su roccia, doppio tronco, kusamono, litterati.
Serissa: Eretto formale, tronco inclinato, cascata, tronco contorto, eretto informale, semi cascata, scopa rovesciata, legna secca, spazzato dal vento, radici esposte, su roccia, doppio tronco, zattera, boschetto,tronco multiplo, allestimenti stagionali, kusamono, Bonkei ( paesaggi ).
Tasso: Eretto formale, eretto informale, spazzato dal vento, doppio tronco, radice strisciante, boschetto, legna secca.
Vite: Tronco inclinato, cascata, eretto informale, semi cascata, su roccia, doppio tronco.
Zelkova: Eretto formale, scopa rovesciata, su roccia, piantato su roccia, doppio tronco, radice strisciante, boschetto, Bonkei ( paesaggio )