In questa guida spieghiamo come coltivare l’eucalipto.
Albero sempreverde originario dell’Australia e della Tasmania, l’eucalipto cresce rapidamente anche sotto forma di cespugli. Appartenente alla famiglia delle Myrtaceae, solo in Australia se ne contano oltre 700 specie, ma ve ne sono altre anche in Nuova Guinea, Indonesia e Filippine. Le specie diffuse nel continente americano, in Europa, in Asia e in Africa sono coltivate a scopo ornamentale o per la produzione di olio essenziale, utilizzato in erboristeria e anche dall’industria farmaceutica, per la produzione di legno usato come combustibile, ma anche per la produzione di oggetti, carta e barriere frangivento. Alcune specie di eucalipto vengono soprannominate alberi della gomma, nome derivato dal fatto che fuoriesce il lattice a ogni taglio fatto nella corteccia. Il nome eucalipto deriva dal greco e significa nascosto bene, il significato è derivato dai petali che inizialmente sono saldati e tengono occultato il centro del fiore.
L’eucalipto è una pianta elegante e maestosa, profumata e dall’aspetto gradevole, che può raggiungere anche l’altezza di 25 metri ma si adatta molto bene anche alla coltivazione nei piccoli giardini, dove può essere mantenuto all’altezza di circa due metri con opportune potature. L’albero fornisce una leggera ombra e si presta anche a arricchire le composizioni floreali con le sue foglie di colore grigio-azzurro. Una specie facilmente riscontrabile nei migliori giardini europei è l’Eucalyptus gunnii, albero che viene mantenuto di dimensioni modeste proprio grazie alla frequente potatura. L’albero è robusto, con corteccia grigia e chioma ovale e in estate produce piccoli fiori piumosi, di colore bianco o verdastro, a cui fanno seguito piccoli frutti tondeggianti che contengono i semi. Inoltre, emette un odore aromatico fresco e caratteristico e di solito non viene attaccato da parassit, anzi allontana con efficacia le zanzare. In Italia l’eucalipto è giunto alla metà del 1800 e si è diffuso ampiamente nel Sud della penisola, soprattutto in Sicilia e in Sardegna, dove la varietà più diffusa è la Eucalyptus camaldulensis. Altre specie coltivate in Italia sono Eucalyptus coccifera, caratterizzato da una corteccia liscia dal marrone chiaro, Eucalyptus globulus, che presenta grossi boccioli semilegnosi, e fogliame dal colore blu azzurro, Eucalyptus cinerea. In alcune zone d’Italia gli eucalipti vengono coltivati per produrre fronde da destinare al mercato dei fiori recisi, come accade per esempio in Liguria.
L’eucalipto è una pianta di facile coltivazione, da tenere anche in casa se non si dispone di ampi spazi per alberi di grandi dimensioni. In questo caso prediligere l’eucalyptus globulus, da piantare in vaso a primavera, in un terreno soffice e fresco, drenato bene e umido, con esposizione a pieno sole. Abbiate cura di innaffiarlo e di spostarlo se l’ambiente interno è troppo riscaldato. Di solito l’eucalipto non teme il freddo, e anche se parte della chioma viene rovinata da venti invernali, l’albero ricomincia e produrre nuove foglie in primavera. Anche l’Eucalyptus gunnii è una specie che sopporta bene il freddo mentre altre specie come l’Eucalyptus regnans, che può raggiungere in natura grandi altezze a seconda delle caratteristiche climatiche dove cresce, sopporta anche il vento salmastro delle coste.
La moltiplicazione dell’eucalipto avviene in genere per seme, ottenuto partendo da una porzione di pianta come per esempio un ramo o una foglia attraverso una tipica talea. Il procedimento va eseguito in primavera e in presenza di condizioni climatiche adatte per fare in modo che il seme germini e la pianta attecchisca. Per fare germinare il seme si possono seguire due procedure, o mettere il seme nel cotone bagnato e attendere la sua germinazione oppure seminare l’eucalipto direttamente nel terreno, o ancora in un vaso con del terriccio di qualità. Annaffiate con cure e vedrete che nel giro di qualche giorno spunterà una piccola piantina. La pianta, se attecchisce bene, presto produrrà radici molto profonde che in natura raggiungono anche i 2,5 metri. In alcune parti del pianeta, proprio per questa caratteristica, sono considerate molto invasive perché tolgono spazio alla flora autoctona.
La coltivazione dell’eucalipto è quindi piuttosto semplice e può essere fatta da tutti seguendo le indicazioni messe a disposizione in questa guida.