L’asparago è una coltivazione non troppo complessa, anche se necessita di alcune attenzioni particolari che vedremo, ma che ha il grande vantaggio di durare nel tempo, una asparagiaia infatti può durare anche dei decenni, quindi la fatica che si fa per metterla in atto poi viene ripagata nell’arco del tempo.
Va detto dall’inizio che per realizzare una asparagiaia si dovrà munirsi di radici di asparago che vanno acquistate negli appositi negozi specializzati, oppure, nel caso si voglia realizzare una asparagiaia con asparagi selvatici, partendo dai semi. Risulta essere invece illegale prelevare piante di asparagi in natura per utilizzarle nelle asparagiaie.
Non tutti i terreni sono adatti agli asparagi, l’asparago richiede un terreno drenato bene, quindi sono preferibile terreni rocciosi, sabbiosi, o marginali, sui quali difficilmente si riuscirebbe a realizzare altri tipi di coltura. Nella scelta del fondo, comunque, va tenuto in considerazione il fatto che la coltivazione di asparagi può durare anche decenni, quindi il terreno che si decide impiegare rimarrà impegnato per molto tempo.
Il terreno andrà pulito dalle erbe infestanti e dovrà essere fertilizzato grazie alla tecnica della vangatura. L’aratura del terreno dovrà avere una profondità di 40 centimetri circa e in contemporanea si dovrà provvedere alla concimazione del terreno, usando concimi foso potassici. Terminata la concimazione, il terreno si deve lasciare a riposare.
Nel terreno andranno quindi scavate delle buche, disposte in filari e distanziate una dall’altra di circa cinquanta centimetri. A loro volta anche i filari dovranno essere distanziati uno dall’altro, in questo caso di circa un metro. Le buche, invece, che andranno a contenere le radici di asparago dovranno avere una profondità di circa 50 centimetri, una volta scavata la buca, la si riempire con dello stallatico maturo, per uno spessore di circa 5 centimetri, quindi ricopre con terreno , sempre per uno spessore di 5 centimetri, e si pone sopra a questo la radice. Risulta essere preferibile la radice sia orientata verso l’alto e che sopra questa rimanga uno spessore di terreno pari a circa 10 centimetri.
L’asparago non necessita di particolari interventi di manutenzione durante il periodo vegetativo. Chiaramente, se vi sono prolungati periodi di siccità, in particolare se la asparagiaia è giovane, è bene irrigare il terreno. Per fare in modo che non si crei marciume e per evitare l’insorgenza di problemi, è preferibile una irrigazione a pioggia, particolarmente nei primi anni.
Ogni anno, invece, si deve provvedere a concimare nuovamente la pianta di asparago, seguendo anche la potatura dei rami invecchiati. Risulta essere bene tenere in considerazione che l’asparago non possiede molti rami da recidere e dunque sarà sufficiente una cesoia, che dovrà essere disinfettata prima dell’uso. Mentre per fare in modo che la pianta cicatrizzi rapidamente si devono effettuare dei tagli netti e decisi, evitando assolutamente la pianta si sfilacci.
Il terreno nel quale sorge l’asparagiaia deve essere mantenuto pulito non solo dalle erbe infestanti, ma anche dal fieno, che, per questo motivo, andrà falciato periodicamente.
Quanto alla raccolta degli asparagi, questa si svolge nel periodo che va da fine inverno fino all’inizio della primavera, coprendo un periodo complessivo di circa 2 mesi. Gli asparagi andranno raccolti nel momento in cui avranno raggiunto lo spessore di circa 4 millimetri. Qualora non si facesse questo, e non si recidessero dunque i rametti di asparagi, questi andranno a incrementare la vegetazione della pianta.
Tra le più comuni malattie che possono colpire una asparagiaia citiamo le patologie fungine, le quali appaiono in caso di ristagno d’acqua e che colpiscono la massa radicale della pianta. Risulta essere inoltre possibile l’ asparagiaia venga colpita da coleotteri degli asparagi, che vanno combattuti per mezzo di appositi prodotti, che vanno acquistati nei negozi specializzati.
Coltivare gli asparagi è quindi piuttosto semplice.