La petunia pendula è una pianta a portamento ricadente di cui ricordo la “Balcone bernese” varietà molto vigorosa, dai fiori grandi e di colore porpora; questa varietà è stata dimenticata in favore delle petunie più compatte e dalle ibride F1.
Qualche anno fa è stata riproposta la petunia pendula proponendola in commercio come Surfinia varietà di origine giapponese ed introdotta in Italia con un grande lancio pubblicitario. A dire il vero questa nuova varietà ha caratteristiche migliori, una varietà di colori che aumenta anno per anno, una migliore resistenza del fiore alla pioggia, caratteristiche dovute a molti anni di ricerca.
Il successo della Surfinia ha spinto i ricercatori a trovare nuove varietà da commercializzare, per non rimanere soggetti al marchio, perciò in questi ultimi anni sono nate diverse varietà con caratteristiche simili e a volte migliori, della Surfinia.
Le varietà di petunia pendula che si trovano in commercio sono Surfinia – Futura – Cascadias – Kostanza – Solana – Royal – Colgado – Sylvania.
La Petunia pendula è una solanacea perenne con i rami ricadenti, le foglie ovali o oblunghe, fiori ascellari con corolla imbutiforme che misurano da 6 a 15 cm. che sbocciano dall’estate all’autunno (pianta a foto periodo lungo).
La propagazione avviene per seme e per talea: per seme, si semina a fine inverno- primavera in semenzai con calore di fondo, per la germinazione è indicata una temperatura di 18°-22°C in serra, di 24°-26°C sotto tunnel; temperature di oltre 30°C ostacolano la germinazione; in condizioni ottimali le piantine nascono in 7-10 giorni, quando sono nate le piantine, vengono collocate in un ambiente a 16°-18°C, ripicchettate e poste in cassoni sotto vetro; raggiunto un certo accestimento saranno poste a dimora in contenitori (basket).
Il modo più usato per la propagazione è la talea prelevata a fine inverno-primavera e messe a radicare sotto tunnel col Mist.
Le talee appena pronte andranno rinvasate in basket (20-22 cm sistemare non più di 3 talee) per l’utilizzazione come pianta ricadente; piantata direttamente a dimora per utilizzarla come pianta strisciante (soluzione di notevole effetto).
Nel rinvaso, se si utilizza un substrato abbastanza umido, non sarà necessario bagnare la pianta con il vantaggio di non raffreddare il substrato e consentire una migliore ripresa vegetativa; quando però il terriccio si sarà asciugato andranno riprese le regolari annaffiature.
Il terriccio del rinvaso deve essere fresco, leggero, ricco di sostanza organica e con il 10% di argilla, il pH deve essere tra 5,5 – 6.
La petunia pendula essendo di crescita vigorosa ha la necessità di somministrazioni di concime elevate, perciò aggiungere all’acqua dell’annaffiatura un concime equilibrato (20-10-20) e successivamente un 15-5-25 per favorire una ricca fioritura; la dose di concime per ogni annaffiatura sarà di 1-1,5 gr/l. Altra alternativa è l’uso di concime a cessione programmata (tempo di rilascio 1-3 mesi).
Quando la pianta è ben accestita somministrare chelati di ferro per almeno 2-3 volte.
Evitare le spuntature perché le ferite create possono essere veicolo di virosi.
Se le piante sono coltivate a basse temperature (min.5°-7°C mass.15°-16°C) non sono necessarie spuntature; se la coltivazione viene fatta a temperature minime più alte (12°-16°C) sarà necessario spuntarle, perciò è raccomandabile di tenere gli attrezzi per il taglio o le mani disinfettate.
Il colore più richiesto (50% delle piante vendute) è il porpora. I colori vanno dal bianco a rosa al blu; il rosso è stato ritirato e riselezionato perché non ha dato buoni risultati di crescita; i bicolori non mantengono stabilità nella colorazione del bordo con il variare della temperatura; i colori venati tendono a schiarire con luminosità elevata; tutti i colori in pieno sole tendono a scolorire, mentre in luce meno intensa rimangono saturi e brillanti.
La petunia pendula cresce più ordinata ed accestita nelle varietà a fiori piccoli, mentre in quelle a fiore grande il portamento e più disordinato e poco accestito; probabilmente ciò deriva dal fatto che spesso le varietà a fiore grande hanno i giovani germogli che crescono verso l’alto per poi ricadere; essendo i rami troppo pesanti questi hanno la tendenza a rompersi, dando alle piante un aspetto poco uniforme.
Per una buona crescita la petunia pendula necessita di abbondanti irrigazioni e laute concimazioni, la crescita in serra è sempre ottimale, ma una volta arrivate all’utilizzatore finale, le piante subiscono stress prolungati e di vario tipo, con il risultato che si defogliano nella parte alta e rimangono fiori e qualche foglia nelle punte.
Si nota comunque, che non tutte le varietà si comportano allo stesso modo, alcune rimangono meglio “vestite” anche in condizione di stress e probabilmente dipende dalle caratteristiche genetiche.
Per quel che riguarda le malattie parassitarie, le petunie pendule hanno una predisposizione agli attacchi di afidi, sono piuttosto sensibili all’Oidio e suscettibili a virosi di vario tipo.