In questa guida spieghiamo come coltivare l’acero giapponese.
L’acero giapponese, noto anche con il nome di acero rosso, è una pianta dal caratteristico aspetto a ombrello e dalle splendide foglie a cinque lobi che possono presentarsi con sfumature di colore diverso, dal verde scuro, all’arancio, al rosso brillante, al viola, e che spesso mutano in base alla stagione. Risulta essere una pianta originaria dell’Asia orientale, può raggiungere un’altezza di circa quattro o cinque metri e viene coltivata anche con la tecnica del bonsai.
In relazione allo spazio disponibile, si può scegliere un acero eretto o un acero nano, così come esistono varietà adatte da essere messe a dimora in terreno aperto e altre più adatte alla coltivazione in vaso. In genere, nei giardini occidentali o sui terrazzi si scelgono aceri nani di un’altezza massima di un metro e mezzo circa e foglie dai colori brillanti. Non è una pianta particolarmente difficile da gestire e non richiede molta manutenzione, anche se necessita di qualche attenzione per fare in modo che possa offrire ottimi risultati e durare a lungo.
Indice
Esposizione e Tipo di Terreno
L’acero giapponese predilige un terreno morbido, leggermente acido e ben nutrito, sufficientemente ricco di humus, soprattutto se viene coltivato in vaso. L’ideale è un misto di terra da giardino e sabbia con l’aggiunta di un substrato per piante acide, mentre sono da evitare i terreni calcarei.
Se viene coltivato all’aperto, è bene evitare di metterlo a dimora in un avvallamento, poiché potrebbe comportare un problema di insufficiente drenaggio dell’acqua.
La pianta resiste bene al freddo e può sopportare anche temperature inferiori allo zero, al contrario potrebbe avere qualche problema con un’esposizione prolungata al sole.
Per questa ragione, si consiglia una posizione a mezza ombra, per garantire il perfetto stato della pianta e la conservazione dei suoi magnifici colori. L’ideale è un ambiente in cui il sole sia presente solo qualche ora alla mattina presto o prima del tramonto.
Il periodo migliore per mettere a dimora l’acero è la fine dell’estate o l’inizio della primavera. Sia in terra che in vaso, per favorire il drenaggio del terreno, si può disporre sul fondo uno strato di argilla espansa.
Coltivazione in Vaso dell’Acero Giapponese
Se l’acero viene coltivato in vaso deve essere acquistato molto giovane, e interrato in un vaso di terracotta di dimensioni proporzionate. Nel corso del tempo, il vaso dovrà essere sostituito con contenitori di misura superiore, seguendo lo sviluppo della pianta. Anche per la pianta in vaso si raccomanda l’esposizione in una zona sufficientemente ombreggiata, evitando che i raggi del sole, nelle ore più calde della giornata, cadano direttamente sulle foglie.
In genere, l’acero sopporta molto bene il freddo, la pianta in vaso potrebbe però richiedere qualche attenzione in più, nel caso di lunghi periodi di clima rigido, è preferibile coprirla o ripararla in una veranda o in una serra.
Irrigazione e Concimazione dell’Acero Giapponese
Per offrire alla pianta tutto il nutrimento necessario alla crescita, si consiglia di aggiungere un fertilizzante organico direttamente al terreno all’inizio di ogni primavera.
Per gli aceri coltivati in vaso la necessità di concimazione può essere superiore: in questo caso è utile somministrare un fertilizzante in granuli a lento rilascio. Si raccomanda, se possibile, di privilegiare sempre i concimi naturali di origine organica.
L’irrigazione corretta dell’acero è molto importante per mantenere la pianta in buona salute. Risulta essere indispensabile evitare che la terra inaridisca poiché la pianta non sopporta la siccità prolungata, per evitare questo problema è sufficiente provvedere ad annaffiare il terreno non appena la superficie si presenti arida e secca.
Durante i mesi più freddi l’irrigazione non è necessaria: in questo periodo è sufficiente l’acqua piovana, a meno che la pianta non si trovi in un ambiente coperto, come una serra.
Potatura
Come si è detto, l’acero è una pianta che non richiede attenzioni particolari. In genere la potatura non è necessaria, poiché ha una crescita lenta e regolare e mantiene senza problemi una chioma proporzionata e compatta.
Talvolta, per gli esemplari più giovani messi a dimora all’aperto, se la zona è particolarmente soggetta a vento e correnti d’aria, potrebbe essere necessario un tutore, da lasciare fino al momento in cui il tronco non sarà sufficientemente robusto. Risulta essere comunque opportuno evitare di collocare l’acero in una posizione troppo esposta al vento.
Risulta essere molto importante invece curare il terreno, controllare che non siano presenti ristagni idrici e, per le piante coltivate in vaso, rinnovare lo strato superficiale di terra ad ogni primavera.
Possibili Problemi
L’acero giapponese può essere attaccato dai parassiti più comuni, afidi e acari. Qualora si notassero anomalie di diverso genere, foglie secche o consumate, un indebolimento generale della pianta o la presenza di piccoli insetti, si raccomanda di rivolgersi subito ad un vivaista o ad un negozio specializzato per scegliere il prodotto antiparassitario più adatto.
Per prevenire grande parte dei problemi e per contrastare le patologie più comuni, può essere utile un trattamento periodico con un prodotto a base di rame.