La fava è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Leguminose o delle Fabaceae, e originaria dall’Asia. Il frutto che produce è un legume che può assumere varie forme e dimensioni, lunga, cilindrica, piatta, appuntita, retta o pendula. Questo legume è inizialmente di colore verde, poi diventa tendente al nocciola o al bruno nei periodi di maturità.
Esistono molti generi di questa pianta, la varietà paugyuga, che ha semi molto piccoli, è di origine indiana, e non viene coltivata, la varietà minor Beck o favino, il cui peso di 1000 semi è addirittura inferiore ai 700 grammi, risulta essere utilizzata come foraggio, la varietà equina o favetta, il cui peso di 1000 semi è compreso tra i 700 grammi e 1 kg, è usata come foraggera, la varietà major Harz o fava di Zollino, costituita da semi grossi, il cui peso di 1000 semi è superiore a 1 kg, viene invece coltivata per essere consumata fresca.
Le fave sono ottime per essere coltivate nel proprio orto, in quanto arricchiscono il terreno di azoto e attirano su di loro tutti i parassiti, evitando l’infestazione degli altri ortaggi. Per questa ragione, però, necessitano di particolare protezione. Possono essere consumate crude con pancetta affumicata, salumi e ricotta salata o cotte, costituendo una zuppa assieme a altri legumi, come i piselli.
I semi della fava possono essere acquistati nei negozi specializzati nel settore del giardinaggio o nei più grandi supermercati. Prima di venire seminati, devono essere inseriti in appositi secchi a bagno in acqua a temperatura ambiente per un paio di giorni, per favorire la germinazione e quindi lo sviluppo futuro della pianta.
La pianta della fava sopporta bene la temperatura fredda, anche quando raggiunge qualche grado sotto lo zero, si adatta alle diverse zone climatiche, ma predilige quelle costiere, mentre non resiste al caldo e alla siccità. La fava cresce in terreni drenati, argillosi e anche non particolarmente fertili, prima della semina, la terra va fertilizzata e nutrita con il calcio, minerale che la drena adeguatamente, e poi va vangata per mezzo della zappa o della motozappa per una profondità di circa 40 cm.
La semina di solito va svolta in autunno nelle zone più calde, mentre dopo l’inverno in quelle più fredde. La fava va piantata direttamente nel terreno e non in semenzaio, creando delle buche distanti tra loro di circa 80 cm, per concedere al legume lo spazio necessario allo sviluppo, e profonde circa 6 cm, in cui vanno inseriti tre semi.
Dopo la semina, durante il periodo di crescita, il terreno va irrigato in maniera delicata e puntuale, per evitare ristagni d’acqua, che potrebbero far ammalare la pianta, tra gli insetti che possono attaccare la pianta vi è l’afide nero della fava, che si deposita lungo la parte esterna e che va eliminato con l’operazione della spuntatura e con quella della cimatura, la quale accelera anche la fruttificazione, i funghi, che colpiscono i baccelli, sono la muffa grigia della fava, la ruggine della fava, che mina la parte esterna della pianta, e l’antracnosi della fava, che colpisce i semi con macchie scure.
Non è necessario concimare ulteriormente il terreno, visto che è sufficiente la fertilizzazione iniziale, anche perché la pianta arricchisce da sola la terra di azoto. Periodicamente, però, il campo va curato rimuovendo le piante infestanti, rincalzandolo, per difendere le fave dal freddo, e intervenendo con la pratica della sarchiatura, che garantisce l’ossigenazione e la permeabilità della terra.
Quando la pianta raggiunge l’altezza di 20 cm, è bene eliminare le parti che non si sono sviluppate bene, e adottare degli appositi tutori, nel caso in cui i frutti appesantiscano troppo la struttura, sciupandola.
Le prime fave possono essere raccolte con l’arrivo della primavera, dopo circa 180 giorni, cioè sei mesi, dalla semina autunnale, mentre bastano 90 giorni, tre mesi, per la semina primaverile. I legumi non vanno raccolti tutti insieme, piuttosto è necessario procedere con un raccolto a tappe, prendendo le fave dotate di baccello più scuro e maturo.
Durante il periodo estivo, gli arbusti tendono a seccare, e per questo bisogna procedere con la falciatura, che consente alle fave di venire sgusciate naturalmente, per poi essere recuperate con la trebbiatura, effettuata manualmente o con la trebbiatrice.
Per la coltivazione delle fave in vaso, bisogna procurarsi dei recipienti ampi circa 40 cm, inserire la terra concimata e nutrita, per poi praticare delle buche profonde 4 cm, in cui interrare tre semi. Se si seminano all’inizio del mese di ottobre, è possibile effettuare la raccolta, in maniera scalare, intorno al mese di marzo; nelle aree con un clima più freddo, invece, se si seminano a marzo, si possono raccogliere nel mese di giugno.