Nella nostra guida affronteremo tutti gli aspetti relativi alla coltivazione dei piselli. Appartenente alla famiglia delle leguminose, questa pianta si distingue in diverse varietà. In natura esistono i piselli nani che sono più precoci e i piselli rampicanti. Se state valutando l’idea di coltivarli in un orto, vi consigliamo di coltivare entrambe le varietà in modo da realizzare un raccolto più vario.
I piselli nani possono arrivare ad un’altezza di circa 40 cm di altezza. Le piante rampicanti, invece, possono superare i 2 metri di altezza.
Come per la famiglia delle leguminose, anche la coltivazione dei piselli è estremamente semplice.
Questa pianta preferisce un clima mite, si adatta alla coltivazione soprattutto nell’Italia settentrionale. Una volta che la pianta è spuntata, resiste molto bene anche alle basse temperature e alle gelate sotto i 10 gradi. Non ama molto l’umidità, per questo motivo, il terreno dovrà essere preparato bene in modo da drenare l’acqua in maniera corretta. I piselli richiedono poche cure in fatto di terreno e di concimazione. Basterà, nella fase di preparazione del terreno. interrare nell’orto circa 2 o 3 kg di letame.
Il seme del pisello non ha bisogno di alte temperature per nascere, bastano 7 o 8 gradi. Una volta nato, come anticipato, il seme del pisello resiste anche al freddo. Il periodo migliore per la sua semina è ottobre o novembre oppure la fine del mese di febbraio e l’inizio del mese di marzo. Seminare i piselli in primavera ha un indubbio vantaggio, si riduce al massimo il rischio che i topi attacchino i semi.
Meglio non coltivare i piselli in vasi, consigliata, infatti, è la coltivazione in piena terra.
Per iniziare la semina dei piselli, vi consigliamo di mantenere una distanza di 60 o 70 cm tra le file e di lasciare qualche cm di distanza tra un seme ed un altro. Se coltivate i piselli nani, invece, la distanza consigliata è di circa 20 cm. Per seminare i piselli rampicanti, sarà necessario sostenerli con le reti mentre per i piselli nani basteranno dei rametti che fungeranno da sostegno.
Le piante dei piselli vanno rincalzate di continuo, sono inoltre molto importanti operazioni di controllo delle erbe infestanti e di sarchiatura. Le piante andranno innaffiate durante il periodo della fioritura stando bene attenti a non creare ristagni idrici. Ovviamente le piante del pisello non andranno innaffiate durante le ore più calde della giornata.
Quando il baccello è turgido, sarà giunto il momento della raccolta. Il frutto va raccolto prima che diventi rugoso e duro. Normalmente, dalla semina, la pianta impiega circa 90-100 giorni per far crescere i suoi frutti. Per consumare il seme, è necessario sgranare i piselli. Con specifico riferimento ad alcune varietà di piante, invece, è possibile mangiare tutto il frutto, compreso il baccello. I piselli, una volta raccolti, possono essere seccati oppure possono essere conservati in congelatore.
Risulta essere molto importante ricordare che questa pianta impoverisce il suolo di calcio. Per questo motivo, una volta estirpata la pianta, è possibile la consociazione con carote, lattuga, spinaci e patate. Meglio non utilizzare il terreno per la coltivazione di aglio e cipolle.
La pianta del pisello, come anticipato, è molto semplice da coltivare visto che resiste bene alle temperature e non subisce particolari malattie. Questo perchè eventuali attacchi di malattie fungine potrebbero svilupparsi solo al termine del suo ciclo produttivo causando effetti negativi minimi. Nella coltivazione del pisello, però, bisogna prestare particolare attenzione ai topi che potrebbero mangiare i semi e agli afidi.