In questa guida spieghiamo come coltivare l’Amarillo o Ippeastro.
Indice
Coltivazione
Risulta essere un genere originario dell’America meridionale. È una pianta facile da coltivare, che si adatta bene ad ambienti caldi ed asciutti. La maggioranza degli ibridi in commercio teme il freddo, quindi è consigliato un riposo invernale in ambienti freschi e buii, quali possono essere le cantine o i garage. Sono oggi disponibili un infinito numero di ibridi che nel corso del tempo sono diventati sempre più sgargianti e vistosi. La fioritura avviene per quasi tutti gli ibridi in primavera, con la ripresa vegetativa ma le foglie si sviluppano solo successivamente. Una volta terminata, bisogna collocare il vaso in un posto molto luminoso, anche al sole diretto e continuare a innaffiare, concimando, per tutta l’estate fino all’arrivo dell’autunno quando le innafiature verranno diradate fino al completo disseccamento delle foglie.
I vasi si ripongono a questo punto in un luogo fresco (tra i 5 e i 10 °C) e asciutto per almeno 4-7 settimane, per consentire il normale riposo vegetativo.
-Temperatura, non sopporta gli sbalzi di temperatura o quelle troppo estreme. La temperatura ideale varia tra i 18° e i 26° C
-Substrato, qualsiasi tipo di terriccio con aggiunta di sabbia. È fondamentale che sia ben drenato.
-Irrigazione, mantenere in estate una costante umidità del terreno.
-Concimazione, utilizzare concime liquido secondo le indicazioni del produttore, avendo cura di somministrare i nutrienti per tutto il periodo vegatativo successivo alla fioritura, necessario per assicurare la fioritura l’anno dopo.
Quando i fiori cominciano a perdere i petali, si deve tagliare lo stelo fiorale per evitare che la pianta, nel caso sia stata fecondata, sprechi troppe sostanze nutritive nella produzione delle capsule contenenti i semi.
Al momento del riposo invernale, cercare di estrarre il bulbo dal terreno e cambiare il substrato di crescita solamente quando quest’ultimo si dimostra evidentemente esausto, in quanto gli Hippeastrum hanno radici carnose perenni e una privazione annuale dell’apparato radicale può portare ad un rapido deterioramento della pianta con la perdita della forza fiorifera.
Rusticità
Alcuni vecchi ibridi come Hippeastrum x johnsonii o Appleblossom resistono fino a qualche grado sottozero. Gli ibridi moderni o derivanti da incroci più complessi sono da ritenere delicati, ma molti hanno una insospettata rusticità. Per chi volesse sperimentare in climi freddi, è necessaria una posizione molto soleggiata d’inverno e una pacciamatura durante i mesi freddi. Nell’Italia meridionale la maggior parte non ha difficoltà coltivata in piena terra
Propagazione
Si può riprodurre tramite seme oppure più semplicemente moltiplicare tramite bulbi secondari. La profondità alla quale la base del bulbo deve essere posta è di circa 20 cm. La distanza tra i bulbi deve essere di 15/20 cm. tuttavia, se si ha scarsità di spazio, possono anche essere piantati con la parte apicale del bulbo appena al di fuori del livello del terreno.
Come ottenerli tramite seme
La semina degli hippeastrum non è difficile, ci vogliono dai 3 ai 5 anni prima di vedere un fiore ma ne vale la pena perchè se sono semi di piante ibride si può mai sapere come saranno i fiori e quindi è sempre una bella sorpresa. Si semina in casa in ogni periodo dell’anno (devono restare a 20° – 25°), usando vasi di 10 – 15 cm e mettere i semi distanti 3 cm uno dall’altro interrandoli per 1 cm. Si usa terriccio universale misto a sabbia. Appena seminato,si bagna il tutto e si copre con il nylon trasparente. Dopo 3 – 4 settimane nascono e si deve togliere il nylon. A questo punto bisogna mantenerli sempre ad una temperatura superiore ai 15° per 3 – 5 anni finchè non fioriscono per la prima volta, quindi si possono mettere fuori (all’ombra) solo quando le minime lo consentono. Si innaffiano ogni qual volta la superficie del terreno è secca e si concimano con un concime per piante fiorite. I bulbi diventano piuttosto grossi, quindi ogni tanto bisogna controllarli e trapiantarli più distanti, si dovrà fare sicuramente almeno una volta prima che fioriscano. Dopo che hanno fiorito per la prima volta (in primavera) l’autunno dello stesso anno bisogna tenerli all’aperto e smettere di innaffiarli quando le foglie iniziano ad ingiallirsi. Poi la parte aerea morirà del tutto, si possono conservare i bulbi nella segatura o lasciarli nel vaso, in primavera torneranno a spuntare.
Malattie e parassiti
La cocciniglia cotonosa adulta e le larve dell’emittero Pseudococcus citri succhiano la linfa, in special modo dalla pagina inferiore, provocando un’abbondante melata su cui si sviluppa la fumaggine. La Muffa verde i funghi del genere Penicillium provocano marciumi nei bulbi conservati in magazzini, caldo-umidi e non arieggiati. Infine un attacco virale provoca sulle foglie macchie giallo-biancastre, cui segue il disseccamento del lembo fogliare o un seccume di colore rossiccio lungo i bordi.
Domande frequenti
Esiste un Amarillo profumato
Fioritura di Hippeastrum hyb. su un balcone piemontese assolatoCerto è la varietà Blossom Peacock. Hippeastrum x johnsonii è profumato, così come i vecchi ibridi di H. vittatum. Ci sono delle specie profumatissime, come H. brasilianum e H. fragrantissimum ma non reperibili in commercio.
Quando l’hippeastro è sfiorito che fare
Far seguire il suo normale ciclo vegetativo finché le sue foglie appassiscono, in questo modo il bulbo si nutre e prepara la fioritura per l’anno successivo. Conservarlo in un posto fresco e al buio.
Trucchetto per sapere se state coltivando bene l’hippeastro
Contate quante foglie riesce a far crescere il vostro bulbo: se sono più di 6 vi siete garantiti la fioritura del’anno successivo al seguente, in caso contrario siete stati troppo parchi di concime oppure non ha fatto in tempo ad accumulare le riserve nutritive. Si deve infatti sapere che la produzione del fiore degli hippeastri necessita di quasi 18 mesi di gestazione all’interno del bulbo. Se avete il cuore di tagliare in senso verticale un bulbo ben curato ( e chi scrive non avrebbe mai il coraggio di farlo) potrete notare un primo abbozzo di stelo fiorale più esterno (o anche due se avete trattato bene il vostro bulbone) e un secondo molto più piccolo nella parte più interna del bulbo.