In questa guida spieghiamo come coltivare il glicine.
Lo vediamo spesso adornare ringhiere, balconi e cortili, il glicine, con la sua cascata di fiori dalla particolare tonalità tra il lilla e il viola è una delle piante ornamentali più belle in assoluto. Se coltivate bene e in uno spazio sufficiente, le piante di glicine crescono al punto da sembrare alberi, inoltre i fiori sono profumatissimi ed inondano con la loro fragranza delicata tutto l’ambiente circostante.
Molto utilizzato nei secoli passati per la sua eleganza e per la relativa facilità di coltivazione, il glicine ancora oggi abbellisce molti palazzi storici e dimore d’epoca.
Il glicine è una delle piante esteticamente più gradevoli ed anche una tra le più comuni e farlo crescere in modo armonico e rigoglioso non è poi così difficile e non richiede attenzioni estenuanti o complicate, vediamo come si coltiva e le regole basilari, dalla concimazione all’irrigazione.
Iniziamo con i tempi, che sia in vaso o in piena terra, il glicine va piantato alla fine del periodo invernale, in modo da evitare che il freddo intenso e le gelate possano rovinarlo anzitempo. Chi abita in zone in cui il clima si mantiene mite tutto l’anno, può procedere con la coltivazione anche a partire da Settembre fino ad Aprile.
Il glicine è una pianta piuttosto resistente e che abbastanza facilmente si adatta a vari tipi di terreno e differenti condizioni climatiche, tuttavia, al momento di piantarlo, scegliete una zona soleggiata e che non sia perennemente in ombra ed un terreno ricco di argilla e sostanze organiche.
Vediamo come piantare il glicine.
Dentro una buca profonda almeno mezzo metro o dentro un vaso, mettete uno strato di stallatico maturo, coprite con uno strato di terreno e infine posizionate la pianta, dopodiché finite di riempire con altra terra la buca o il vaso e annaffiate con abbondante acqua.
Mettete ora un sostegno al quale il glicine, crescendo, andrà ad appoggiarsi.
Se utilizzare una talea, ricordatevi di prenderla nel periodo compreso fra Luglio e Settembre, essa deve essere di una lunghezza pari circa a 10 centimetri, deve essere lasciata a sviluppare le radici in un terreno fatto di sabbia e torba e, quando le radici sono ben sviluppate, va messa a dimora. L’innesto va fatto a fine inverno o a inizio primavera.
Vediamo quando, quanto e come annaffiare il glicine.
Dipende dalla stagione. In estate, quando fa caldo, il glicine richiede una buona dose d’acqua, mentre in inverno l’irrigazione deve essere molto inferiore. Le piante giovani, che temono maggiormente la siccità, devono essere annaffiate di più. Dove il clima è mite e temperato, in autunno e in inverno, potrebbe essere addirittura sufficiente una sola annaffiatura mensile.
La concimazione è importante, il glicine vuole un concime che sia ricco soprattutto di azoto, fosforo e potassio.
Passiamo alla potatura, che deve essere eseguita due volte l’anno, in inverno e in estate. La potatura offre alla pianta la possibilità di crescere in maniera più ordinata e anche di potere tirare fuori molti più fiori.
A Gennaio, quando la pianta è ormai del tutto spoglia, accorciate i rami con l’aiuto di una cesoia bene affilata, i rami del glicine sono piuttosto robusti e tagliarli richiede un minimo di sforzo, e lasciate soltanto 4 o 5 gemme per ogni ramo. Ripulite completamente la pianta togliendo tutti i rami secchi e danneggiati.
A Luglio, quando la pianta di glicine è nel pieno della sua fioritura e del suo splendore, accorciate i rami più lunghi della nuova vegetazione lasciando cinque o sei gemme a seconda della grandezza del sostegno al quale il glicine è attaccato.
Prima di coltivare il glicine in piena terra badate che abbia sufficiente spazio per crescere, in quanto esso può raggiungere i 15 metri e, se non ha lo spazio che gli occorre, può finire per danneggiare pareti e pavimenti. Ricordate inoltre che il glicine è una pianta forte e che se si aggrappa a infissi e oggetti, può rovinarli irrimediabilmente.
Il glicine, come sopra accennato, oltre che in pieno terreno, può essere coltivato anche in vaso sul balcone o sul terrazzo. Scegliete un vaso del diametro di circa 40 o 50 centimetri fin dall’inizio, così potrete posticipare il momento del rinvaso; quando vi accorgete che la terra è diminuita, aggiungetene di nuova.
Il glicine coltivato in vaso teme particolarmente il freddo e le gelate pertanto durante l’inverno proteggetelo con una buona pacciamatura e spostatelo, se vi è possibile, in un punto riparato.
Fate molta attenzione alla concimazione, che per il glicine in vaso è particolarmente importante, scegliete un concime liquido che contenga solo una quantità minima di azoto. Per maggiore comodità potete anche usare un concime a lenta cessione, mettetelo nel terriccio a Marzo e lasciate che agisca come deve nei mesi successivi e rimuovetelo solo quando esso è completamente finito.