Il gelsomino rappresenta una soluzione ideale per creare un tuo spazio verde e profumato, sia per quanto riguarda il tuo balcone o giardino che gli interni della tua casa. Nonostante questa pianta sia abbastanza resistente, vista la grande quantità di varietà adatte a qualsiasi periodo dell’anno, va comunque specificato che, soprattutto nel caso tu scelga di piantarla in vaso, dovrai necessariamente imparare come e quando potare il gelsomino. Vediamo insieme come fare, i periodi più adatti e gli strumenti che ti serviranno per questa operazione.
La potatura del gelsomino è un’operazione necessaria per permettere alla pianta di svilupparsi in verticale in modo elegante e omogeneo, e anche per favorire lo sviluppo dei nuovi germogli, che renderanno la tua pianta molto più bella e rigogliosa, a partire dalla base del suo fusto. Solo in questo modo, infatti, potrai permetterle di far spuntare i getti laterali e di crescere in modo omogeneo, inoltre, con un’attenta fase di potatura potrai anche orientare con più facilità il tuo gelsomino verso la direzione che hai pensato per lui.
Prima di entrare nel dettaglio su come e quando potare il gelsomino, è bene che tu sappia che la fase di potatura dovrà partire dalla prima Primavera della tua pianta, proseguire per circa 2 o 3 anni dal suo impianto nel vaso o nel terriccio, e consisterà nell’intervenire sui rami riducendone la lunghezza di circa due terzi. Superati questi primi interventi, i successivi avranno semplicemente lo scopo di mantenere il gelsomino giovane e rigoglioso, eliminando i rami più antichi e dall’aspetto più legnoso.
La priorità è innanzitutto quella di stimolare la pianta a produrre i suoi getti laterali, per fare questo, come abbiamo accennato poco sopra, dovrai potare il tuo gelsomino già dalla Primavera immediatamente successiva al suo impianto. In questo caso, dovrai ridurre la lunghezza dei suoi rami di circa il 70%, e ripetere questa operazione per due o tre anni, soprattutto nel caso in cui il gelsomino abbia ancora delle difficoltà nel crescere in modo omogeneo e robusto.
Oltre a questa fase di prima potatura, ogni anno dovrai anche potare il tuo gelsomino per eliminare i rami compromessi o legnosi, questa fase è nota come potatura di ringiovanimento, e ha lo scopo di favorire la fioritura della pianta. Generalmente tale potatura avviene successivamente al periodo primaverile, ovvero quando la pianta avrà già fatto crescere i suoi nuovi fiori. Nel caso in cui la varietà di gelsomino fiorisca non sui rami nuovi ma su quelli vecchi, dovrai effettuarla prima.
Alcune specie di gelsomino necessitano di una potatura radicale, altre di una potatura parziale. Per esempio, il Jasminum officinale, ovvero il comune gelsomino bianco, necessita della potatura di due terzi dei suoi rami, mentre altre varietà, come per esempio il gelsomino giallo, richiedono una potatura del ramo intorno all’80% della sua lunghezza. Esistono anche specie di gelsomino, come il nudiflorum, che richiedono un potatura completa, recidendo i rami alla base. Infine, alcune specie, soprattutto quelle da esterni, non richiedono alcuna potatura, ma semplicemente il taglio dei rami più vecchi.
Il primo consiglio per potare un gelsomino è utilizzare delle cesoie che siano affilate, e soprattutto sterilizzate, in questo modo il taglio del ramo risulterà netto e pulito, riducendo il rischio che la ferita aperta nel gelsomino possa diventare la tana di parassiti in grado di creare problemi alla la tua pianta. Inoltre, anche la modalità di taglio ha in ruolo fondamentale per garantire la sicurezza e l’integrità del tuo gelsomino, noi consigliamo di effettuare dei tagli obliqui e non verticali, in modo da facilitare la rimarginazione dei tagli.