In questa guida spieghiamo come e quando potare il nocciolo.
Il nocciolo è una pianta particolarmente conosciuta sul territorio europeo e dell’Asia Occidentale. In modo particolare la coltivazione di questo albero è fatta con una certa frequenza soprattutto per sfruttare la bontà dei suoi frutti, ossia le nocciole. Queste, infatti, sono utilizzate nella preparazione casalinga di dolci e torte, anche se il consumo maggiore proviene dalle aziende sempre per il medesimo scopo ma, in questo caso, su larga scala. L’utilizzo, poi, è agevolato anche dalla semplicità con cui questo tipo di piante possono essere coltivate anche da chi non sembra proprio avere una propensione naturale per il mondo verde o non ha poi molto tempo da perdere dietro attività di giardinaggio, concimazione e potatura. Questo significa, in sostanza, che il nocciolo è una pianta che non richiede particolari attenzioni e che ha delle esigenze effettivamente modeste, sia per quanto riguarda la natura del terreno che il clima. La pianta, infatti, risulta essere particolarmente resistente anche ai climi più freddi.
Stabilito tutto questo, vediamo come si presenta la struttura di un nocciolo. La pianta presenta una forma cespugliosa e, generalmente, in altezza può andare dai 2 ai 5 metri. Se, però, è coltiata con particolare attenzione, potrebbe raggiungere anche delle dimensioni maggiori. Per quanto riguarda le radici, poi, queste sono piuttosto superficiali. Continuando la descrizione di questa pianta è fondamentale sapere che si tratta di una specie monoica. Con questo termine si intende che ha sia i fiori maschi, ossia quelli di colore giallo che compaiono tra dicembre e febbraio, che quelli femminili, possibili da individuare tra gennaio e marzo. Dopo l’impollinazione, poi, iniziano a comparire le nocciole singolarmente o in piccoli gruppi da due o cinque. La maturazione, invece, avviene tra agosto e settembre, ossia quando i frutti si distaccano in modo naturale dall’involucro. A questo punto, siamo arrivati al centro della questione, ossia la potatura. Il periodo migliore per effettuarla è sicuramente nel mese di febbraio. In quel periodo, infatti, il gelo più intenso è ormai scomparso ma le gemme non si sono ancora schiuse.
Nonostante il nocciolo sia una pianta poco esigente, è comunque necessario conoscere dei principi base secondo i quali intervenire con esattezza. Per esempio, nel momento in cui viene comprata una giovane pianta di nocciolo da un vivaio, è bene sapere di dovere agire per dare la forma desiderata e aiutare la pianta a offrire la produttività migliore. Per fare in modo che tutto questo avvenga, è necessario intervenire attraverso dei tagli che riguardano solamente i rametti laterali prodotti durante l’anno e il diradamento di quelli soprannumerari. In questo modo si deve procedere, più o meno, per tre o quattro anni, anche se durante il primo si consiglia di lasciare crescere la pianta liberamente senza intervenire.
Al termine del primo periodo appena considerato, comunque, ci si troverà davanti a una pianta caratterizzata da cinque o sei rami principali che partono dal fuso, il cui ruolo è di dare origine a tutta la produzione. Oltre a quello, poi, ci si troverà già in una fase particolarmente soddisfacente per qualsiasi coltivatore, visto che i frutti saranno già visibili e pronti per essere consumati. Comunque sia, una volta che la pianta ha raggiunto la forma definitiva, si può finalmente intervenire con un’attività di potatura vera e propria che, però, è piuttosto semplice. In modo particolare, è necessario ricordare che questo tipo di attività ha lo scopo di stabilire un equilibrio fondamentale tra la produzione vegetativa e quella produttiva. Per questo motivo, dunque, è necessario ricordare che i frutti compaiono sempre sui rami dell’anno precedente. Questi hanno una lunghezza di 15 o 20 centimetri. Quelli più corti, invece, non presentano frutti e, quindi, dovranno essere sottoposti a potatura, visto che è bene direzionare l’energia della pianta su quelli atti alla fruttificazione.
Nell’attività di potatura devono essere compresi, inoltre, anche i rami danneggiati dalle intemperie, come quelli vecchi, rinsecchiti o intrecciati l’uno con l’altro. Un discorso a parte va riservato, invece, agli esemplari più vecchi. Questi, infatti, devono essere tagliati poco al di sopra della base del nocciolo. In questo modo, infatti, si permette e si agevola la produzioni di eventuali giovani branche che, in questo caso, saranno anche produttive e forti. Non bisogna dimenticare, inoltre, che quando si agisce su questo tipo di rami, si ha a che fare con un diametro piuttosto ampio. Questo implica, dunque, che per rendere più rapida la cicatrizzazione dopo il taglio, è consigliato applicare un mastice apposito per rendere più veloce la cicatrizzazione.
Chiudiamo questa guida sulla potatura con alcuni semplici chiarimenti. Risulta essere fondamentale tenere sempre in ordine la vegetazione e potare soprattutto i rami che crescono troppo verso l’interno della pianta stessa. In questo modo, infatti, si ottiene un risultato preciso, ossia una chioma ariosa dove la luce riuscirà a filtrare nel modo migliore per inondare qualsiasi zona.