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Come e Quando Potare il Nocciolo – Guida

Aggiornato il 18 Gennaio 2023

In questa guida spieghiamo come e quando potare il nocciolo.

Il nocciolo è una pianta particolarmente conosciuta sul territorio europeo e dell’Asia Occidentale. In modo particolare la coltivazione di questo albero è fatta con una certa frequenza soprattutto per sfruttare la bontà dei suoi frutti, ossia le nocciole. Queste, infatti, sono utilizzate nella preparazione casalinga di dolci e torte, anche se il consumo maggiore proviene dalle aziende sempre per il medesimo scopo ma, in questo caso, su larga scala. L’utilizzo, poi, è agevolato anche dalla semplicità con cui questo tipo di piante possono essere coltivate anche da chi non sembra proprio avere una propensione naturale per il mondo verde o non ha poi molto tempo da perdere dietro attività di giardinaggio, concimazione e potatura. Questo significa, in sostanza, che il nocciolo è una pianta che non richiede particolari attenzioni e che ha delle esigenze effettivamente modeste, sia per quanto riguarda la natura del terreno che il clima. La pianta, infatti, risulta essere particolarmente resistente anche ai climi più freddi.

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Stabilito tutto questo, vediamo come si presenta la struttura di un nocciolo. La pianta presenta una forma cespugliosa e, generalmente, in altezza può andare dai 2 ai 5 metri. Se, però, è coltiata con particolare attenzione, potrebbe raggiungere anche delle dimensioni maggiori. Per quanto riguarda le radici, poi, queste sono piuttosto superficiali. Continuando la descrizione di questa pianta è fondamentale sapere che si tratta di una specie monoica. Con questo termine si intende che ha sia i fiori maschi, ossia quelli di colore giallo che compaiono tra dicembre e febbraio, che quelli femminili, possibili da individuare tra gennaio e marzo. Dopo l’impollinazione, poi, iniziano a comparire le nocciole singolarmente o in piccoli gruppi da due o cinque. La maturazione, invece, avviene tra agosto e settembre, ossia quando i frutti si distaccano in modo naturale dall’involucro. A questo punto, siamo arrivati al centro della questione, ossia la potatura. Il periodo migliore per effettuarla è sicuramente nel mese di febbraio. In quel periodo, infatti, il gelo più intenso è ormai scomparso ma le gemme non si sono ancora schiuse.

Nonostante il nocciolo sia una pianta poco esigente, è comunque necessario conoscere dei principi base secondo i quali intervenire con esattezza. Per esempio, nel momento in cui viene comprata una giovane pianta di nocciolo da un vivaio, è bene sapere di dovere agire per dare la forma desiderata e aiutare la pianta a offrire la produttività migliore. Per fare in modo che tutto questo avvenga, è necessario intervenire attraverso dei tagli che riguardano solamente i rametti laterali prodotti durante l’anno e il diradamento di quelli soprannumerari. In questo modo si deve procedere, più o meno, per tre o quattro anni, anche se durante il primo si consiglia di lasciare crescere la pianta liberamente senza intervenire.

Al termine del primo periodo appena considerato, comunque, ci si troverà davanti a una pianta caratterizzata da cinque o sei rami principali che partono dal fuso, il cui ruolo è di dare origine a tutta la produzione. Oltre a quello, poi, ci si troverà già in una fase particolarmente soddisfacente per qualsiasi coltivatore, visto che i frutti saranno già visibili e pronti per essere consumati. Comunque sia, una volta che la pianta ha raggiunto la forma definitiva, si può finalmente intervenire con un’attività di potatura vera e propria che, però, è piuttosto semplice. In modo particolare, è necessario ricordare che questo tipo di attività ha lo scopo di stabilire un equilibrio fondamentale tra la produzione vegetativa e quella produttiva. Per questo motivo, dunque, è necessario ricordare che i frutti compaiono sempre sui rami dell’anno precedente. Questi hanno una lunghezza di 15 o 20 centimetri. Quelli più corti, invece, non presentano frutti e, quindi, dovranno essere sottoposti a potatura, visto che è bene direzionare l’energia della pianta su quelli atti alla fruttificazione.

Nell’attività di potatura devono essere compresi, inoltre, anche i rami danneggiati dalle intemperie, come quelli vecchi, rinsecchiti o intrecciati l’uno con l’altro. Un discorso a parte va riservato, invece, agli esemplari più vecchi. Questi, infatti, devono essere tagliati poco al di sopra della base del nocciolo. In questo modo, infatti, si permette e si agevola la produzioni di eventuali giovani branche che, in questo caso, saranno anche produttive e forti. Non bisogna dimenticare, inoltre, che quando si agisce su questo tipo di rami, si ha a che fare con un diametro piuttosto ampio. Questo implica, dunque, che per rendere più rapida la cicatrizzazione dopo il taglio, è consigliato applicare un mastice apposito per rendere più veloce la cicatrizzazione.

Chiudiamo questa guida sulla potatura con alcuni semplici chiarimenti. Risulta essere fondamentale tenere sempre in ordine la vegetazione e potare soprattutto i rami che crescono troppo verso l’interno della pianta stessa. In questo modo, infatti, si ottiene un risultato preciso, ossia una chioma ariosa dove la luce riuscirà a filtrare nel modo migliore per inondare qualsiasi zona.

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