Nella nostra guida scopriremo come riprodurre, piantare e coltivare il rosmarino. Seguiremo, in particolare, la sua coltivazione in vaso o in terra.
Il rosmarino è una pianta aromatica sempreverde molto utilizzata in cucina. Grazie alle foglia aghiformi, inoltre, è molto usato in casa anche come pianta ornamentale. Le foglie del rosmarino possono essere utilizzate in cucina per aromatizzare piatti di carne e di pesce. Esse possono essere utilizzate sia fresche che essiccate.
Il rosmarino cresce, in maniera spontanea, lungo le coste dell’area mediterranea fino a un’altezza di 1000 metri sul livello del mare.
Il rosmarino è una pianta che sopporta molto bene la siccità, è inoltre amante dei terreni asciutti e ben drenati. Soffre, invece, i ristagni d’acqua. Il rosmarino predilige, dunque, il caldo e il sole. Non è molto soggetta a malattie parassitarie ma va ovviamente ben protetta dal freddo dell’inverno e dalle temperature che scendono sotto lo zero.
La pianta del rosmarino può riprodursi per talea, per seme e per divisione. Molto raramente si riproduce per margotta.
Per prima cosa diamo uno sguardo alla riproduzione del rosmarino per seme. Il periodo più favorevole per seminare il rosmarino è rappresentato dall’inizio della primavera. Per iniziare la nostra coltivazione dovremo innanzitutto procurarci semi di rosmarino, un vaso, terriccio necessario a riempire il vaso, possiamo procurarci sia del terriccio universale sia una miscela di sabbia, un foglio di plastica necessario per coprire il nostro vaso fino alla germinazione e infine un innaffiatore con doccetta o con spruzzino. Questo strumento ci servirà per inumidire leggermente il terreno nei giorni successivi alla semina.
In secondo luogo, prepariamo il terriccio, riempiamo il vaso e distribuiamo i semi in modo da coprire un sottile strato di terriccio. Compattiamo poi la terra esercitando su di essa una leggera pressione. A questo punto inumidiamo il terreno con il nostro innaffiatoio. Copriamo poi il caso con un foglio di plastica trasparente: in questo modo riusciremo a creare un ambiente umido e caldo che favorisce la germinazione del rosmarino. Stiamo ben attenti a praticare un piccolo foro del telo in modo da evitare condense. Ogni due giorni dovremo poi avere cura di rimuovere il foglio e di inumidire il terreno.
Dopo circa 15 giorni vedremo spuntare le prime piantine di rosmarino. Rimuoviamo il foglio di plastica e lasciamo libere le piantine. Periodicamente, inoltre, dovremo eliminare le piantine meno vigorose. Quando esse avranno raggiunto un’altezza di circa 10 o 15 cm, potremo estirparle delicatamente ed interrarle in vaso o in terra.
Se vogliamo coltivare il rosmarino per talea, dovremo prelevare dalla pianta di rosmarino alcuni rami: da essi dovrà essere eliminata la parte iniziale, più dura, e quella iniziale, più tenera. Divideremo poi la parte centrale in rametti. A questo punto dovremo tenere le talee in un vaso contenente acqua per dieci giorni. Successivamente potremo trasferirle in sabbia e torba. Nella primavera successiva, poi, provvederemo a sistemare in maniera definitiva, in vaso o in terra, le talee che hanno radicato.
Il terreno va sempre preparato l’autunno precedente e va concimato con letame maturo.
La pianta del rosmarino deve essere innaffiata con molta cautela e solo quando il terreno è particolarmente asciutto. Vanno evitate le innaffiature nelle ore più calde della giornata. Se il rosmarino è coltivato in vaso, esso deve essere rinvasato ogni 4 o 5 anni. La pianta del rosmarino, se coltivata in terra, non ha bisogno di particolari concimi. Se coltivata in vaso, invece, necessita una integrazione di concime bilanciato. Si consiglia di concimare la pianta almeno una volta all’anno.
Il rosmarino non ha bisogno di molte potature, gli eventuali interventi di potatura andranno fatti solo per rimuovere i rami spezzati, quelli secchi o quelli affetti da particolari tipologie.