Sono in aumento coloro che desiderano coltivare l’aneto, una pianta aromatica che solo da pochi anni si sta diffondendo in maniera esponenziale anche in Italia. L’aneto è una pianta aromatica di origine asiatica che viene molto utilizzata nella cucina indiana. Un tempo questa pianta non era molto diffusa in Italia, solo negli ultimi anni si sta prestando grande attenzione alla sua coltivazione. Negli ultimi tempi si sta assistendo, infatti, a una grande diffusione della pianta di aneto in Europa, nell’Italia settentrionale e in Svezia, zone a clima più fresco, dove cresce come pianta aromatica selvatica.
Per iniziare a coltivare l’aneto, è importante ricordare che essa è una pianta aromatica annuale. Ciò significa che, in presenza di un inverno poco rigido, l’aneto può comportarsi come una pianta biennale. Nella maggioranza dei casi, la coltivazione dell’aneto deve essere impostata come se si coltivasse una pianta annuale. Questo perchè il fogliame sottoposto al freddo invernale perde la sua qualità e la pianta quindi viene apprezzata di meno.
Il nome della pianta dell’aneto deriva dal latino Anethum graveolens e le sue proprietà erboristiche sono considerate molto importanti.
I fusti di questa pianta sono molto sottili mentre i rami possono raggiungere anche i cinquanta centimetri di altezza. Il colore del fogliame è verde azzurro, quasi grigiastro. Le foglie sono pennate con filamenti teneri e carnosi. I fiori della pianta dell’aneto invece sono riuniti in una serie di ombrelle composte, una grande ombrella contiene quelle più piccole di colore giallo acceso.
Il ciclo vegetativo della pianta di aneto va da marzo a ottobre. La semina può avvenire anche a dimora, ma la cosa più importante è che essa avvenga in un’aiuola soleggiata e luminosa. Per coltivare l’aneto bisogna preferire terreni freschi e drenati bene. L’acqua stagnante oppure l’acqua in eccesso potrebbe infatti danneggiare la coltivazione. Durante la germinazione è necessario diradare le piante, l’aneto infatti non preferisce lo sviluppo assiepato. Periodicamente, invece, si consiglia di lavorare il terreno con lo scopo di rimuovere tutte le erbe infestanti che potrebbero danneggiare la coltivazione.
Particolare attenzione deve essere prestata all’irrigazione della pianta di aneto. Prima dell’innaffiatura è necessario verificare che il terreno sia asciutto. Anche l’aneto infatti è una di quelle piante che hanno bisogno di vivere in terreni asciutti e soleggiati, in questo modo la pianta riuscirà a acquisire un aroma molto più intenso. Uno dei consigli fondamentali per portare a termine un’ottima coltivazione della pianta dell’aneto, è quello di evitare che il terreno sia particolarmente pieno di acqua. Si tratta di un accorgimento necessario per evitare che i ristagni d’acqua possano condurre a problemi importanti per la pianta.
Molto importante è anche la concimazione del terreno da effettuare, in maniera scrupolosa, prima di intraprendere la coltivazione. La concimazione infatti va eseguita solo nel momento in cui si sta preparano l’aiuola per la coltivazione della pianta, la concimazione non va ripetuta successivamente.
Se si vuole prolungare la raccolta delle foglie di aneto, consigliamo poi di provvedere alla rimozione delle ombrelle floreali prima che si sviluppino i fiori. Solo in questo modo infatti riuscirete a prolungare il ciclo vegetativo della pianta e, quindi, la sua coltivazione.