In questa guida spieghiamo come coltivare i gerani.
I fiori e le piante hanno la capacità, grazie alla loro semplice presenza, di regalare immediatamente agli ambienti che li ospitano delle atmosfere più fresche, gioiose e, ovviamente, primaverili. Nonostante questo, però, c’è chi proprio non riesce a godere pienamente di tanto naturale splendore. Ci si riferisce a chi sembra proprio non avere il famoso pollice verde. A questo punto, dunque, la domanda è relativa a cosa fare se si è consapevoli di appartenere a questa categoria. La risposta potrebbe venire dalla coltivazione dei gerani. In questo caso, infatti, ci si trova davanti ad una pianta piuttosto resistente e con poche ed essenziali esigenze, che potrebbe riuscire a trasformare tutti in coltivatori.
Il geranio è una pianta in grado di dare molte soddisfazione anche ai più pratici di giardinaggio, aiutandoli a colorare in tonalità multicolore giardini o terrazzi con l’arrivo della primavera. Per fare in modo che la coltivazione avvenga con un certo successo riproponendosi stagione dopo stagione, è opportuno conoscere le caratteristiche essenziali della pianta e le sue esigenze.
Iniziamo con il dire che è possibile scegliere tra moltissime varietà e che tutte, indistintamente, preferiscono essere esposte alla mezza ombra e alla frescura. Andando più nello specifico, possiamo dire che la temperatura ideale si aggira tra i 15 e i 25 gradi. Questo significa, dunque, che i gerani sopportano male le temperature particolarmente elevate, fatta eccezione per alcune varietà che provengono proprio da luoghi caratterizzati da un’estate molto calda. Un esempio potrebbe essere la varietà caucasica, che preferisce essere esposta in pieno sole. Al contrario, quella tipica delle zone di montagna si trova perfettamente a suo agio a mezza ombra, come abbiamo accennato in precedenza.
Soddisfatto questo aspetto, poi, il geranio non richiede altre attenzioni particolari. Ovviamente, per farlo crescere al meglio è importante scegliere il giusto terreno che, però, deve avere una semplice composizione in grado di renderlo fertile, fresco e drenato. Per questo motivo, dunque, nel caso si sia deciso di coltivare il geranio in vaso, sul fondo deve essere depositato uno strato di ghiaino e, poi, del terriccio universale.
A questo punto, stabilite le poche regole generali, vediamo nel particolare cosa fare per piantare i gerani. Senza andare troppo nel difficile, diciamo che il modo migliore per portare a termine questa operazione è attraverso la divisione dei cespi. In alternativa, poi, è possibile anche moltiplicarli per talea. Questa attività, in particolare, deve essere svolta tra i mesi di aprile e maggio e consiste nel ricavare la talea andando ad agire sui germogli più robusti. Tecnicamente parlando, si utilizza un coltello affilato per tagliare proprio sotto il nodo. In questo modo e, soprattutto, usando l’attrezzo adatto, si andranno ad evitare la sfilacciatura dei tessuti della pianta. Per portare a termine il lavoro nel migliore dei modi, poi, non si deve dimenticare di pulire la lama del coltello, disinfettandolo alla fiamma. Una volta compiuta l’incisione, poi, la talea viene interrata. A questo punto il vaso dovrà anche essere protetto da una pellicola trasparente. In questo modo, infatti, si provvederà a garantire un ambiente caldo e umido in un momento particolarmente delicato.
Nel caso in cui siate stati particolarmente attenti e capaci nella coltivazione dei gerani, tanto da farli crescere e sviluppare considerevolmente, allora potrebbe presentarsi la necessità di travasare le piante in un ambiente diverso. Per prima cosa, in questo caso, è fondamentale scegliere un vaso che si adatti perfettamente alle proporzioni del geranio da rinvasare. Molti, infatti, potrebbero sbagliare acquistando un modello troppo grande. In questo modo, invece di garantire maggiore comodità alla pianta, si offre troppo spazio da occupare alle radici a discapito del fogliame e dei fiori. Oltre a questo, poi, si deve tenere conto del periodo in cui dedicarsi a questa attività. Nello specifico si tratta della primavera. Per quanto riguarda il terreno, bisogna utilizzare torba e la terra argillosa.
Come abbiamo detto in apertura, il geranio ha veramente poche pretese, questo si traduce con una concimazione moderata e mai esagerata. In sostanza, tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, periodo che coincide con la ripresa vegetativa, è consigliabile utilizzare un semplice concime organico in grado di favorire la crescita e la fioritura. Per quanto riguarda questo aspetto, ricordate che durante la formazione dei boccioli è bene non tenere la pianta esposta a pieno sole. In questo modo, infatti, si otterranno dei colori molto più intensi.
Per quanto riguarda l’innaffiatura, in inverno deve essere eseguita solo periodicamente.
La richiesta di acqua da parte della pianta è maggiore invece in estate.
Le innaffiature devono aumentare con lo sviluppo delle foglie ma è importante evitare ristagni di acqua.
Coltivare i gerani risulta essere quindi molto semplice.