In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come coltivare il bergamotto.
Il bergamotto è un agrume acido ricco di proprietà, che però presenta un problema, ovvero la sua coltivazione è possibile solo nella ristretta fascia costiera, poco più di 100 chilometri, che va da Villa San Giovanni a Gioiosa Jonica, in provincia di Reggio Calabria.
Il motivo è molto semplice, solo in questa zona, detta tropicale temperata umida, si crea quel particolare microclima in cui il bergamotto può ricevere quanto gli occorre per una crescita prospera e fruttuosa.
In questo territorio le estati sono sempre molto calde e con scarse precipitazioni piovose, abbondantemente presenti invece all’inizio della primavera e alla fine dell’autunno, mentre gli inverni sono in genere miti, con una temperatura che raramente scende sotto i 10 gradi.
Visto che questo ottimo agrume può prosperare soltanto in queste particolari condizioni climatiche, esso viene coltivato da secoli dagli abitanti della zona.
Il bergamotto viene utilizzato in molti modi e a vari scopi, ad esempio per preparare squisite marmellate e eccellenti liquori, che si distinguono, oltre che per il buon sapore, anche per il profumo particolarissimo, frizzante e fresco, i prodotti a base di bergamotto inoltre, sono apprezzati per le proprietà digestive.
Vediamo come risulta essere fatto precisamente e quali sono le principali caratteristiche del bergamotto.
Vediamo di conoscere questo agrume più da vicino.
Esso cresce su una pianta alta da 3 a 4 metri, con chioma uguale al diametro, sempreverde, con tronco dritto e corteccia grigiastra e con radici fittonanti che si sviluppano in profondità.
Le foglie dell’albero del bergamotto hanno forma lanceolata di un colore verde intenso e lucido.
La prima fioritura del bergamotto va da Marzo ad Aprile a seconda delle diverse varietà, i suoi fiori bianchi sono profumatissimi.
In caso di prima fioritura da Marzo ad Aprile, la fruttificazione si avrà tra novembre e dicembre, dopo la seconda fioritura, che avviene in autunno, la fruttificazione si avrà a Marzo dell’anno successivo.
Il frutto del bergamotto somiglia molto a quello dell’arancia, con buccia liscia e sottile di un colore che va dal giallo intenso all’arancio chiaro.
A seconda delle varietà, il bergamotto può essere sferico o globoso e pesare dagli 80 ai 200 grammi.
All’interno il frutto è suddiviso in spicchi contenenti pochi semi.
Il succo acido e amarognolo del bergamotto, lo rende poco adatto a essere gustato fresco.
La coltivazione del bergamotto fuori dalla costiera jonica, compresa quella in Brasile ed Argentina, non ha dato buoni risultato.
La differenza la fa, come su accennato, il clima, di grande sole e leggero vento, dato che il bergamotto non sopporta quello forte, da cui, lungo la costa, è protetto dalle colline e dai monti circostanti.
Caldo e sole sono fondamentali per il bergamotto, che mal sopporta anche gli sbalzi di temperatura.
Coltivare il bergamotto significa quindi prestare molta attenzione a questi agrumi, perché la pianta è delicata e se non riceve le cure giuste decade rapidamente
Essa necessita di un terreno profondo e fertile, ben drenato in modo che le sue delicate radici non marciscano in presenza di ristagni di acqua o di terreno argilloso e compatto con poco drenaggio.
L’irrigazione è indispensabile.
La concimazione si esegue alla fine dell’inverno con concimi a base di azoto per favorire la ripresa vegetativa e la fioritura, mentre prima delle piogge si somministra una concimazione a base di fosforo e potassio.
Dopo avere trascorso il primo anno in vaso, a due anni la piantina di bergamotto viene posta a dimora in autunno oppure nel mese di febbraio, dal terzo anno la pianta inizierà quindi a produrre e la sua massima produttività la raggiungerà intorno agli 8 anni, dopo i 25 anni inizierà quindi a calare fino a quando, nei bergamotteti intensivi, sarà sostituita.
La forma di coltivazione comunemente adottata è il globo a chioma piena con sesti d’impianto di 5 x 4 metri.
La potatura è indispensabile, è importante ridurre i rametti giovani per dare aria alla chioma e fare in modo che i rametti fruttiferi siano correttamente distanziati fra di loro.
La potatura deve anche tendere a abbassare i rami alti della pianta facendo in modo che la maggioranza della fruttificazione sia situata nelle parti più basse della chioma.
Vengono coltivate tre varietà di bergamotto.
La più diffusa è Fantastico, che da sola rappresenta il 75% della produzione e che si caratterizza per i frutti abbondanti e ricchi di oli essenziali, la varietà Femminello ha uno sviluppo ridotto, di rapido accrescimento, produttiva ma esigente e poco longeva, la varietà Castagnaro, una pianta vigorosa e longeva, resistente al vento, ma che presenta il fenomeno dell’alternanza della produzione in modo più accentuato rispetto a quello delle altre varietà.
Coltivare il bergamotto in vaso, come si sarà capito, non è facile, però non impossibile.
Un giardiniere che abbia già una certa esperienza in merito è però indispensabile per ottenere risultati soddisfacenti.
In fondo, assicurati gli elementi climatici indispensabili di cui sopra abbiamo parlato, coltivare il bergamotto in vaso richiede più o meno le stesse accortezze degli altri agrumi.
Procuratevi quindi un vaso di terracotta ampio, terriccio sciolto e fertile specifico per agrumi, mettete dell’ottimo drenaggio alla base del vaso e collocatelo in una posizione riparata dal vento e assolata.
Una volta trovato il luogo ottimale dove sistemare il vaso con il bergamotto, se vedi che vegeta bene, non spostarlo più-
Lo sposterai invece, solo quando le temperature cominceranno a scendere per condurlo in una serra fredda o in una veranda luminosa dove la temperatura non scenda mai sotto i 10 gradi.
Lascialo qui tutto l’inverno, poi riportalo in piena aria in primavera.
Quando fa caldo annaffia con abbondanza, ma lascia trascorrere del tempo fra un’annaffiatura e l’altra, di modo che quando annaffierai di nuovo, la terra nel vaso sia ben asciutta; in inverno annaffia di rado.
Il periodo migliore per acquistare il bergamotto è la primavera, la pianta va rinvasata ogni 2 anni in un vaso di diametro leggermente superiore a quello nel quale si trovava in precedenza.
Quando non sarà più possibile cambiare il vaso diventato troppo grande, bisognerà cambiare la terra in superficie e concimare con cura.
Risulta essere vero, coltivare il bergamotto in vaso non è da tutti, perché è un agrume esigente che vuole tante attenzioni e cure, ma gli sforzi saranno ripagati da frutti abbondanti, profumati e succosi che potrai utilizzare in mille modi diversi.