In questa guida spieghiamo come coltivare il luppo.
Quando si parla di luppolo, solitamente, si pensa alla produzione della birra. Questo elemento, infatti, aiuta a preservare per molto tempo la bevanda e, soprattutto, le conferisce quel tipico sapore amarognolo. Non tutti, però, conoscono la pianta del luppolo e i suoi fiori. Questi sono caratterizzati da una forma conica che li fa somigliare ad una piccola pigna e sono conosciuti dall’epoca medievale per le loro proprietà. Nonostante la birra sia il prodotto più famoso realizzato con questi fiori, non è sicuramente l’unico. Il luppolo, infatti, è uno degli ingredienti fondamentali nella produzione di alcune bevande analcoliche come, per esempio, il Malta Sudamericano o lo Julmost. Nel primo caso si tratta di una bevanda analcolica detta anche la birra dei bambini, mentre la seconda è una bibita svedese, sempre analcolica.
Tra gli utilizzi del luppolo, poi, non bisogna dimenticare anche la preparazione di tisane erboristiche. Stabiliti tutti i vari utilizzi della pianta, concludiamo questa parte introduttiva con una breve descrizione del luppolo. Si tratta, sostanzialmente, di una pianta erbacea perenne rampicante e dall’aspetto piuttosto vigoroso. Attualmente se ne coltivano diverse qualità, anche se quella utilizzata per scopi commerciali è solamente una.
A questo punto, nel caso si sia deciso di dedicarsi alla coltivazione del luppolo, è importante conoscere quelle che sono le esigenze della pianta e le condizioni atmosferiche e di terreno necessarie per la sua crescita. Iniziamo con il dire che il luppolo preferisce un clima umido temperato. Dal punto di vista strettamente geografico, dunque, questo dato si traduce con l’identificazione dell’Europa, l’America del Nord e l’Italia Settentrionale come le zone più adatte a questo tipo di coltivazione. Effettivamente, dal punto di vista meteorologico, il luppolo resiste perfettamente al freddo. Anzi, per offrire un raccolto buono, ha proprio bisogno di alcuni giorni a basse temperature. Per quanto riguarda l’esposizione, invece, si consiglia di posizionare la pianta sempre rivolta a sud, quindi in un posto soleggiato. Nonostante questo, però, il luppolo ha dimostrato di riuscire a crescere anche con una esposizione ad est e a ovest. Importante, poi, è ricordare che, quando si decide di coltivare il luppolo, ci si confronta con una pianta rampicante bisognosa di un supporto adeguato. Per questo motivo, dunque, si consiglia di montare dei tutori piuttosto alti. La pianta, infatti, può crescere anche fino a sei metri di altezza.
Un elemento fondamentale per lo sviluppo del luppolo è rappresentato dal terreno. Questo deve essere soffice, ricco di sostanza organica, con una giusta umidità ma caratterizzato da un drenaggio buono e mai troppo umido. Per mantenere il giusto equilibrio di tutti questi aspetti, dunque, è fondamentale aggiungere, durante la stagione primaverile, del concime organico, posizionandolo a trenta centimetri di profondità, arricchendolo anche di un fertilizzante a lenta cessione. Per quanto riguarda, poi, l’innaffiatura, questa deve essere frequente ma non eccessiva. La tecnica migliore potrebbe essere rappresentata dall’innaffiatura a goccia, ottima anche nel caso si decidesse di coltivare il luppolo all’interno di un vaso sul proprio terrazzo.
A questo punto è arrivato il momento di vedere nel dettaglio i passi da compiere per avviare la propria coltivazione. Per prima cosa è necessario specificare che solamente i fiori femminili vengono utilizzati per la produzione. Questo significa che quelli maschili non trovano mai spazio all’interno di una produzione, è quini possibile ottenere una pianta di un solo tipo tramite la via vegetativa. In sostanza da una pianta originaria si preleva un ramo che, poi, viene piantato nel terreno. In questo modo si svilupperà una nuova pianta di luppolo uguale in tutte le sue caratteristiche a quella di origine, In alternativa è possibile utilizzare anche dei semi. In questo caso, però, si dovrà provvedere a sfoltire le nuove piante eliminando tutto ciò che è indesiderato.
Portata a termine questa prima fase, bisognerà attendere che il luppolo raggiunga almeno l’altezza di 20 o 30 centimetri. Solo in quel momento, infatti, sarà possibile avvolgerlo intorno a supporti verticali seguendo il senso orario. In questo modo sarà possibile assistere alla crescita, visto che la pianta inizierà a muoversi da est verso ovest seguendo il sole e attorcigliandosi sempre più intorno al supporto montato.
Non è il caso di aspettarsi una grande fioritura durante il primo anno. In questo periodo, infatti, la maggioranza delle energie della pianta sono tutte concentrate proprio nella fortificazione ed espansione della sua struttura. Dal secondo anno in poi, invece, si assisterà ad una buona produzione di fiori soprattutto nel periodo primaverile estivo. Questo significa che la ravvolta avviene tra agosto e settembre. Il raccolto, poi, deve essere fatto essiccare con attenzione negli appositi contenitori prima di poterlo utilizzare per la produzione della birra.