Il tarassaco è una pianta perenne diffusa e conosciuta ovunque, sia in campagna e nei boschi che nelle aiuole, nei prati e nei giardini di città, per i suoi fiori di colore giallo brillante, che si trasformano in un soffice palloncino di semi volatili.
Si tratta di una pianta molto robusta, che non richiede attenzioni particolari, e può essere coltivata con successo in vaso o in terra, come elemento decorativo per le aiuole, o nell’orto, per l’utilizzo in cucina. Considerando l’estrema facilità con cui la pianta si diffonde, tanto da essere considerata, in natura, anche infestante, potrebbe essere già presente in giardino come fiore spontaneo, senza richiedere interventi. In caso di semina, il clima mediterraneo e temperato è quello che meglio favorisce lo sviluppo del tarassaco, si tratta comunque di una pianta rustica, che non richiede precauzioni particolari e che si adatta molto bene a qualsiasi genere ambiente.
Il tarassaco predilige un terreno morbido, leggero e drenato bene, anche se si adatta facilmente a qualsiasi genere di terriccio, non richiede una concimazione particolare e l’utilizzo periodico di compost casalingo è più che sufficiente. La pianta si propaga e si sviluppa dall’inizio della primavera all’autunno inoltrato, producendo i caratteristici fiori dal colore giallo arancio intenso. La coltivazione è un’ottima idea per chi desidera utilizzare questa pianta per l’alimentazione, avere a disposizione il tarassaco nel proprio orto, o eventualmente in vaso sul terrazzo, significa evitare di cogliere la pianta spontanea, che spesso cresce anche in ambienti inquinati. Per quanto riguarda la coltivazione in vaso, è sufficiente osservare poche regole generali, la disposizione di uno strato di ghiaia o di argilla espansa per evitare i ristagni d’acqua, che potrebbero danneggiare le radici, e l’utilizzo di un terriccio drenante ed eventualmente arricchito con compost.
La moltiplicazione del tarassaco può avvenire per semina, durante la primavera in semenzaio, mentre a fine maggio e in giugno la pianta può essere messa direttamente a dimora, seminandola a spaglio e provvedendo eventualmente a diradare i germogli nel caso siano troppo fitti. Il tarassaco è una pianta piuttosto infestante e si moltiplica rapidamente, se si desidera averlo a disposizione per utilizzarla in cucina o come prodotto di fitoterapia, si consiglia di rivolgersi ad un vivaista o un rivenditore esperto per la scelta della qualità più adatta. I semi di tarassaco sono reperibili comunque in tutti i centri specializzati e online, l’importante è provvedere alla semina entro l’inizio dell’estate, per avere a disposizione in breve tempo la pianta pronta per il raccolto. La semina del tarassaco in giardino, o nell’orto, permette di creare aiuole e bordure decorative, l’importante è sistemare i semi in file distanti una trentina di centimetri una dall’altra, e scegliere terriccio di buona qualità, fresco e drenato bene.
Il tarassaco è una pianta rustica, che si adatta facilmente a qualsiasi clima, tuttavia è preferibile non esporla direttamente al sole, ma scegliere una zona di penombra o comunque poco soleggiata. La temperatura favorita del tarassaco è mite, con una media costante di 25 gradi, tipica della primavera e dell’inizio dell’estate, per questo la soluzione migliore è quella di seminarlo già all’inizio della primavera, in modo che si sviluppi per tutta l’estate, per procedere al raccolto in autunno. In genere, per quanto riguarda l’irrigazione, è sufficiente l’acqua proveniente dalle piogge, se il clima è particolarmente caldo e asciutto, e la terra appare arida, è opportuno innaffiare regolarmente le piante la mattina presto o la sera dopo il tramonto. Per la coltivazione in vaso, occorre fare la massima attenzione ad evitare la formazione di ristagni di acqua nei sottovasi, in modo da evitare problemi alle radici. In genere, non è necessaria un’attenzione particolare, ma è bene verificare periodicamente lo stato delle piantine, provvedendo a diradarle se troppo fitte, ad arricchire la terra con concime naturale e compost, ed a controllare che non siano presenti parassiti e infestanti, anche se, per sua natura, il tarassaco è piuttosto resistente a questo genere di problemi.
Per effettuare il raccolto, occorre attendere che la pianta sia sufficientemente matura, solitamente a fine estate o all’inizio dell’autunno. In cucina si utilizzano le foglie e i fiori, i più teneri da gustare freschi, appena colti, in insalata, mentre le foglie più grandi si prestano anche ad essere cucinate similmente ad erbette e spinaci, e i fiori sono ottimi anche nei risotti e nelle frittate. In erboristeria si utilizzano le radici, i fiori e le foglie essiccati, nella preparazione di decotti, infusi e tisane, inoltre, dai fiori di tarassaco si ottiene anche un ottimo miele. Al termine della fioritura, il tarassaco produce i tipici soffioni, costituiti di semi che si diffondono nel territorio.