In questa guida spieghiamo come coltivare la borragine.
La borragine è una pianta erbacea, probabilmente di origine mediterranea, che cresce spontaneamente in tutta Italia. Viene coltivata spesso negli orti come pianta aromatica e per la bellezza dei suoi fiori, di colore azzurro intenso, ricchi di nettare e ideali per attirare api e insetti impollinatori. La pianta raggiunge un’altezza di circa 40 o 50 centimetri, con radici profonde e foglie lunghe poco più di 10 centimetri ricoperte, come il fusto, da una leggera peluria bianca. I caratteristici fiori, a cinque petali di forma stellata e di colore blu brillante, rallegrano il paesaggio dalla tarda primavera fino a settembre. Risulta essere molto diffusa nei campi incolti, nei prati, al limitare delle zone boschive e lungo i sentieri. La borragine è una di quelle piante che, in passato, non si coltivava, ma si coglieva unicamente nei prati, insieme alle foglie di cicoria, si tratta di un’abitudine in parte andata persa, soprattutto in città, alla quale però è possibile rimediare provvedendo alla coltivazione di queste piante legate a vecchie e affascinanti tradizioni.
Trattandosi di una pianta spontanea, la borragine non richiede attenzioni particolari. Il terreno più adatto è umido e correttamente drenato, meglio se contenente una percentuale di sabbia e di composto organico. La pianta predilige l’esposizione in pieno sole, se coltivata in orto o in giardino, si consiglia di collocarla in aiuole molto soleggiate. Viene coltivata come pianta annuale e seminata in primavera, preferibilmente mettendola subito a dimora nell’orto, senza lasciare che si sviluppi molto nel semenzaio, per la semina è necessario creare nel terreno dei buchi a circa 50 centimetri di distanza uno dall’altro, inserendovi due o tre semi. In genere, la borragine non necessita di molte attenzioni, ad esclusione di qualche irrigazione in caso di terreno molto secco e dell’eliminazione di eventuali erbe infestanti. Visto che la pianta non resiste alle gelate invernali, la moltiplicazione avviene conservando i semi da un anno all’altro. La borragine può essere coltivata anche in vaso, con il vantaggio degli effetti decorativi dei suoi splendidi fiori blu, in questo caso, è importante predisporre sul fondo del contenitore uno strato di ghiaia o argilla espansa per favorire il drenaggio dell’acqua, per poi riempirlo di terriccio morbido.
La raccolta delle foglie di borragine per utilizzo alimentare avviene prima della fioritura, recidendole alla base. Eventualmente, è possibile raccogliere le foglie secondo la necessità, al momento dell’utilizzo, senza spogliare completamente la pianta e dopo la fioritura, in maniera tale da poter ottenere comunque i semi. Trattandosi di una pianta spontanea e diffusa, è possibile raccoglierla anche nei prati e nelle zone di campagna. Le foglie di borragine si consumano bollite in acqua e condite, come verdura di contorno, oppure aggiunte a minestre, stufati, torte salate e frittate e nell’impasto dei ripieni. Nella cucina ligure, la borragine è un ingrediente immancabile, costituisce uno degli elementi del classico mazzetto di erbe aromatiche, e viene utilizzata soprattutto nella preparazione del ripieno dei ravioli. Gli steli possono essere fritti in pastella, come i fiori di zucchina, le foglie più tenere e i fiori freschi sono ottimi in insalata. In alternativa, è possibile raccogliere foglie e fiori e lasciarli essiccare, per poi conservarli chiusi in barattoli di vetro.
In genere la borragine è una pianta piuttosto resistente, tuttavia può essere preda di alcuni tra i più comuni parassiti che provocano danni alle foglie, soprattutto le caratteristiche lumache degli orti, molto ghiotte e voraci.
La borragine è tuttora molto diffusa nelle campagne e in tutti i luoghi incolti e leggermente umidi, e sopporta anche condizioni climatiche estreme, come la siccità e il calore estivo. Trattandosi di una pianta facile a svilupparsi, la sua raccolta in natura non influisce sull’ecosistema, ed è consigliata per chi non ha a disposizione un orto. Tuttavia, è opportuno fare attenzione, non non sradicarle e non togliere tutti i fiori, visto che se la pianta riesce a produrre i semi, l’anno successivo sarà possibile ritrovarla nello stesso punto.
Coltivare la borragine è quindi molto semplice.