In questa guida spieghiamo come coltivare le barbabietole. La barbabietola è una pianta appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae. Esistono molte varietà di questo arbusto, che può essere impiegato per vari scopi, per esempio per essere seminato in orto, o per fungere da foraggio per il nutrimento degli animali, oppure ancora per produrre lo zucchero, alcune di queste varietà sono la bieta rotonda di Chioggia e la pianta rossa d’Egitto.
Si tratta di una pianta erbacea di durata biennale, dotata di radici a fittone, il cui fusto può raggiungere anche i 2 metri di altezza. Le foglie delle barbabietole sono a forma di cuore e lunghe dai 5 ai 20 centimetri nelle piante selvatiche e a volte molto di più in quelle coltivate in orto. I fiori, che questo arbusto produce, sono invece di dimensioni abbastanza ridotte, hanno un diametro di circa 5 millimetri e hanno colori tendenti al verde brillante e al rosso acceso.
Le barbabietole possono essere impiegate in ambito culinario, essendo commestibili sia le foglie che la radice, 100 grammi di questa pianta contengono vari mg di minerali come il sodio, il potassio, il ferro, vitamine come quella A e quella C, poi diversi grammi di acqua, proteine, lipidi, glucidi, fibre e, soltanto nelle radici, circa 4 grammi di carboidrati. La barbabietola è nota anche come rapa rossa e può essere mangiata cruda, semplicemente grattugiandola e unendola a altra insalata come quella di carote e di finocchio, oppure cotta come verdura, perfetta per riscaldarsi nel periodo invernale.
Vediamo come procedere con la semina e la raccolta della barbabietola
La barbabietola non è una pianta molto esigente e si adatta bene a diversi tipi di terreno, che devono essere a medio impasto, cioè non troppo morbidi e non troppo duri. La terra, su cui va coltivata questa pianta, deve essere concimata con del materiale organico e con del compost, in modo da favorirne l’aerazione. Il terreno deve essere innaffiato frequentemente, in quanto la barbabietola predilige il tipo di terra molto umida e invece teme la siccità.
Il periodo perfetto per piantare i semi di barbabietola, che possono essere acquistati presso rivenditori specializzati, è sicuramente la primavera, tra la fine di marzo e l’inizio di giugno, quando il periodo delle gelate è ormai passato, e l’estate, in cui è frequente la siccità per la scarsità di piogge, non è ancora giunta. Bisogna assolutamente evitare di procedere con la coltivazione di questa pianta in inverno, in quanto potrebbe andare in pre fioritura, rovinando irreversibilmente il raccolto. La semina deve essere effettuata direttamente in campo aperto, in file distanti tra loro circa 25 centimetri, mentre le buche, che devono essere profonde circa 2 o 3 cm, necessitano di una distanza di circa 10 centimetri.
Durante la crescita della pianta di barbabietola, questa ha bisogno di essere curata con la pratica della sarchiatura, eliminando quindi le pianti infestanti, per consentirle di svilupparsi, e della pacciamatura, operando su tutti i germogli utilizzando della paglia, per consentire al terreno di mantenersi sempre in stato di umidità.
Grazie a queste pratiche e a una cura costante del terreno, si può evitare l’insorgenza dell’insetto denominato altica e di altri problemi quali il grillotalpa, gli afidi e il ragnetto rosso, tra i parassiti è possibile trovare i nematodi, mentre, per quanto riguarda le malattie, la peronospora, l’oidio e la cercosporìosi. Per evitare la comparsa di questi problemi, si possono impiegare anche lo zolfo, il rame e la poltiglia bordolese, che è un preparato che si ottiene grazie alla neutralizzazione del solfato rameico pentaidrato con l’idrossido di calcio.
Le innaffiature devono essere molto frequenti, per mantenere il terreno sempre umido, non bisogna, però, esagerare con le irrigazioni, che potrebbero causare una crescita spropositata delle foglie nella parte aerea a discapito delle radici che potrebbero rimanere premature.
A distanza di un paio di mesi dalla semina, è possibile raccogliere la barbabietola, a seconda della varietà coltivata. Questa pianta non raggiunge una vera e propria maturazione, di conseguenza può essere raccolta in ogni momento, anche in base ai gusti e gli utilizzi culinari. Alcuni preferiscono la pianta nella sua prima fase, più dolce e tenera, altri in periodi successivi, più croccante e dura. In ogni caso bisogna evitare di coglierla superati i suoi 10 cm di diametro, quando risulterà troppo dura per essere utilizzata cruda. La barbabietola può essere custodita in cantine e in luoghi freschi, all’interno di cassette coperte di sabbia inumidita.
Coltivare le barbabietole risulta essere quindi un’operazione piuttosto semplice veloce.