In questa guida spieghiamo come coltivare l’uva fragola.
L’uva fragola è una delle varietà di viti più note, per il suo aroma e sapore intenso, che producono un vino particolarmente gustoso. Il termine uva fragola deriva da Vitis labrusca, una pianta di origine nordamericana, introdotta in Europa all’inizio dell’800 come portainnesto per arginare l’epidemia di fillossera che portò alla decimazione numerose viti in Europa.
La vite di uva fragola era infatti immune dall’insetto infestante e quindi è stata impiegata come nuovo portinnesto. La presenza della Vitis labrusca in Italia è accertata nel 1825. La Vitis labrusca è una pianta vigorosa e i tralci, di colore rossastro, possono raggiungere anche i 5 metri di altezza. Per questo si adatta a ricoprire pergole, gazebo e muri. L’uva fragola ha foglie grandi, pelose nella pagina inferiore, di colore verde intenso e poco lobate. La pianta fiorisce a maggio e origina un grappolo di medie dimensioni, composto da chicchi ravvicinati. L’acino, di colore rosso nero o giallo chiaro nella varietà Bianca, è tondo, profumato e si può mangiare come frutto da tavola. La normativa non consente di ricavarne vino da mettere in commercio.
In commercio si trovano le cultivar Isabella, Fragola Nera e Fragola Bianca. Questa presenta acini più piccoli e leggermente più aciduli delle altre varietà. Poi vi è la fragola precoce, uva nera che tende a maturare alla fine di agosto e, infine, la fragola bianca precoce che matura pure a agosto e risulta essere ancora più dolce e profumata degli altri tipi di uva fragola. Come portainnesti, per una coltivazione familiare vanno bene 140 Ruggeri, vigoroso, resistente al calcare e alla siccità, 1103 Paulsen, perfetto per i suoli pesanti e compatti;,110 Richter, tollera molto bene i terreni aridi, Kober 5bb, forte e vigoroso, resiste alla siccità.
Coltivare l’uva fragola non richiede grande impegno, in quanto la pianta si adatta molto bene a quasi tutti i climi e non necessita di grandi accorgimenti. Visto che non è possibile coltivarla per grandi estensioni di terreno, viene sempre più utilizzata come specie ornamentale o per piccole coltivazioni. L’impianto va bene su quasi tutti i terreni, meno in quelli calcarei o pesanti, che però siano drenati bene e riparati dai venti freddi. Risulta essere preferibile l’esposizione al sole, resiste al caldo torrido e all’aria salmastra. Il periodo migliore per l’impianto è l’autunno, se si tratta di coltivazioni nel Centro Sud, e febbraio o marzo, se si tratta di coltivazioni nel Nord. In questa fase bisogna fare attenzione a concimare bene la buca con prodotti sia organici sia minerali. Dopo il primo anno, la pianta non ha più bisogno di irrigazione estiva mentre necessita di concimazione in autunno.
L’uva fragola viene solitamente coltivata a spalliera, e per crescere più rigogliosa ha bisogno di un sistema di sostegni per i tralci. La potatura si pratica in febbraio, ogni anno o a anni alterni, e prevede tagli fino a lasciare cinque gemme per ramo.
La pianta è praticamente esente da parassiti. Non è infatti soggetta a oidio, muffa grigia, peronospora, fillossera e mal dell’esca. Per questo si presta alla coltivazione da giardino o in vaso, visto che non ha bisogno di trattamenti.
La raccolta avviene a partire dalla seconda metà di settembre fino all’inizio di ottobre. La procedura prevede il taglio dei grappoli con le cesoie recidendo il graspo con un pezzetto di tralcio. L’uva fragola si può conservare per due giorni a temperatura ambiente e si mantiene inalterata fino a dieci giorni in frigorifero.