In questa guida spieghiamo come e quando seminare il basilico.
Uno dei piatti tipici e maggiormente apprezzati della nostra cucina è il classico piatto di pasta, pomodoro e basilico, questa piantina aromatica in realtà, in Italia, è prevista per arricchire ed insaporire molte pietanze. Nonostante sia di origine asiatica, infatti, l’Italia è il Paese europeo in cui se ne fa più uso.
Per gustare pienamente tutto il suo aroma però, il basilico dovrebbe essere consumato sempre fresco, la sola modalità che riesce a preservarne per intero le caratteristiche. Basta poco spazio in orto o balcone o terrazzo per coltivarlo e noi vi diciamo come fare.
Indice
Quando Seminare il Basilico
Il momento migliore per seminare il basilico è la primavera, quando le gelate sono ormai terminate, ma nelle zone in cui il clima è meno rigido o in ambiente protetto, si può procedere anche a Febbraio.
Scegliete un angolo soleggiato e non ventoso, in quanto al basilico, per crescere bene, occorrono almeno 6 o 8 ore di sole ogni giorno.
Come Seminare il Basilico
Per coltivare il basilico è sufficiente anche qualche vasetto da disporre sul davanzale, fate attenzione che le foglie non tocchino il vetro, in quanto potrebbero bruciarsi.
Se il basilico viene seminato in pieno campo, occorre prima eseguire una buona vangatura del terreno ed aggiungere del concime organico, il basilico in vaso invece va disposto su un terreno soffice, mentre per la messa a dimora va bene un terriccio universale con aggiunta di compost.
Il terreno, in entrambi i casi, ovvero sia in vaso che in pieno campo, il giorno prima della semina deve essere bagnato in modo tale che sia umido nel momento in cui le piantine saranno messe a dimora, però non esagerate con l’acqua per non creare ristagni.
Disponete i semi nel terreno ad una distanza di circa 8 centimetri l’uno dall’altro e poi ricopriteli con un sottile strato di terra. Se seminate a spaglio, rastrellate superficialmente per interrare i semi nella maniera corretta.
I primi germogli, in genere, compaiono già dopo una settimana dalla semina.
Quando le piantine crescono, è necessario procedere con il diradamento, quindi i rami con le foglioline più deboli e magari ingiallite vanno eliminati per fare posto a quelli più forti e folti.
Una volta cresciuta, la pianta di basilico ha bisogno di poche attenzioni.
Per non sottrarre energia alla pianta, procedete regolarmente con una efficace operazione di cimatura volta ad eliminare i piccoli fiorellini bianchi che si formano. Se questi restassero, infatti, non si svilupperebbero abbastanza foglie, che in cucina servono sicuramente di più.
Per quanto riguarda l’acqua da somministrare, essendo il basilico una pianta che richiede molto sole, esso va annaffiato tutti i giorni, preferibilmente di sera. Il basilico in vaso deve avere il terriccio sempre umido, ma privo di ristagni d’acqua, che invece sono dannosi. Sia in vaso che in campo aperto, bagnate soltanto la terra e non la pianta.
Capita a volte che il basilico sia ricoperto di numerose foglie gialle o bianche e la causa più frequente di questo fenomeno è da addebitare al calcare presente nell’acqua, soprattutto se si abita in una zona in cui essa risulta particolarmente dura. In casi più rari tuttavia, può trattarsi della presenza di una qualche malattia, che deve pertanto essere trattata in modo opportuno.
Vediamo come raccogliere, infine, i semi di basilico.
La condizione imprescindibile è che le piantine siano in buono stato, quindi selezionate con attenzione quelle più robuste e vigorose in modo da poterle lasciare fiorire senza che ci sia la necessità di cimarle.
Come potete vedere, coltivare il basilico è semplicissimo e alla portata di tutti, anche di coloro che non possono vantare un pollice verde strabiliante, perché con poco spazio e poche attenzioni si possono ottenere ottimi risultati ed avere sempre a disposizione un ingrediente fresco da utilizzare in cucina in mille modi diversi.
Inoltre il basilico è grazioso da vedere e crea angolini verdi belli e profumati anche sfruttando solo un piccolo davanzale.