Prima di intraprendere una nuova coltivazione è necessario preparare il terreno a regola d’arte. Risulta essere importante infatti sapere cosa bisogna fare e soprattutto quali sono i tempi giusti per effettuare determinati lavori. Prima di tutto è necessario ricordare che la maggioranza delle semine viene effettuata nei semenzai con l’arrivo della primavera. Per questo motivo, il periodo migliore per preparare il terreno per gli orti è tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno della stagione precedente alla stessa coltivazione.
Sono sempre più numerosi coloro che vogliono conoscere trucchi e consigli per preparare al meglio il terreno da utilizzare per la coltivazione degli orti. Per farlo, comunque, bisogna prendere in considerazione diversi aspetti come la grandezza del terreno, la finalità della coltura e gli attrezzi da utilizzare. La prima fase della concimazione del terreno consiste nella vangatura che può essere eseguita con strumenti diversi, come la vanga, il piccone oppure la motozappa per quei terreni che sono molto duri, ma anche il rastrello, il forcone e il letame. Attraverso il procedimento della vangatura, si rimuove il terreno fino a 25o 40 cm di profondità, valore, questo, che dipende dal tipo di campo su cui si sta lavorando. Di solito, contemporaneamente alla vangatura si effettua anche la concimazione del terreno con del letame maturo. In questo caso l’obiettivo è quello di fornire al terreno tutte le sostanze nutrienti di cui necessitano le culture. Per capire la quantità di letame da utilizzare bisogna calcolare circa 2,5 kg per ogni mq di terreno da preparare per gli orti.
Attraverso delle specifiche analisi effettuate con gli appositi strumenti è possibile anche scoprire quali sono gli elementi di cui è carente il terreno per provvedere alla loro integrazione. Per esempio, un buon terreno per la coltivazione degli ortaggi è quello a medio impasto, cioè composto in modo bilanciato da ghiaia, sabbia e argilla. Ogni strumento utile per la preparazione del terreno per gli orti ha una propria funzionalità.
La vanga o la motozappa servono a creare dei solchi nel terreno ed hanno la funzione di rimuovere anche i residui delle precedenti coltivazioni. Dopo questa fase dovrà essere utilizzato il forcone, necessario per distribuire in modo omogeneo il letame lungo tutto il terreno. Risulta essere necessario poi procedere con la realizzazione di un secondo solco che deve essere parallelo al primo. Con le zolle del secondo solco bisogna coprire il letame depositato lunga la prima trincea. Ovviamente bisogna spargere il letame lungo tutto il secondo solco seguendo lo stesso procedimento utilizzato per il primo solco. A questo punto, questa pratica deve essere ripetuta per tutti i solchi presenti fino a quando non si completa l’intero appezzamento di terreno che deve essere preparato per gli orti. Alla fine della vangatura si può utilizzare la zappa che frantumerà le zolle più grandi. Per l’ultima fase della preparazione del terreno per gli orti è necessario utilizzare il rastrello. Quest’ultimo attrezzo è strumentale per completare tutta l’operazione: il rastrello, infatti, ci aiuterà a riportare tutte le zolle del terreno allo stesso livello.
Preparare il terreno per gli orti quindi non è molto complicato e soprattutto coloro che sono alla loro prima esperienza devono munirsi solo degli attrezzi adatti per facilitarsi l’intera operazione. Conoscere i tempi giusti e i vari passaggi della preparazione del terreno per gli orti si rivela molto utile soprattutto per ottenere ottimi risultati dalla coltivazione. Sapere come si prepara il terreno per gli orti infatti può portare a procedere con una buona concimazione dello stesso e di conseguenza si ottiene un ottimo raccolto. Bisogna sempre ricordarsi a quale tipo di coltura è destinato il terreno per verificare se la composizione dello stesso possa essere adatta per esempio agli ortaggi.