In questa guida spieghiamo come coltivare la dracena. La dracena, nota anche con il nome di tronchetto della felicità, è una delle piante da appartamento più diffuse e apprezzate, in merito alla sua bellezza ed eleganza, alla lunghissima durata e alla semplicità di coltivazione e cura. La pianta è originaria dell’Africa tropicale e dell’Asia e conta numerose specie, tra le quali alcune, in natura, possono raggiungere dimensioni considerevoli.
Quasi tutte le varietà sono caratterizzate da foglie lunghe e affusolate di colore verde brillante, talvolta a strisce di intensità diversa. Una delle specie più diffuse come pianta domestica è quella dalle foglie corte, lucide e macchiate di bianco, mentre il classico tronchetto della felicità è la dracena fragrans, dal cui fusto legnoso si sviluppa una rosa di lunghe foglie giallo verdi. Questa varietà in realtà è una talea che spesso, sviluppandosi, perde la striatura e produce solo foglie verdi mentre i fiori, molto profumati, nella coltivazione in vaso sono piuttosto rari.
Sono disponibili diverse altre varietà di dracena
-Dracena marginata. Una delle piante più semplici da coltivare in ambiente chiuso. Si caratterizza per tronchi sottili dai quali spuntano dei ciuffi di foglie leggere, rivolte n direzione del suolo.
-Dracena draco. Indicata per essere coltivata all’aperto, presenta foglie dal colore verde grigio e può avere un tronco solo con una chioma compatta oppure un tronco solo con diverse branche.
-Dracena fragans. Presenta foglie che possono arrivare al metro di lunghezza e si caratterizza per la parte centrale e la marginatura delle foglie che assume tonalità diverse in base alla varietà.
-Dracena sanderiana. Si caratterizza per un fusto esile, dalla consistenza simile ad un ciuffo di erba. Presenta una crescita lenta e rimane di dimensioni ridotte.
-Dracaenaderemensis. Non molto diffusa, può raggiungere altezze di circa cinque metri.
Indice
Esposizione e Tipo di Terreno
La dracena è una pianta tropicale, per questo motivo non ama il clima freddo, sopporta molto bene la temperatura elevata e l’umidità e sotto i 15 gradi inizia ad avere problemi. Predilige la luce ma non il sole diretto, se il clima lo permette può essere mantenuta all’aperto per tutto l’anno, con la precauzione di evitare l’esposizione alle correnti d’aria.
Le foglie tendono a coprirsi di polvere, impedendo il corretto assorbimento della luce, si consiglia di pulirle spesso con un panno umido, evitando qualsiasi tipo di prodotto lucidante.
La terra ideale per la dracena è un terriccio misto a torba morbido, che favorisca il drenaggio. Per evitare i ristagni di acqua è utile anche disporre sul fondo del vaso uno strato di ghiaia, argilla espansa o frammenti di coccio.
La pianta dovrebbe essere rinvasata ad anni alterni tuttavia, nel caso in cui le condizioni climatiche ne favorissero lo sviluppo, è preferibile provvedere al rinvaso annuale, in quanto tende ad estendere le radici ed a richiedere uno spazio maggiore. Trattandosi di una pianta da appartamento, non si prevede la messa a dimora in terreno aperto.
Irrigazione e Concimazione della Dracena
Per conservare la pianta in buono stato, il terreno deve essere umido senza ristagni idrici, con frequenti irrigazioni durante il periodo estivo. Visto che la dracena, a causa delle sue origini tropicali, predilige un clima umido, è necessario, almeno nelle giornate più aride e calde, nebulizzare spesso le foglie. Verso l’autunno, l’irrigazione può essere diradata, mantenendo una frequenza sufficiente a lasciare il terriccio lievemente umido.
Per quanto riguarda la concimazione, per tutta la primavera e in estate la dracena deve essere nutrita con un fertilizzante liquido per piante verdi in quantità minima, almeno la metà delle dosi indicate, somministrato con frequenza settimanale.
Risulta essere importante scegliere un concime con una buona percentuale di azoto e potassio, che contenga anche fosforo, ferro, manganese, rame e zinco. In caso di dubbi, la soluzione migliore è quella di chiedere consiglio al vivaista dove la pianta è stata acquistata, o ad un rivenditore di prodotti professionali per il giardinaggio.
Non è necessario sottoporre la dracena a interventi di potatura, è sufficiente rimuovere periodicamente le foglie secche per evitare che favoriscano lo sviluppo di parassiti. Come sempre in queste operazioni, è necessario prestare attenzione ad utilizzare cesoie perfettamente pulite e disinfettate.
La fioritura della dracena coltivata in vaso è molto rara, e di solito la pianta è apprezzata per la bellezza delle foglie, verdi e lucide, alcune specie riescono comunque a produrre grandi fiori color panna, molto belli e decorativi.
Moltiplicazione
Il metodo di moltiplicazione della dracena è la talea. Dalla pianta madre, occorre prelevare una sezione di una decina di centimetri di un ramo laterale, eliminare le vecchie foglie e trattarla con un composto di ormoni che favoriscono la radicazione, disponibile nei negozi di prodotti per il giardinaggio e nei vivai.
La talea deve essere interrata in piccolo vaso con un misto di torba e sabbia, avvolta interamente in un involucro plastica trasparente e sistemata in un ambiente caldo e luminoso. L’involucro in plastica deve essere aperto ogni giorno per controllare che il terreno sia umido, quando compariranno i primi germogli, significa che la radicazione è avvenuta correttamente, e la nuova dracena può essere trasferita in un vaso più capiente. La stagione migliore per effettuare questo procedimento è la primavera.
Possibili Problemi
Se le foglie della dracena appaiono sciupate e appassite, in genere si tratta di un errore di irrigazione, occorre quindi verificare che il terreno non sia troppo secco o troppo umido, e procedere di conseguenza a idratarlo o a sospendere l’irrigazione per qualche giorno.
La pianta è soggetta alle infestazioni di cocciniglie brune, afidi e altri parassiti, visibili sulle foglie e sui rami, o da malattie causate da funghi, riconoscibili dalle macchie. In ogni caso, si raccomanda di rivolgersi ad un rivenditore di prodotti per il giardinaggio e chiedere consiglio riguardo ad un trattamento specifico.