La maggiorana è una pianta appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, ha caratteristiche cespugliose e rizomatose, e si tratta di una pianta perenne. Risulta essere molto simile all’origano, ma, a differenza di questo, ha un aroma meno forte. Possiede un fusto che solitamente raggiunge l’altezza di 50 cm e dal quale si formano foglie piccole e verdi insieme ai fiori bianchi e rosa.
Il frutto della maggiorana è composto da quattro corpi dotati di semi che durante la maturazione tendono a diventare marroni e che vengono sfruttati per la coltivazione. Questa pianta è originaria dell’Africa settentrionale e dell’Asia centrale, anche se, coltivata in Europa centrale e nelle zone del mediterraneo, riesce a durare di più e a diventare annuale, biennale o addirittura triennale.
Si tratta di una pianta che cresce e si sviluppa bene nelle zone con climi miti e con estati lunghe e calde, mentre non riesce a resistere alle temperature troppo fredde e sotto lo zero. Deve essere perennemente esposta al sole e all’aria e piantata in un terreno fresco e colmo di sostanze nutrienti.
I semi possono essere prelevati dalla stessa pianta oppure acquistati presso negozi specializzati in botanica e giardinaggio. Per la coltivazione, che può avvenire sia in vaso che nel terreno aperto, bisogna procedere preparando il terreno, quindi lavorandolo adeguatamente e fertilizzandolo in maniera abbondante il terreno per mezzo di letame maturo. Bisogna poi aggiungere, al terriccio universale, della torba e della sabbia in parti uguali, la terra va lavorata energicamente fino a una profondità di 35 cm.
Poi è necessario fare dei piccoli buchi, meglio se distanti, e inserire i semi, coprendoli poi con altra terra. Durante i primi giorni l’innaffiatura deve essere svolta in maniera molto delicata, magari per mezzo di uno spruzzino, per evitare di smuovere troppo i semi.
Durante la crescita della pianta è necessario sfoltire il terreno, eliminando gli arbusti più esili, per consentire alle piante più rigorose di crescere con il maggiore spazio possibile, ogni cespuglio di maggiorana dovrebbe essere distante dall’altro di almeno 45 cm.
Nel caso in cui non si fosse esperti di coltivazione della maggiorana, per facilitare il lavoro, è consigliato iniziare la prima semina nel semenzaio, acquistabile presso i vivai e i negozi specializzati nel settore del giardinaggio oppure ricavabile da una cassetta di frutta.
Anche in questo caso, bisogna preparare il terreno con tutti i materiali indicati in precedenza e inserire i semi nelle buche in maniera molto delicata, coprendoli con uno strato di compost di circa 2 mm. L’innaffiatura deve essere particolarmente curata e svolta grazie a uno spruzzino, sopratutto nel periodo precedente alla germinazione.
Durante questa prima fase, i semi non devono essere esposti alla luce, ma piuttosto coperti con un telo di plastica e posti in una zona molto buia come un garage o una cantina. Tale telo, però, va smosso ogni 3 giorni per consentire la crescita della pianta. La pianta in questo periodo, infatti, tende a produrre condensa, per questo bisogna prestarle particolare cura.
Anche nel semenzaio bisogna sfoltire il terreno, eliminando le piantine in eccesso, per lasciare spazio a quelle cresciute nella maniera corretta.
I germogli vanno rimossi dal semenzaio quando raggiungono l’altezza di circa 10 cm durante il periodo della primavera, per poi venire interrati nel loro terreno definitivo a una distanza di circa 45 cm.
La maggiorana resiste bene ai lievi periodi di siccità, ma non quando il terreno diventa particolarmente asciutto, e quindi va innaffiato, sopratutto durante il periodo estivo, circa due volte a settimana. L’innaffiatura va praticata, però, con moderazione, in quanto questa pianta teme i ristagni idrici, a causa delle malattie che potrebbero colpirla, tra le malattie piuù diffuse vi è quella da fungo, come la ruggine, tra gli insetti che aggrediscono la parte aerea del cespuglio vi sono le larve di coleotteri e i lepidotteri predatori; nel caso di insorgenza di questi problemi, è bene adottare un trattamento con insetticidi e fungicidi a largo spettro.
Durante lo sviluppo della pianta sono necessari interventi di zappatura o di sarchiatura, la zappatura va praticata per mezzo di una zappa nella zona intorno alle radici, per consentire al terreno una migliore aerazione e una giusta ossigenazione, e per eliminare tutte le piante infestanti, che non contribuiscono alla corretta crescita della pianta.
La maggiorana può essere sfruttata in ogni periodo dell’anno, i rametti con le foglie, per esempio, sono disponibili a venire sempre recisi e raccolti, e vanno consumati freschi, le foglie da essiccare, invece, vanno colte in piena estate assieme alle chiome fiorite.
Dalla maggiorana si può ricavare l’olio essenziale, che va prodotto, però, soltanto dopo la completa maturazione della pianta. I rametti di maggiorana vanno sistemati in fasce e devono essere appesi in un luogo molto ventilato, una volta secchi, devono essere separati da fiori e foglie, per poi essere conservati in barattoli. Le foglie invece possono essere congelate.