L’areca è una pianta verde originarie delle zone tropicali dell’Africa e dell’Asia. In Italia l’areca viene coltivata prevalentemente in vaso come pianta da appartamento e raggiunge un’altezza di due o tre metri, mentre in natura può superare i quindici metri e arrivare alle dimensioni di un albero.
La conformazione è quella tipica delle palme, con un fusto rigido e flessibile dal quale partono le ampie foglie pennate, di colore verde scuro e brillante, che si aprono a ventaglio. Nel suo ambiente naturale, l’areca produce anche una ricca fioritura, mentre quando è coltivata in vaso la presenza dei fiori è molto rara e avviene solo in condizioni climatiche favorevoli.
Al genere Areca appartengono molte specie e tra quelle più diffuse sia come piante d’appartamento che come piante da giardino troviamo l’Areca Catechu e l’Areca Lutescens.
Indice
Esposizione e Tipo di Terreno
Il terreno per ospitare l’areca non richiede attenzioni specifiche, l’importante è che sia correttamente drenato per evitare il rischio di ristagni d’acqua, con conseguenti danni alla pianta. Per ottenere questo risultato è sufficiente mescolare sabbia o argilla alla terra, utilizzare vasi di coccio e sistemare sul fondo uno strato di ghiaia.
La pianta deve essere rinvasata solo nel caso in cui le radici abbiano occupato tutto lo spazio disponibile, scegliendo un contenitore leggermente più grande del precedente, la stagione ideale per il rinvaso è l’inizio della primavera.
A causa delle esigenze climatiche dell’areca, che per sua natura non sopporta le temperature inferiori a 15 gradi, di solito viene coltivata in vaso come pianta da appartamento, si adatta molto bene ad una casa riscaldata se collocata in una stanza luminosa, sufficientemente arieggiata ma senza correnti d’aria.
La rivasatura deve essere eseguita ogni 2 anni, se necessario, utilizzando un vaso leggermente più grande e profondo, con un terriccio misto a torba e ad argilla espansa. Per le piante che presentano un’altezza notevole, basta rimuovere lo strato superficiale di terriccio vecchio e sostituirlo con uno nuovo. I vasi dalla forma più adatta sono quelli abbastanza alti, visto che le radici hanno la tendenza a svilupparsi in senso verticale.
Irrigazione e Concimazione dell’Areca
La terra che ospita l’areca deve essere irrigata regolarmente in modo che rimanga sempre leggermente umida, evitando però il rischio di ristagni d’acqua. Nelle giornate più calde è importante nebulizzare frequentemente le foglie, in maniera tale da ottenere un microclima costantemente umido attorno alla pianta. Visto che non predilige l’acqua troppo dura, si raccomanda di evitare un acqua corrente troppo calcarea, e di utilizzare, se necessario, acqua demineralizzata o piovana.
La somministrazione del concime deve essere effettuata a partire dalla primavera e per tutta l’estate, a intervalli regolari di una ventina di giorni, utilizzando un concime liquido per piante verdi ricco di azoto, potassio e fosforo, riducendo le dosi indicate della metà.
L’areca non necessita di potatura, l’unico intervento raccomandato è l’eliminazione delle foglie secche o danneggiate per evitare la proliferazione di parassiti e batteri. Se la punta tende a seccarsi a causa del clima o di un errore di irrigazione, non deve essere recisa completamente, è sufficiente rimuovere la parte secca. Per qualsiasi intervento di taglio si raccomanda di utilizzare cesoie perfettamente pulite e disinfettate.
Propagazione
L’areca si moltiplica per seme o per divisione del cespo. Se l’intenzione è quella di ottenere un esemplare identico alla pianta madre, è necessario effettuare la divisione del cespo, utilizzando il seme, a causa delle mutazioni genetiche non è detto che si sviluppi la stessa pianta.
La moltiplicazione per divisione si esegue in primavera, rimuovendo completamente la pianta dal vaso e dividendo le radici, la pianta stessa e la zolla di terra completa. Le due parti possono essere messe a dimora in due vasi singoli, come se si trattasse di un normale rinvaso.
La semina deve avvenire all’inizio della primavera in semenzaio con un misto di torba e sabbia, da lasciare in un ambiente a temperatura media di 25 gradi fino alla germinazione. Per mantenere il terriccio al giusto grado di umidità è importante coprilo con un foglio di plastica trasparente, eliminando regolarmente la condensa, da rimuovere non appena si presentano i primi germogli. Si consiglia di somministrare un prodotto fungicida come prevenzione.
Le piantine possono essere messe a dimora quando presentano la prima serie di foglie, prestando attenzione a prelevarle completamente senza danneggiarle, sistemandole in vasi di piccole dimensioni con la stessa terra delle piante adulte.
Possibili Problemi
L’areca è una pianta abbastanza forte e robusta, tuttavia può andare incontro ad alcuni problemi. Se la punta delle foglie tende a seccare, è indice di un eccesso di irrigazione, da correggere adeguatamente. Se si nota un deperimento generale, si consiglia di estrarre la pianta dal vaso ed esaminare le radici, qualora si notassero marciumi, è necessario eliminarli con una forbice pulita e cospargere successivamente la radice con un fungicida, provvedendo al rinvaso con terra asciutta.
Le foglie ingiallite e polverose potrebbero indicare la presenza del ragnetto rosso. Se la pianta è piccola, può essere pulita accuratamente con alcol o sapone e risciacquata abbondantemente, altrimenti è necessario utilizzare un acaricida specifico. Questo parassita prolifera in un ambiente secco e con una nebulizzazione più frequente spesso si ottengono già ottimi risultati.
Anche le cocciniglie, prima di ricorrere ad un antiparassitario, possono essere rimosse manualmente ripulendo la pianta, per poi sciacquarla sotto il getto dell’acqua. Se l’infestazione è consistente, e la pianta di grandi dimensioni, è comunque necessario utilizzare un antiparassitario specifico.