In questa guida spieghiamo come coltivare l’amareno.
Ci sono dei ricordi della propria infanzia che hanno la capacità di rimanere impressi nella memoria in modo indelebile. In modo particolare, stiamo parlando di quelli positivi e legati soprattutto al gusto e all’olfatto. Uno di questi, per esempio, può essere il sapore dello sciroppo all’amarena che in passato veniva utilizzato per preparare bevande rinfrescanti o ghiaccioli fatti in casa. A questo punto, dunque, sembra che questo piccolo e saporito frutto abbia avuto la capacità di rendere indimenticabile gli anni più belli e spensierati delle nostre vite. Questo, per delle semplici caratteristiche, sono incredibilmente buone e gustose. Così, una volta diventati adulti e, magari, proprietari di un giardino o di un piccolo appezzamento di terra, potremmo sentire il desiderio di conoscere le tecniche giuste per coltivarle e riprovare ancora le incredibili sensazioni del passato.
A questo punto, mettendo i ricordi e le emozioni momentaneamente da parte, proviamo a conoscere meglio questo frutto e l’albero che lo produce. Iniziamo con il dire che l’amareno è conosciuto anche come ciliegio amaro, si tratta di un albero perenne e risulta essere originario dell’Asia, anche se poi si è diffuso ampiamente in tutto il bacino Mediterraneo. Come la maggioanza di alberi da frutto, produce anche una fioritura particolarmente bella caratterizzata da fiori bianchi a penta petalo. Per quanto riguarda il frutto, poi, ha un colore rosso chiaro e un sapore leggermente acidulo. A questo punto, se avete una voglia improvvisa di mettervi ai fornelli per preparare la vostra marmellata di amarene, fatta rigorosamente in casa, avete bisogno della materia prima. Quindi, ecco cosa dovete fare per avere l’ambito frutto direttamente dal vostro giardino.
Per prima cosa, tenete conto che l’albero ha bisogno di zone miti e abbastanza soleggiate da crescere al meglio e dare i frutti migliori. Per quanto riguarda il terreno, invece, non deve avere delle caratteristiche particolari tanto che, questo tipo di pianta, si può trovare a livello selvatico e in zone non particolarmente curate. Comunque sia, diciamo che l’albero ha bisogno di una buona esposizione al sole e di una zona areata. Per quanto riguarda, poi, il tipo di drenaggio e umidità, la pianta ha bisogno di poca acqua, da intensificare soprattutto nei momenti di siccità prolungata. Il terreno, poi, deve essere avvallato, assorbente e particolarmente fresco. Il concime, invece, è semplicemente di tipo organico, ossia composto di stallatico maturo o da semplice letame.
La maturazione della pianta e la raccolta dei frutti avviene da giugno per tutta l’estate, anche se molto dipende dalla varietà di frutto che è stata scelta. Per quanto riguarda la moltiplicazione, invece, questa può avvenire in modi diversi. Risulta essere possibile, per esempio, utilizzare la tecnica della talea o dell’innesto, anche se la più efficace e utilizzata è, senza alcun dubbio, la semina. Come la maggioranza delle piante, poi, anche l’amareno ha bisogno di una certa attenzione per proteggerlo dall’attacco dei parassiti. Nonostante questo, però, tenete presente che l’utilizzo di antiparassitari è consigliabile solo in caso di effettivo bisogno e non bisogna mai abusarne, se non si vuole rischiare di aggredire eccessivamente la vostra pianta. Il periodo più delicato, per questi problemi, è quello primaverile in cui potrebbe presentarsi la monolisi. Per terminare, poi, ancora una piccola annotazione tecnica per quanto riguarda l’innaffiatura di una pianta giovane. Una volta messa a dimora, infatti, ricordatevi di provvedere in abbondanza e con una certa frequenza. Questo, però, giusto per i primi due e tre anni di vita dell’amareno. Passato il periodo di svezzamento, avrete una pianta da frutto forte e solida, pronta a soddisfare le necessità culinarie di famiglia e amici.
La coltivazione dell’amareno è quindi piuttosto semplice.