In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come coltivare i girasoli.
Probabilmente non esiste un’immagine più allegra, vitale e solare di un campo di girasoli rivolti con le loro teste vesto il calore e la luce più intensa. Risulta essere vero, però, che per ottenere tanta bellezza, si richiede un certo impegno, visto che la natura, per quanto spontanea, richiede la giusta dedizione. Per questo e molti altri motivi, nella guida ci dedicheremo a vedere come risulta essere possibile realizzare questo spettacolo o, in parole povere, cosa occorre per coltivare un campo di girasoli.
Tecnicamente conosciuto come Helianthus annuus, il girasole è una pianta annuale. Questo particolare mette in evidenza un fatto specifico, ossia ogni anno dovrà essere seminata.
Per fare in modo che si esprima in tutto il suo splendore, il girasole ha bisogno di terreni in posizione soleggiata e drenati bene. Ovviamente queste piante non sono utilizzate solo per delle coltivazioni su ampia scala, ma possono adattarsi perfettamente anche a ben più limitati orti personali, sempre che si mantengano, ovviamente, le condizioni descritte precedentemente. La semina avviene in aprile e può essere effettuata in spazi diversi, come direttamente nel terreno o in un vaso. In questo caso, però, quando la pianta ha raggiunto i 15 o 20 cm di altezza, bisogna trapiantarla a terra.
Nel caso abbiate deciso di piantare i girasoli direttamente nel terreno del vostro orto, si dovrà procedere in modo molto semplice e metodico. Risulta essere necessario fare delle buche a 15 centimetri di distanza l’una dall’altra e mettere in ciascuna di queste dai quattro ai cinque semi. A questo punto, quando le piante saranno cresciute, bisognerà diradarle. In sostanza questo vuol dire lasciarne una sola per ogni buca creata. Ovviamente la selezione sarà effettuata a favore di quella più sana e più robusta. Fate attenzione a un solo particolare prima di effettuare questa operazione. I girasoli non devono essere spostati quando sono troppo alti. Questo significa che la pianta dovrà essere trapiantata non appena avrà raggiunto l’altezza giusta.
Nel caso in cui non abbiate a disposizione un orto o un giardino, sappiate che i girasoli possono essere piantati anche su di un balcone in un vaso, come abbiamo già accennato. In questo caso vi consigliamo sempre di scegliere un’esposizione assolata. Considerate che, per facilitare le cose, potete scegliere anche una varietà nana della pianta. Questa raggiungerà al massimo 50 cm senza rimetterci in nulla in fatto di bellezza. Le modalità di coltivazione sono le stesse che abbiamo già visto. Il passo successivo, ovviamente, è quello della crescita e della raccolta. In modo particolare questa è incredibilmente veloce. Considerate che questi giganti floreali possono raggiungere anche i due metri di altezza in poco tempo, purché siano annaffiati con frequenza ma senza esagerare. In modo particolare è necessario fare attenzione che l’acqua non ristagni ai suoi piedi. E per aiutare la pianta nella crescita, è possibile utilizzare un paletto o una canna, sempre che non si abbia a disposizione un muro o una rete cui farla appoggiare.
Una volta raggiunta la piena fioritura, si dovrà fare seccare la corolla e poi raccogliere i semi. Questi possono utilizzati per fare pane e focacce, ovviamente. Se, invece, volete utilizzare il fiore per motivi assolutamente decorativi, basterà tagliarlo e metterlo in un vaso in casa. Per concludere un’ultima precisazione. Per ottenere il massimo risultato al momento del trapianto, ricordate di aggiungere al terreno una dose di stallatico o pellettato, nel caso del balcone. In questo modo vi assicurerete una crescita incredibilmente veloce, visto che in due mesi avrete i vostri girasoli.