In questa guida spieghiamo come coltivare il ciclamino
Il ciclamino è una pianta fiorita conosciuta e apprezzata fino dai tempi antichi, ideale da coltivare a scopo ornamentale sia in vaso che in giardino. Originaria dell’Asia minore, la pianta del ciclamino si distingue per la particolarità di forme e colori, le foglie, di un verde intenso e sfumato, hanno la forma esatta di un cuore, e i fiori, dai caratteristici petali rivolti verso l’alto, oltre al classico colore rosa intenso, possono essere bianchi, rosso porpora, scarlatti, o sfumati in magnifiche gradazioni del rosa e del violetto.
I ciclamini vengono coltivati prevalentemente come piante ornamentali, con l’intento di colorare e rallegrare balconi, terrazzi e aiuole, inoltre crescono senza problemi anche in ambienti interni, sempre che che il riscaldamento non sia eccessivo. I ciclamini si sviluppano e fioriscono facilmente anche in vaso, questo tipo di coltivazione è ideale per decorare il terrazzo o il giardino, e per riparare le piante all’interno della casa durante i mesi invernali, quando la temperatura è più fredda. Tuttavia, in una zona dove il clima è mite, la coltivazione dei ciclamini può essere portata avanti per tutto l’inverno anche in giardino, sia in vaso che in aiuola.
La semina dei ciclamini avviene idealmente durante tutta l’estate, dapprima in un terriccio umido e in cassette basse di legno. La germinazione richiede una ventina di giorni, e dovrebbe avvenire in un luogo fresco e buio, riparato dal vento, attendendo poi qualche settimana perché i germogli completino lo sviluppo. Le piantine possono essere messe a dimora quando sviluppano le prime due foglie, trapiantandole direttamente nel luogo stabilito. Se la coltivazione avviene in casa, è necessario collocare le piante in una stanza non riscaldata e all’ombra, in estate i vasi devono essere trasferiti all’esterno, in terrazza o in giardino e in un luogo ombreggiato, mai in pieno sole. Durante l’inverno, quando viene riportato in casa, il ciclamino deve essere collocato in una luogo distante dai temosifoni, luminoso ma non soleggiato.
L’ambiente adatto per lo sviluppo dei ciclamini è un terriccio umido e ricco di humus, con un ottimo grado di acidità, ulteriormente migliorabile aggiungendo alla terra compost organico, fondi di caffè o un fertilizzante per piante acidofile. Il ciclamino è una pianta a fioritura quasi totalmente invernale, non apprezza essere esposto al sole e trova il suo ambiente naturale all’ombra degli alberi. Se coltivato in vaso, è importante collocarlo nella zona più ombreggiata del terrazzo, il suo clima preferito è piuttosto fresco, con temperature che non superino i 15 o 18 gradi e una preferenza per l’ambiente più freddo, si sviluppano molto meglio piante di ciclamino con temperature vicine allo zero che di oltre 20 gradi. Non è raro, infatti, trovare piantine di ciclamino spontanee nel sottobosco delle regioni montane.
Le piante devono essere irrigate almeno ogni due giorni, e soprattutto durante la fioritura, sia per quanto riguarda i ciclamini in vaso che quelli coltivati all’aperto, in aiuole e giardini. Il terreno dei ciclamini dovrebbe essere leggermente umido evitando però i ristagni d’acqua, soprattutto nei periodi in cui le piante sono a riposo. Il ciclamino fiorisce per tutto l’inverno, da settembre fino a marzo, e va a riposo nei mesi più caldi dell’estate. Se piantati in giardino, in un ambiente fresco e all’ombra, possono durare anche molti anni, senza richiedere cure particolari. Al termine della fioritura è opportuno eliminare i fiori appassiti e le foglie secche, lasciare le piante a riposo oppure conservare i tuberi al buio fino alla fine dell’estate. La moltiplicazione dei ciclamini avviene per divisione del tubero o per semina, la divisione del tubero dà origine a piante identiche alla madre. I parassiti tipici del ciclamino sono comuni a tutte le piante, è facile trovare in commercio prodotti per eliminarli. Occorre però prestare attenzione agli eccessi di umidità, che possono causare il diffondersi di muffe e funghi.