In questa guida spieghiamo come coltivare la brugmansia.
La brugmansia è una pianta tropicale originaria dell’America del Sud, molto diffusa anche in Europa come pianta ornamentale da coltivare sia in vaso che nel terreno, grazie al magnifico effetto decorativo e al profumo intenso dei suoi grandi fiori a campanula.
Prevalentemente, la fioritura della brugmansia si presenta di colore bianco, esistono comunque anche diverse altre varietà dalla colorazione differente. La brugmansia si sviluppa in forma di arbusto, arrivando a raggiungere un’altezza generalmente inferiore ai due metri, con un tronco coperto da una corteccia di colore grigio chiaro, rami piuttosto nodosi e grandi foglie di colore verde chiaro, che vanno a formare una ricca chioma leggermente sferica. Per tutta l’estate la pianta produce una notevole quantità di grandi fiori a calice dal piacevole aroma di agrumi. Una caratteristica di questi fiori è quella di ergersi verso l’alto durante la giornata per poi divenire penduli alla sera e nel corso della notte.
La brugmansia è una pianta relativamente semplice da coltivare, ideale per chi desidera decorare il proprio giardino o il terrazzo con suggestiva eleganza. Occorre tenere presente che, soprattutto i fiori, contengono alcaloidi velenosi i quali, se ingeriti in dosi elevate, possono provocare gravi intossicazioni. Generalmente, l’ingestione accidentale dei fiori non è sufficiente a provocare conseguenze degne di nota.
A parte la Brugmansia forma tubolare e di colore rosso arancio, per le altre specie, considerando anche i molti ibridi interspecifici prodotti, è difficile per un esperto distinguere le differenze. Vediamo quali sono le principali.
La Brugmansia suaveolens presenta corolle a forma di imbuto con punte dei petali molto brevi e variabili di colore tra bianco, giallo, rosa che si aprono o rimangono chiusi a seconda del momento della giornata.
La Brugmansia versicolor ha fiori più lunghi di tutte le altre brugmansie, che raggiungono anche i 50 cm di lunghezza. I fiori sono bianchi, rosa o albicocca e, se colorati, si aprono di colore bianco per cambiare tonalità durante la notte.
La Brugmansia arborea presenta i fiori più corti di tutte le specie di brugmansia, questi non sono rivolti verso il basso ma inclinati a 45 gradi.
Indice
Esposizione e Tipo di Terreno
Il terreno ideale per la brugmansia è leggermente calcareo, drenato bene e arricchito con concime organico. Se coltivata in vaso, per favorire la crescita e la fioritura si consiglia l’uso di contenitori piuttosto ampi, riempiti di terreno argilloso mescolato a pomice o sabbia.
La posizione preferita dalla pianta è al sole o leggermente in ombra, in un angolo riparato dal vento, meglio se accanto ad una parete, in quanto predilige un clima mite e una temperatura non troppo rigida.
Considerando che la pianta teme il gelo, è bene scegliere una posizione protetta e priva di correnti d’aria. Le piante coltivate in vaso possono essere trasferite durante l’inverno in un ambiente coperto, come una serra o un locale riparato, se coltivata all’aperto la brugmansia può essere isolata dal gelo disponendo una pacciamatura di foglie secche.
Irrigazione e Concimazione della Brugmansia
Se viene coltivata nel terreno aperto, la brugmansia necessita di un’irrigazione costante durante i mesi più caldi e i periodi di siccità prolungata.
Le piante coltivate in vaso devono essere annaffiate quotidianamente, più abbondantemente durante l’estate e comunque per tutto il periodo della fioritura.
Appena inizia la primavera, è bene somministrare direttamente nel terreno un concime in granuli a lenta cessione, in alternativa si può utilizzare un fertilizzante liquido per piante fiorite ricco di azoto e potassio, da aggiungere all’acqua dell’irrigazione una volta al mese, attenendosi alle dosi indicate sulla confezione.
Moltiplicazione
La moltiplicazione della brugmansia può avvenire sia per seme che per talea. Tuttavia la semina è una tecnica poco utilizzata, in quanto necessita di tempi molto lunghi per ottenere la fioritura, e quasi sempre i nuovi germogli non possiedono le stesse caratteristiche della pianta madre.
Il metodo più utilizzato resta quindi la talea, che permette di ottenere abbastanza rapidamente nuovi esemplari dell’identica qualità della pianta madre.
La moltiplicazione per talea si può effettuare in primavera o all’inizio dell’autunno, tagliando con una forbice perfettamente pulita e disinfettata un ramo flessibile e sano di una trentina di centimetri. Interrato in un composto di sabbia e torba, il rametto dovrebbe radicare in circa due settimane, pronto per essere interrato, in vaso o nel terreno.
Il rinvaso dovrebbe essere effettuato ogni due o tre anni, o comunque quando le radici tendono a fuoriuscire dal foro di drenaggio. Il momento giusto è la primavera, preferibilmente in una giornata dal clima mite e senza vento, utilizzando un vaso di qualche centimetro più ampio del precedente e disponendo sul fondo uno strato di sabbia e argilla.
Dopo averla rinvasata, la pianta deve essere annaffiata abbondantemente, somministrando dopo qualche giorno un fertilizzante liquido per piante fiorite.
Potatura
Il periodo ideale per la potatura della brugmansia è la primavera inoltrata, quando non esiste più il rischio di gelate e temperature rigide. Risulta essere opportuno accorciare i rami più sottili ed eliminare completamente quelli danneggiati o molto secchi.
Possibili Problemi
La pianta è soggetta all’attacco di parassiti comuni, quali possono essere gli afidi, le cocciniglie, il ragnetto rosso e la mosca bianca, oltre alla presenza di lumachine e altri parassiti che rodono le foglie, danneggiando l’effetto decorativo. Le radici potrebbero subire danni dovuti ad uno scarso drenaggio, con conseguenti ristagni idrici.
Per prevenire le infestazioni si consiglia di sottoporre la pianta ad un trattamento antiparassitario e fungicida con prodotti ad ampio spettro e di rimuovere i fiori appassiti e secchi. Per i problemi di ristagno idrico è necessario accertarsi che il terreno non sia mai troppo bagnato.