In questa guida spieghiamo come coltivare il nespolo.
Le nespole non sono tra i frutti più comuni, almeno per quanto riguarda le tavole italiane. Sarà forse a causa della sua polpa delicata oppure per la sua provenienza orientale. Nonostante questo, però, il frutto ha una bellezza indiscutibile e la pianta è anche piuttosto semplice da seminare e far crescere. In questa guida ci concentreremo sulle tecniche utili per avere ospitare nel proprio giardino un meraviglioso nespolo giapponese. Iniziamo con il dire che, nonostante il suo nome, questa pianta proviene dalle zone calde e temperate della Cina. L’attribuzione al Giappone, invece, dipende dal fatto che furono proprio i giapponesi a farne un grande uso e a diffonderlo oltre i suoi confini.
Per quanto riguarda la sua composizione e struttura, questa tipologia di nespolo ha delle dimensioni medie, abbastanza contenute, visto che nel momento del suo massimo sviluppo non va oltre gli otto metri di altezza. La chioma, invece, può allargarsi fino a otto metri. Non fatevi impressionare da questi dati, però. Si tratta, per lo più di eccezioni che fanno statistica. Il più delle volte, invece, il nespolo non va oltre i tre metri di altezza. Per questo motivo, con il giusto contenitore e uno spazio sufficiente, è possibile coltivarlo anche sul terrazzo.
Per quanto riguarda altre caratteristiche, poi, ricordiamo che fa parte della famiglia dei sempreverdi e risulta essere utilizzato soprattutto per motivi estetici. Nel caso, poi, aveste dei dubbi sulla sua stagionalità, questo fiorisce in inverno e fruttifica in primavere, annunciando la bella stagione proprio con delle piccole nespole di un intenso color arancio. All’inizio della guida, inoltre, abbiamo chiarito che si tratta di una pianta con delle forti caratteristiche di adattabilità. Il che significa che, nonostante preferisca temperature temperate e non troppo fredde, soprattutto in età giovanile, riesce a sopportare anche condizioni sotto lo zero e anche delle gelate, sempre che non siano troppo prolungate. Stabilito questo, dunque, nonostante alcune regioni come la Calabria e la Sicilia siano i luoghi più adatti per ottenere dei nespoli, anche al Nord l’impresa non è impossibile. Soprattutto se si sceglierà un angolo riparato e che guardi verso Sud.
Per quanto riguarda la riproduzione della pianta, questa avviene molto semplicemente attraverso seme. Il che significa che è sufficiente sotterrare il nocciolo in un vaso pieno di terra per avere il risultato desiderato. Tenete in conto, però, che all’inizio la pianta potrebbe non dare i frutti desiderati, nel vero senso della parola, dimostrando di essere meno forte della pianta da cui è stato ricavato il seme. Risulta essere possibile risolvere il problema e fortificarla con degli innesti. Comunque sia, per potere godere dei frutti della vostra pianta, potreste doveer aspettare molto tempo. Nel frattempo il nespolo farà comunque bella figura sul vostro terrazzo e potrete godere della sua bellezza.
Nonostante questo, però, la coltivazione non è impegnativa. La maggioranza delle energie, infatti, devono essere riposte soprattutto nel prestare attenzione all’irrigazione durante i primi due anni. Se, poi, ci troviamo al Sud, in un luogo dove le piogge sono notoriamente più scarse, allora si dovrà aiutare il nespolo con delle dosi aggiuntive di acqua prima della fioritura e dopo la raccolta. Nel primo periodo, infatti, la pianta avrà bisogno di maggiori energie, mentre nel secondo necessita di acquistarne di nuove. La concimazione, invece, avviene prevalentemente in primavera e si utilizza soprattutto il concime animale, anche se potrebbe presentarsi la necessità di utilizzare dei prodotti specifici.
Altro momento importante per qualsiasi pianta è la potatura. Nel caso del nespolo si prevedono dei piccoli interventi durante il periodo invernale. In particolare si devono realizzare dei tagli soprattutto tra i rami più intricati. Il fine di questa operazione, in particolare, è di creare maggiore areazione all’interno della pianta, riuscendo a far passare la luce in modo omogeneo. Tutto questo serve per far in modo che la pianta cresca nel migliore dei modi, producendo dei frutti pieni e maturi. Per quanto riguarda le nespole, però, è necessario aspettare un periodo di ammezzimento. Questo significa che, per risultare commestibili, i frutti devono essere lasciati più a lungo sull’albero oppure, dopo essere stati raccolti, devono essere conservati in cassette e su un letto di paglia. Fate attenzione, però, a conservare il tutto in un ambiente dalla temperatura costante e fresca. Importante è che i frutti non vengano esposti a umidità. Per finire, poi, tenete presente che la raccolta avviene nel mese di ottobre. In quel periodo le nespole sono ancora in piena maturazione e, quindi, non commestibili. Per questo motivo, successivamente alla conservazione, si ottiene la degradazione degli zuccheri, processo che rende finalmente commestibile il frutto.