In questa guida spieghiamo come coltivare il susino.
I colori che contraddistinguono le susine sono vari e vanno dalle tinte dell’oro più brillante, fino a un rosso porpora sempre più vicino al viola. Questo per dire che, il frutto in questione, non solo è uno dei più gustosi e dolci tra quelli presenti sulle tavole estive, ma le arricchisce anche con dei colori particolarmente brillanti, capaci di riportare alla mente caldi pomeriggi assolati. Ovviamente, come accade anche per altre varietà di frutti, anche le susine possono essere utilizzate per varie preparazioni, tra cui, per esempio, delle confetture casalinghe grazie alle quali gustare, anche nei mesi invernali, parte della freschezza e del gusto estivo. Detto questo, dunque, non è raro desiderare di avere un albero di susino o, in alcuni casi particolari, una parte di frutteto dedicato a questo tipo di cultura. Per ottenere i risultati sperati, però, bisogna sapere esattamente cosa fare e quali passi compiere. In effetti, l’agricoltura non ammette improvvisazioni.
Per portare a termine un lavoro buono e confrontarsi con successo il susino, è il caso, prima di tutto, di conoscere le origini e le caratteristiche, anche botaniche, dell’oggetto della discussione. La sua coltivazione è particolarmente diffusa in Italia, interessando, in modo particolare, alcune regioni come Emilia Romagna, Campania e Lazio. Per quanto, poi, riguarda la struttura della pianta, possiamo dire che questa è assurgente, caratterizzata anche da una chioma piuttosto folta che si sviluppa verso l’alto. Questi due elementi identificano il susino come una coltivazione particolarmente adatta a svilupparsi grazie alla tecnica del fuso e del fusetto.
Come altre piante da frutto, anche in questo caso è prevista una fioritura. Questa avviene nei mesi primaverili e risulta essere caratterizzata da fiori bianchi o leggermente rosati. Per quanto riguarda i frutti, invece, questi fanno la loro comparsa in un periodo specifico che va da luglio a settembre, caratterizzando, come abbiamo detto all’inizio dell’articolo, la maggiroanza della stagione estiva. Comunque sia, considerate anche la possibilità di una maturità precoce che, però, dipende molto dalle diverse qualità di frutto scelto. Per finire questa presentazione, poi, diciamo che una pianta di susino adulto può essere in grado di produrre dai 50 ai 60 kg di frutta. Una quantità importante, soprattutto se viene moltiplicata per tutti gli esemplari che riempiono il frutteto.
Stabiliti questi punti iniziali, adesso vediamo nella pratica le attività necessarie per coltivare al meglio la pianta. Per prima cosa si deve fare una distinzione tra le varie qualità presenti in natura. Le differenze maggiori, in questo caso, riguardano il prodotto finale, ossia il frutto. Infatti, le differenze tra le piante possono incidere sul colore della buccia, la grandezza, la forma ma, soprattutto, la consistenza della polpa. Stabilito questo, però, e fatta la vostra scelta, tenete conto che il susino è una pianta piuttosto rustica, il che significa riuscire a adattarsi a condizioni atmosferiche non sempre positive. Si tratta di una caratteristica importante, visto che l’impianto di quest’albero è effettuato durante il periodo autunnale e che la pianta riesce a sopportare temperature piuttosto basse fino a – 15.
Per quanto riguarda il terreno, poi, anche in questo caso la pianta dimostra di avere una buona capacità di adattamento. In effetti, preferisce superfici argillose e compatte, purché non presentino problemi di ristagno idrico. Inoltre, si adatta senza troppi problemi anche a terreni calcarei, grazie all’utilizzo dei portainnesti. L’elemento veramente importante da tenere sotto controllo, però, è il livello del PH. Il susino, infatti, sopporta senza alcun problema valori che vanno dai 5 agli 8,5. Il che, traducendo tutto in parole e concetti meno matematici, si può coltivare anche in terreni acidi e basici senza essere costretti ad affrontare troppi problemi.
Altro elemento fondamentale, poi, è l’esposizione al sole. La pianta, infatti, predilige di essere baciata dal sole per permettere il migliore sviluppo e maturazione del frutto. Nonostante il suo forte spirito di adattamento, però, c’è un particolare che proprio mal sopporta, se non addirittura soffre. Si tratta dei ritorni improvvisi di freddo durante il periodo della fioritura. Per questo motivo, dunque, si dovrà prestare una cura particolare nello scegliere la specie migliore di frutto secondo la zona in cui si desidera coltivare. Per tutte le giovani piante, comunque, ricordate che è necessario prestare più cura. In modo particolare sarà necessario provvedere al diserbo, eliminando tutte le piante parassite e infestanti. Altrettanto importanti, poi, è inserire un sostegno, il cui compito sarà quello di dare al tronco la giusta direzione e di sostenere la pianta fino a quando la sua struttura non avrà raggiunto la dovuta solidità per provvedere da sola. Finiamo il nostro viaggio all’interno dei segreti del susino con l’irrigazione. In questo caso si tratta veramente di un’attività indispensabile per lo sviluppo della pianta. Per questo motivo deve iniziare fin dalla primavera con una quantità di acqua pari alla grandezza del susino stesso. Fate attenzione, soprattutto in questo caso, a evitare ristagni. Nei mesi estivi, come risulta essere facile immaginare, si dovrà aumentare il quantitativo di acqua secondo le temperature raggiunte e della zona dove si è scelto coltivare.