In questa guida spieghiamo come coltivare la magnolia.
La magnolia è uno degli alberi più decorativi e spettacolari, grazie alla sua splendida fioritura che in primavera e in estate si diffonde per parchi e giardini. In natura si trovano oltre centoventi specie di magnolia, senza contare i numerosi ibridi ottenuti dai coltivatori. Si distinguono principalmente due gruppi di piante, la magnolia originaria del Nord America, un albero sempreverde a fioritura estiva, e la varietà asiatica, a fioritura primaverile o invernale. Le specie più rare, coltivate negli orti botanici, possono raggiungere un’altezza di 20 metri.
La suggestiva bellezza della magnolia la rende uno degli alberi da giardino più apprezzati, lo spettacolo creato dalla vistosa fioritura, che compare prima ancora delle foglie, è unico e incomparabile. Coltivare una magnolia non è particolarmente difficile, con un minimo impegno chiunque potrà deliziarsi dei magnifici fiori di questa pianta anche in un piccolo giardino o addirittura sul terrazzo.
Indice
Esposizione e Tipo di Terreno
Le due varianti della magnolia, sempreverde e a foglia caduca, hanno caratteristiche ed esigenze piuttosto simili. La posizione ideale è esposta al sole, visto che all’ombra la pianta tende a diminuire la fioritura, ma sufficientemente protetta dal vento intenso e dalle gelate primaverili. Nelle regioni settentrionali un’ottima idea è quella di collocare la pianta accanto ad un muro, che provvederà a ripararla dal vento e dal freddo e ad accumulare calore nelle giornate più soleggiate. Diversamente, nelle zone in cui il clima è più caldo e nelle regioni mediterranee, è importante cercare di mantenere il terreno sempre leggermente umido.
Il terreno deve essere profondo, non troppo calcareo e dal pH leggermente acido, fresco e drenato bene, evitando i ristagni d’acqua. All’inizio dell’autunno può essere utile arricchirlo con un concime organico naturale o con un prodotto specifico in granuli, per garantire a lungo la presenza di importanti sali minerali. Nel caso di terreno argilloso e piuttosto alcalino, è necessario sostituirlo almeno in parte con torba, terriccio e concime organico. Prima di scegliere la collocazione è bene ricordare che la magnolia tende ad espandersi e arriva ad occupare uno spazio piuttosto esteso,vsi consiglia quindi di sistemarla in un luogo idoneo.
Mantenere un grado costante di acidità del terreno può essere difficile, soprattutto nelle aree costituite da un pH elevato, spesso dovuto all’acqua troppo calcarea utilizzata per irrigare. Una soluzione per evitare questo problema è quella di utilizzare acqua piovana e di arricchire il terreno con solfato di ferro, soprattutto in caso di fioriture scarse.
La magnolia si acquista già sviluppata e, visto che non apprezza particolarmente essere trapiantata, è molto importante acquistarla nel periodo migliore e stabilire subito la collocazione ideale. Il momento adatto per trasferirla in giardino è ad inizio autunno o a primavera inoltrata, evitando le stagioni in cui la temperatura potrebbe scendere sotto lo zero. Si consiglia di acquistare piante di dimensioni contenute, che sono più facili da movimentare e si riprendono più rapidamente.
Per piantare la magnolia è necessario scavare una buca piuttosto ampia e profonda e disporre uno strato di ghiaia sul fondo, seguito da un misto di terriccio, torba e stallatico naturale. Durante l’inserimento della pianta nella buca occorre prestare attenzione a non toccare le radici, al termine dell’operazione il terreno deve essere compresso leggermente e abbondantemente irrigato.
Per quanto riguarda la coltivazione della magnolia in vaso, la semina deve essere effettuata durante il mese di ottobre riponendoli in semi in una cassetta da collocare in un luogo fresco e asciutto. Il periodo di germinazione varia da 12 a 18 mesi. Una volta cresciute, trapiantate le piantine in appositi vasi abbastanza grandi, circa 50 cm da collocare in una zona soleggiata. La concimazione deve avvenire una volta all’anno, durante il periodo autunnale. Il rinvaso deve essere effettuato durante il mese di aprile.
Irrigazione e Concimazione della Magnolia
Per le magnolie adulte di solito è sufficiente l’acqua proveniente dalle piogge mentre si consiglia di irrigare regolarmente gli arbusti più giovani e di intervenire nel caso di considerevoli periodi di siccità. Non è necessario potare la pianta, in quanto possiede una forma armoniosa ed elegante e si sviluppa molto lentamente, potrebbe essere però utile eliminare i rami più rovinati subito dopo la fioritura.
Se la posizione è stata scelta con cura, la magnolia non necessita di una manutenzione particolare. Nelle zone dove il clima è molto arido e le estati sono calde e asciutte, per mantenere il terreno fresco e umido è utile effettuare una pacciamatura con corteccia di pino e, dopo il tramonto, vaporizzare le foglie con acqua fresca.
Per mantenere la pianta in buono stato, è sufficiente una concimazione annuale in autunno, utilizzando stallatico naturale con poca torba, utile anche a mantenere il corretto grado di acidità. In primavera è adatto un concime a lento rilascio tipico per le piante acidofile.
Moltiplicazione
La magnolia si propaga principalmente per talea, innesto o margotta, tutti i tre metodi consentono di mantenere le caratteristiche della pianta madre e devono essere effettuati da operatori esperti. Alcune varietà vengono riprodotte tramite seme, mentre la talea è il metodo più semplice ma non praticabile per tutte le specie di magnolia, quando non è possibile, si preferisce ricorrere all’innesto, poiché la margotta è molto complicata.
La fioritura della magnolia è un vero spettacolo, di solito i primi fiori sono visibili ad inizio marzo e proseguono a sbocciare fino all’autunno o all’inizio dell’inverno, in relazione alle diverse varietà di pianta.
Se l’intenzione è quella di collocare la magnolia in giardino, e il clima non è dei più miti, si consiglia di scegliere una pianta a fioritura tardiva, che non risenta eccessivamente delle temperature invernali.