In questa guida spieghiamo come coltivare l’azalea.
L’azalea è una pianta fiorita molto diffusa, coltivata per motivi ornamentali e per la creazione di aiuole e macchie decorative nei giardini e nei parchi pubblici o privati, ideale anche per decorare terrazze, balconi e verande e nei progetti di arredo urbano. Può essere coltivata sia in giardino che in vaso, con le precauzioni e le modalità di ogni altra pianta acidofila, il terreno di destinazione deve avere un pH sufficientemente acido, ed essere privo di calcare, prestando attenzione anche all’acqua usata per l’irrigazione. In grande parte del territorio italiano, il terreno è piuttosto calcareo e alcalino, per questo, si consiglia a chi apprezza questo tipo di pianta, di procurarsi un terriccio adatto per la messa a dimora e di arricchirlo con prodotti appositi, o di coltivare l’azalea in vaso.
Esistono molte qualità della pianta, tali da garantire ottimi risultati anche se coltivati in vaso, tuttavia, in questo caso, considerando l’impossibilità delle radici di svilupparsi adeguatamente, occorre verificare costantemente che il terreno sia sufficientemente irrigato, e provvedere e alla somministrazione dei fertilizzanti adeguati. L’azalea cresce spontaneamente nelle regioni boscose e umide e lungo i corsi d’acqua, anche ad altezze considerevoli.
Se l’azalea è destinata al giardino, si consiglia di acquistare le piantine già pronte presso un vivaio qualificato, e procurarsi allo stesso tempo il terriccio adatto e il concime, provvedendo eventualmente a preparare un compost naturale. L’azalea richiede una posizione al sole o in penombra, e il periodo adatto per la messa a dimora è la tarda primavera o l’estate, inserita nel terreno arricchito con terriccio fresco e compost, la piantina, che deve essere irrigata quotidianamente, apprezza il caldo e si adatterà facilmente al clima estivo. La coltivazione in vaso richiede una maggiore attenzione, l’ideale è un vaso in terracotta naturale, con terriccio apposito per piante acidofile, cercando di mantenerlo sempre leggermente umido anche con una semplice nebulizzazione. L’azalea apprezza l’esposizione al sole, e teme i ristagni idrici, per tale motivo si raccomanda di verificare la presenza di un eccesso di acqua, specialmente nei sottovasi. L’azalea predilige un clima mite, con una temperatura dai 10 gradi ai 20 gradi, se coltivata in vaso, nelle zone piuttosto fredde, durante l’inverno è necessario collocarla in un ambiente riparato, anche se lontana da fonti di calore e non esposta direttamente al sole.
L’azalea tende a seccarsi, e necessita di un’irrigazione frequente e adeguata, utilizzando acqua con scarso calcare, per chi utilizza l’acqua potabile della rete idrica domestica, è opportuno lasciarla decantare almeno un giorno. Se la pianta è in giardino, è possibile recuperare e utilizzare l’acqua piovana. L’azalea in vaso deve essere rinvasata ogni due o tre anni, sostituendo tutto il terriccio, per evitare problemi dovuti alla carenza di sali minerali e alla scarsa acidità del terreno. L’azalea non ha particolari esigenze di concimazione, è sufficiente un fertilizzante liquido per piante acidofile e un concime a lento effetto, la maggiore attenzione da prestare riguarda la presenza del calcare nell’acqua o nel terreno, che provoca l’ingiallimento delle foglie. Per mantenere il giusto grado di umidità, si consiglia di nebulizzare spesso l’intera pianta, utilizzando acqua mista ad un prodotto specifico per evitare proprio l’ingiallimento da calcare delle foglie.
L’azalea viene comunemente propagata per talea, mentre la semina è riservata ai vivaisti per la selezione genetica di nuove specie. Il periodo per la talea è tra estate e autunno, scegliendo germogli lunghi una decina di centimetri, tagliandoli con cura sotto il nodo, utilizzando uno strumento pulito e disinfettato, eliminando le foglie più basse e lasciandoli radicare in una cassetta. La talea deve rimanere in un ambiente caldo e leggermente umido per circa un mese, per poi essere invasata in piccoli vasi con torba e aghi di pino, effettuando una cimatura frequente per favorire lo sviluppo armonioso della pianta, e rinvasandola di nuovo dopo due mesi.
Successivamente, l’azalea deve essere potata leggermente, accorciando i rami troppo lunghi per rinvigorire la pianta e per darle una forma più equilibrata ed armoniosa. La pianta produce un’abbondante fioritura, dalla tarda primavera per tutta l’estate, sarebbe opportuno eliminare immediatamente i fiori secchi, per evitare che si impoverisca a causa del formarsi delle capsule contenenti i semi.
Le problematiche più comuni dell’azalea riguardano soprattutto le piante coltivate in vaso, e sono spesso legate a carenza d’acqua e temperatura troppo elevata: per rimediare, è necessario nebulizzare e arieggiare l’ambiente, o trasferire la pianta all’esterno, riparandola però dal gelo. La pianta è soggetta all’attacco di funghi estremamente dannosi e del ragnetto rosso, si tratta di problemi abbastanza gravi, che determinano l’avvizzimento delle piante e la caduta delle foglie e che devono essere trattati tempestivamente con rimedi specifici, chiedendo consiglio ad un vivaista per la scelta del prodotto adatto.