In questa guida spieghiamo come coltivare la calla.
La calla, nota anche con il nome di zantedeschia, è una piata di origine sudafricana, molto bella e scenografica, che in natura fiorisce dalla primavera fino alla tarda estate sulle rive di specchi d’acqua e torrenti, diffusa soprattutto nelle regioni equatoriali. Risulta essere una pianta bulbosa, capace di produrre un’abbondante quantità di fiori molto belli e suggestivi, costituiti da uno stelo centrale di colore giallo o bianco avvolto da una foglia a forma di imbuto, bianca, gialla o colorata in diverse sfumature, dal rosa, all’arancione, ad un rosso scuro e sfumato di nero. In merito alla sua conformazione molto particolare, la calla è considerata un simbolo di bellezza, e viene utilizzata per decorare giardini e terrazzi, nelle aiuole e attorno ai laghetti artificiali, in tale contesto, le varietà più diffuse sono quelle dai classici fiori bianchi e quelle dai fiori rosa. In merito alla sua bellezza, la calla si presta molto alle creazioni di flower design, ed è spesso presente negli negli addobbi realizzati per i matrimoni.
La calla si trova in commercio sotto forma di bulbo, la varietà bianca può essere interrata nei mesi invernali, le altre fino a primavera inoltrata. Il terreno deve essere liberato da sassi o erbe infestanti, e fertilizzato con concime organico o compost, al fine di garantire un nutrimento buono, i bulbi devono essere interrati ad una profondità di 20 centimetri circa, e ad una distanza di 30 centimetri uno dall’altro. In genere, rimangono a riposo fino alle prime giornate calde, quando iniziano a svilupparsi. Nella zone dove il clima è più rigido, è necessario proteggere le piantine dal gelo con uno strato di foglie secche o paglia. La calla predilige un clima temperato, non sopporta il freddo ma non deve comunque essere esposta in pieno sole, la posizione ideale è a mezza ombra, con la presenza del sole nelle ore meno calde, in un terreno morbido e correttamente drenato. Specialmente le varianti colorate della calla si adattano bene alla coltivazione in vaso, con terra vegetale e terriccio, chi possiede una veranda coperta e abbastanza luminosa, può piantarle anche prima della fine dell’inverno, favorendone lo sviluppo anticipato.
Le piante di calla devono essere irrigate regolarmente, prestando una grande attenzione al drenaggio del terreno e con una frequenza relativa al periodo, durante i giorni più caldi, può essere necessario innaffiare le piante anche ogni giorno, mentre nelle stagioni intermedie è sufficiente due o tre volte la settimana. Gli orari migliori sono la mattina presto e la sera dopo il tramonto, evitando le ore più caldo e prestando sempre attenzione che il terreno sia sufficientemente intriso d’acqua.
Risulta essere importante aggiungere alla terra un fertilizzante specifico per piante bulbose, soprattutto per la coltivazione in vaso, durante tutta la stagione della fioritura. Anche l’impiego di un concime liquido contenente una buona percentuale di potassio è indicato per favorire lo sviluppo della pianta e potenziarne la fioritura. Risulta essere opportuno togliere i fiori appassiti, mentre non è necessario fare uso di antiparassitari, visto che questa pianta, se trattata correttamente, viene attaccata raramente da infestanti o malattie. La calla bianca può rimanere all’aperto tutto l’anno, premurandosi di proteggerla durante l’inverno con un tappeto di foglie o di paglia e un apposito telo di copertura, mentre le calle colorate dovrebbero essere dissotterrate ai primi freddi e conservate in un luogo fresco e buio, come una cantina o un garage, per tutto il periodo di riposo. In questo caso, è opportuno estrarre i bulbi dalla terra, lasciarli asciugare e conservarli fino a primavera, mentre le piante in vaso devono essere trasferite in un locale fresco e buio e lasciate a riposo senza annaffiarle. Nelle regioni dove il clima è temperato e mite anche in inverno, le piante di calla possono essere lasciate a dimora tutto l’anno. Dopo alcuni anni, i bulbi molto sviluppati possono essere divisi per moltiplicare la pianta.
Per mantenere le piante di calla in buono stato, è opportuno attenersi a poche regole di manutenzione e conservazione. Risulta essere importante recidere regolarmente i fiori appassiti, per evitare il proliferare di infezioni e per prolungare i tempi di fioritura, mentre le foglie devono essere recise in un unico intervento, prima dell’inverno. La moltiplicazione della calla avviene mediante la divisione dei rizomi più grossi, che in genere si effettua al momento del rinvaso, verso la fine dell’inverno per le piante a fioritura precoce e in tarda estate per quelle a fioritura tardiva.
In giardino, la calla si presta magnificamente alla creazione di aiuole e bordure decorative, abbinandosi sia a piante stagionali che cespugli e arbusti perenni e realizzando effetti cromatici in abbinamento a fiori di tonalità contrastante. Grazie alle sue caratteristiche, è perfetta anche per creare bordure decorative di fontane e laghetti, ottenendo splendidi effetti e delicate scenografie, mentre il fiore reciso è ideale per la realizzazione di composizioni decorative e bouquet.
Coltivare la calla è quindi molto semplice.