In questa guida spieghiamo come coltivare il cacao.
La polvere del cacao proviene da una pianta nota con il nome di Theobroma cacao, il cui luogo di coltivazione naturale è costituito dalle zone equatoriali, dove il clima è molto caldo e piuttosto umido. Risulta essere proprio grazie a questo clima che il cacao cresce rigoglioso, arrivando a raggiungere anche 5 metri di altezza ed a durare per parecchie decine di anni. L’area di origine della pianta del cacao non è mai stata identificata con precisione, tuttavia pare che fin dai tempi antichi fosse conosciuta in Messico, in Venezuela, in Brasile e in genere nelle regioni dell’America centrale. Coltivare in vaso questa pianta non è impossibile, ma è comunque piuttosto difficile, soprattutto in relazione proprio alle condizioni climatiche, considerando che questa pianta è solita svilupparsi con una temperatura tropicale. Con le dovute precauzioni, e molta pazienza, è comunque possibile raggiungere ottimi risultati.
La coltivazione del cacao implica una temperatura piuttosto alta e una certa percentuale di umidità, inoltre richiede uno spazio sufficiente perché la pianta possa svilupparsi adeguatamente. Risulta essere indispensabile quindi predisporre una serra, con le dimensioni adatte ad accogliere la crescita della pianta, illuminata ma possibilmente non esposta direttamente al sole. Il terreno più adatto è un terriccio sabbioso, ricco di concime organico, dove interrare i semi, a pochi centimetri di profondità e a breve distanza uno dall’altro. Risulta essere importante che il terreno sia ben drenato, con la presenza di argilla e pietre, dal pH quasi neutro e ricco di potassio. I semi devono essere di ottima qualità, acquistati preferibilmente presso un vivaio fornito.
La pianta del cacao cresce rigogliosa quando la temperatura si aggira tra i 18 o 20 e i 30 o 34 gradi, sotto i 18 gradi la pianta non riesce a svilupparsi mentre, al contrario, sopporta piuttosto bene le alte temperature se accompagnate da un elevata percentuale di umidità. Il fabbisogno di acqua da parte del cacao è notevole, visto che nelle regioni equatoriali, dove cresce spontaneamente, le piogge sono abbondanti e frequenti in tutte le stagioni, e consentono un costante e corretto sviluppo della pianta, il clima troppo secco potrebbe infatti essere causa di danni. La luce del sole dovrebbe essere intensa, ma non diretta, una condizione che si crea naturalmente nelle foreste equatoriali, dove la pianta è protetta da alberi più alti.
L’albero del cacao offre due cicli di fioritura all’anno, in inverno e in estate, ricoprendosi di piccoli fiori bianchi e rosa i quali, una volta fecondati, si trasformeranno nelle caratteristiche bacche di cacao, la pianta è in grado di produrre frutti dopo circa 5 anni dalla semina. Le foglie del cacao sono grandi e lucide, di forma ovale, i frutti ricordano, nella forma, un piccolo melone di un colore verde a striature viola e maturano in un minimo di sei mesi, colorandosi di arancione. Incidendo la buccia del frutto, è possibile recuperare le fave contenute all’interno dalle quali, una volta tostate, ha origine la polvere di cacao.
Risulta essere importante che il terreno dove è stato seminato il cacao rimanga costantemente umido, per questo deve essere irrigato regolarmente, evitando però che l’acqua possa ristagnare, compromettendo la salute della pianta, una precauzione utile è quella di inserire nei vasi uno strato di argilla espansa. La temperatura non deve mai scendere sotto i 18 gradi, con un’elevato tasso di umidità, si tratta di un clima molto difficile da ritrovare al di fuori di un ambiente tropicale, per questa ragione è opportuno coltivare il cacao in serre opportunamente riscaldate. Le piantine germogliano dopo circa 2 settimane dalla semina, i primi fiori compariranno però non prima di 3 o 4 anni più tardi, e per ottenere i frutti è necessario effettuare a mano l’impollinatura. Durante lo sviluppo della pianta, è necessario effettuare diverse volte il rinvaso in contenitori più ampi.