In questa guida spieghiamo come e quando seminare il prato.
Tutti i fortunati che hanno a disposizione un giardino sognano di avere un prato che sia sempre bellissimo, verde e rigoglioso.
Sembra facile, ma non lo è così tanto, in quanto ci sono abitudini e circostanze che rischiano di rovinarne l’aspetto, come per esempio fare lavori edili, il calpestio continuo o magari l’andirivieni in bicicletta di bambini e ragazzi.
Inoltre a ciò va aggiunto che quasi sempre il prato, soprattutto nei mesi estivi, diventa teatro di cene, pranzi e feste tra amici, magari con tanto e grigliate, un’abitudine certamente gradita e divertente, ma che finisce per stressare l’erba e, a lungo andare, per conferire al prato un aspetto sfatto e poco curato.
Il manto erboso, dunque, con il tempo e in particolare se sottoposto a varie sollecitazioni, può rovinarsi e potrebbe essere necessaria una nuova semina. Vediamo come svolgere questa operazione in maniera corretta, senza il rischio di incorrere in errori grossolani e mettere a repentaglio il risultato finale.
Non occorre, per fortuna, essere degli esperti giardinieri per riuscire a seminare un prato come si deve, basta attenersi a qualche regola e seguire le istruzioni che vi forniamo di seguito.
Per iniziare, tenete presente che le principali fasi di coltivazione sono tre, ovvero la predisposizione dell’area e del terreno, la semina e il suo mantenimento.
Prima di ogni altra cosa, vediamo quando effettuare la semina e quale risulta essere il periodo migliore.
La semina dovrebbe essere fatta in un periodo di relativa calma per il terreno, altrimenti il calpestio ripetuto finirebbe per rovinare i crescenti fili d’erba e le loro radici, di solito si preferisce il periodo tra Settembre e Ottobre, non solo perché si esce dall’estate e quindi dal periodo di maggiore stress per il prato, ma anche perché in questo modo i semi avranno, fino a primavera, tutto il tempo che occorre loro per attecchire e diventare resistenti. Anche l’inizio della primavera può andare bene, stando attenti però a non calpestare il terreno prima che l’estate sia inoltrata per non fare danni che risulterebbero irrimediabili.
Il primo passo da compiere è verificare se il terreno che si ha a disposizione è idoneo alla crescita dell’erba, a questo proposito è di importanza fondamentale conoscerne il PH, che deve essere compreso tra 5,5 e 7. Raccogliete quindi un piccolo campione e portatelo ad analizzare in un laboratorio d’analisi.
Dopo avere compiuto questo passo fondamentale, procedete con gli interventi che occorrono. Strappate le vecchie erbacce rimaste, rimuovete tutto ciò che può ostacolare la crescita dell’erba come sassolini e legni, compattate la superficie superiore del terreno passandoci prima il rastrello e poi levigandola con la pala.
Quando il terreno è pronto si deve passare alla scelta dei semi. Considerate il clima e l’esposizione. Se fa abbastanza freddo e il sole non arriva direttamente sul terreno, optate per una varietà resistente come il paspalum, se il prato è poco calpestato e non subisce traumi, potete scegliere la poa, se il terreno è arido e non tanto esposto all’acqua, provate con la festuca, mentre per il prato inglese tipico provate il loietto perenne. Presso i rivenditori specializzati potete trovare confezioni già pronte composte di 3 o 4 specie, in varietà microterme e macroterme, adatte, rispettivamente, a temperature comprese tra 15 o 20 gradi e 25 o 35 gradi.
A questo punto, dopo avere preparato il terreno e scelto i semi adatti, potete procedere con la semina vera e propria.
La semina, per quanto concerne il manto erboso, è abbastanza delicata, i semi vanno sparsi sulla superficie nella maniera il più possibile uniforme, per evitare che la crescita faccia restare antiestetici spazi vuoti e che il tappeto non venga uniforme come deve. Ricoprite i semi con uno strato sottile di terreno, più o meno 1 o 2 centimetri, facendolo con le mani o con il rastrello ed usando una certa attenzione. Levigate e livellate con delicatezza la superficie così i fili di erba cresceranno in modo uniforme.
Tenete presente che l’irrigazione, per fare in modo che l’erba possa crescere forte, è indispensabile, il terreno deve essere inumidito sempre almeno fino a quando non saranno cresciute le prime pianticelle, poi invece si dovrà procedere con annaffiature costanti ad intervalli di 24 ore così da garantire un sano sviluppo dell’apparato radicale. Prima che i fili d’erba abbiano raggiunto un’altezza di almeno 7 o 12 centimetri, il manto non deve essere mai tagliato e calpestato, altrimenti rischiereste di rovinare tutto il lavoro e la fatica finora svolti.
Come potete vedere la semina per ottenere un prato verde e folto non è particolarmente gravosa o difficile, sempre che ci si attenga a queste semplici, ma tassative, regole. All’inizio la preparazione del terreno e la scelta dei semi giusti, garantiranno un risultato ottimo in seguito, così come la giusta irrigazione consentirà all’erba di crescere come voi desiderate.