In questa guida spieghiamo come e quando seminare la lavanda.
La lavanda è una delle piante più apprezzate in assoluto per la bellezza dei suoi fiori viola azzurri e per il gradevolissimo e tipico profumo, che non a caso fa in modo che essa venga ampiamente utilizzata in ambito erboristico per la preparazione di profumi, sacchetti per biancheria e saponi.
In realtà seminare la lavanda in vaso, da soli e a casa propria non è semplicissimo, in quanto la lavanda in natura produce i suoi semi durante la stagione estiva, dopo la fioritura. Per molti mesi, all’incirca da Agosto fino a Febbraio o Marzo, questi semi rimangono sul terreno fino a che l’aumento delle temperature e l’allungarsi delle ore di luminosità, non ne favorisce la germinazione.
La resistenza per molti mesi alle intemperie, è assicurata ai semi di lavanda dalla presenza di una spessa cuticola che li impermeabilizza pertanto, prima di vederli germinare, è indispensabile lasciarli per mesi nel terriccio umido.
Questo processo tuttavia, può essere accelerato se i semi vengono messi in piccoli vasi all’interno di un sacchetto in plastica trasparente, di quelli che si adoperano per riporre i cibi nel freezer, chiuso e lasciato in frigorifero per un mese e mezzo, questo finto inverno stimolerà la germogliazione.
Questo procedimento deve essere attuato in inverno, a Gennaio o Febbraio, così da tenere in seguito i semi nei vasetti, al sole, ricordandosi di innaffiarli con regolarità, fino a quando le piantine germoglieranno. Occorrono all’incirca due o tre mesi prima che ciò accada, escluso il mese e mezzo passato in frigo.
Il modo migliore per piantare la lavanda comunque è e resta la talea, visto che in questo modo la piantina attecchisce facilmente, l’operazione va fatta in tarda primavera o in estate e per eseguirla fate come di seguito spiegato.
Tagliate alcuni rametti di lavanda senza fiori della lunghezza di circa 10 centimetri, eliminate le foglie in basso e piantateli in un vaso, per fare in modo che sia più facile che essi mettano le radici, tieni la parte bassa immersa nell’ormone radicante.
Ovviamente per prelevare la talea c’è bisogno di una pianta madre da cui prenderle, ma non è difficile, dalle nostre parti, in un Paese mediterraneo come è l’Italia, trovare qualcuno che le possieda.
La lavanda può essere coltivata in orto, in giardino o in vaso, se scegliete questa soluzione, scegliete un vaso piuttosto alto.
In ogni caso, a prescindere dalla maniera che preferirai per piantare la lavanda, per talea o alla fine dell’inverno, tieni presente che le annaffiature sono di fondamentale importanza per la riuscita dell’operazione, soprattutto nel primo anno della piantina, sia i semi che le talea infatti, germogliano solamente se vengono tenuti in un terriccio sempre umido e fresco, anche se non zuppo di acqua, e che quindi non dovete mai lasciare che esso secchi.
Per quanto riguarda la posizione, va detto che la lavanda necessiterebbe di almeno 7 o 8 ore di sole al giorno,tra la primavera e l’estate sarà bellissimo ammirare i suoi colori e sentire la sua fragranza che, tra l’altro, è anche un ottimo repellente naturale in grado di tenere lontane le zanzare.
Per potare e raccogliere la lavanda infine utilizzate un paio di forbici senza strappare la pianta.
Se volete che la lavanda duri molto a lungo, raccoglietela solo verso la fine della fioritura. Cercate comunque di non esagerare con la potatura, altrimenti la pianta potrebbe fare fatica a ricrescere. L’ideale sarebbe raccogliere i fiori, che lasciati essiccare diventano, ad esempio, un ottimo profumatore ed antitarme per gli armadi in cui riponete i vestiti e la biancheria, quando essi hanno raggiunto l’apice della loro fioritura.