In questa guida spieghiamo come coltivare la Lagerstroemia Indica.
La Lagerstroemia indica è una pianta originaria dell’Asia orientale, che può essere classificata tra i piccoli alberi. Normalmente allevata ad alberello nei decenni passati, veniva spesso utilizzata per abellire con la sua fioritura estiva vialetti e confini delle abitazioni, magari interposta a siepi sempreverdi. Viene oggi meglio proposta in forma arbustiva da utilizzare in bordure, sfruttando la bella fioritura da maggio ad ottobre a seconda della varietà, che può essere bianca, rosa, porpora e fino al rosso. Bello il suo fiammeggiante aspetto autunnale, con il fogliame che passa da un verde scuro lucido in estate a tonalità prima giallo, poi arancio e infine rosso fuoco in autunno. Decorativa anche in inverno, propone fusti che al terzo anno di vita si privano della corteccia rimanendo lisci al tatto, di un colore nocciola che ben risaltano su sfondi verde scuro di quinte vegetali.
Indice
Coltivazione
La lagerstroemia è una pianta di facile coltivazione. Predilige esposizioni soleggiate adattandosi a qualsiasi terreno. Una volta affrancata non sono necessarie annaffiature regolari e al terzo anno di impianto si rende autosufficiente, quindi basterà fornirgli del concime a lenta cessione in primavera per aiutarla a fiorire bene, anche se è una pianta generosa e non vi negherà certo i fiori se non vengono fornite cure regolari.
A fine inverno è buona regola accorciare i rami della stagione precedente che hanno fiorito, lasciandoli lunghi qualche centimetro, dai quali spunteranno nuove ramificazioni che andranno a fiore entro l’anno. Regolate però le potature se state allevando una forma arbustiva cercando di guidare la crescita, lasciando qualche ramo più lungo che potrà servire con gli anni da impalcatura per rami a fiore, così da riempire vuoti nella forma o per ricercare andamenti voluti.
Rusticità
Fatte salve alcune cultivar, generalmente sopporta climi rigidi ben al di sotto dello zero. Unica precauzione è quella di non effettuare trapianti in stagione invernale avanzata muovendo il pane radicale quando ormai il gelo è alle porte, perché in questo caso la pianta potrebbe venir danneggiata, riscontrando il disseccamento a primavera quando non ci sarà l’attesa ripresa vegetativa. È bene quindi, per nuovi impianti o spostamenti lasciarla indisturbata, magari proteggendo dal freddo il contenitore fino a marzo. Poi appena passato il pericolo del gelo procedete ai lavori di impianto.
Propagazione
Per seme estratto dai bacelli in autunno.
Per talea apicale erbacea a primavera, quando i nuovi germogli avranno raggiunto la lunghezza di 10/15 cm. Tagliateli, togliete le foglie tranne le ultime tre all’apice, immergete la base della talea nell’ormone radicale e quindi ponetele in terriccio leggero e ben drenato, mantenendolo sempre umido e lasciandole in posizione ombreggiata e riparata. Dopo circa 60 giorni noterete la crescita di nuove gemme, segno della buona riuscita. Lasciatele indisturbate per un intero anno, poi procederete a rinvasarle fino al terzo anno in modo da ottenere piante robuste buone per essere piantate in piena terra.
Malattie e parassiti
La Lagerstroemia indica viene attaccata da oidio sulle giovani foglie e sui bocci florali. Noterete una polvere bianca che deturpa la fioritura. Più che trattarla con anticrittogamici, è bene dare loro una giusta posizione al sole e ben arieggiata, riducendo la possibilità di attacco della malattia. È bene rilevare che quanto più la pianta è sana, meno verrà attaccata da oidio, perciò soprattutto ai primi anni di impianto fornite del concime in forma di letame maturo in inverno, oppure chimico a lenta cessione in primavera per dare vigore alla crescita, evitando quindi il più possibile lo stress da trapianto.