In questa guida spieghiamo come coltivare i fagiolini.
I fagiolini sono baccelli della pianta del fagiolo che non sono giunti alla completa maturazione e che, grazie alle loro proprietà, si pongono fra i legumi e gli ortaggi, senza risultare completamente inseriti in una di queste due categorie. Contengono soltanto il 25 % delle calorie dei fagioli e vengono utilizzati in cucina come contorno e lessati assieme alle carote, alle patate e a altri ortaggi, con cui si uniscono molto bene.
I fagiolini contengono in grandi quantità la vitamina A, i flavonoidi poli fenolici antiossidanti quali la luteina e il ßeta carotene, sono una buona fonte di acido folico e di vitamina B12 e contengono anche la vitamina B6, la tiamina, e la vitamina C. I fagiolini inoltre contengono anche minerali come il ferro, il calcio, il magnesio, il manganese, e il potassio.
Vediamo più nel dettaglio come effettuare la coltivazione dei fagiolini.
Il fagiolino necessità per il suo completo sviluppo di un clima temperato caldo, che non sia soggetto a escursioni termiche particolari e la cui temperatura non scenda molto sotto i 20 gradi centigradi, in quanto rischia di danneggiarsi e di compromettersi quando è soggetto a temperature eccessivamente fredde. Per quanto riguarda il terreno, questo deve essere a medio impasto, fresco e asciutto, caratterizzato dalla presenza di materiali quali la sabbia, la ghiaia, la torba e altre sostanze organiche che garantiscono l’areazione e il drenaggio della terra, che non deve essere soggetta a ristagni d’acqua durante le innaffiature e i periodi di piogge abbondanti.
Superato il periodo più freddo dell’inverno, è possibile comprare i semi dei fagiolini presso rivenditori specializzati in giardinaggio e botanica, supermercati che vendono prodotti perla casa o nei vivai, per poi procedere con la messa in ammollo in acqua tiepida per circa 36 o 48 ore, operazione che accelera la germinazione. Per la messa in terreno, bisogna praticare delle buche profonde circa 7 o 8 centimetri e distanti tra loro di 5 centimetri, in modo da permettere alla pianta di svilupparsi in totale libertà, usufruendo di tutto lo spazio di cui necessita. Se si utilizzano più righe, è consigliato distanziarle di circa 40 centimetri. Per la procedura si può utilizzare un cavicchio, che facilita l’interramento dei semi.
Durante la preparazione del terreno è necessario effettuare la concimazione, arricchendolo di stallatico, per un totale di 2 o 2,5 kg per mq.
Per quanto riguarda, invece, le innaffiature, queste devono essere effettuate in media ogni circa 10 o 12 giorni e esclusivamente lungo il terreno, mai direttamente sulla pianta, per evitare l’insorgenza di malattie, come quelle fungine, e la proliferazione di insetti e parassiti. Tra quelli che possono attaccare le piante dei fagiolini vi sono gli afidi, il ragnetto rosso, le cimici, la muffa grigia, l’antracnosi del fagiolo, che colpisce sia il baccello che lo stelo, e la ruggine del fagiolo, a causa della quale le foglie tendono a diventare gialle e secche.
Anche la pratica della sarchiatura è molto importante, in quanto evita l’insorgenza delle eventuali erbe infestanti ed assicura al terreno coltivato un’adeguata areazione, il primo intervento di sarchiatura può essere adottato quando le piante raggiungono un’altezza minima di 18 o di 20 centimetri, mentre i successivi soltanto quando la terra diventa molto più dura e compatta. Risulta essere questo inoltre il periodo adatto per procedere con l’inserimento di sostegni quali pali o legni, per fare in modo che la pianta risulti stabile e non si sciupi a causa delle intemperie e del vento troppo forte.
I fagiolini di solito sono pronti per essere raccolti dopo circa due mesi dalla semina, quando i baccelli risultano a malapena abbozzati, cioè quando mostrano delle escrescenze circolari e risultano alla vista sodi e dal colore verde brillante. La raccolta va effettuata in maniera scalare, in modo da potere usufruire di questo prodotto in ogni periodo dell’anno. Devono essere recisi, lavati e conservati freschi in frigorifero o congelati per un periodo che può durare fino a 8 mesi, per la preparazione alla cottura, devono essere tagliate le estremità del baccello senza che esso venga del tutto aperto, per evitare che i semi escano.
Coltivare i fagiolini è quindi piuttosto semplice.