In questa guida spieghiamo come e quando seminare i fagioli.
Il fagiolo è una leguminosa che si adatta ad ogni tipo di terreno, ma predilige quelli non troppo sabbiosi e non troppo argillosi.
Una volta effettuata la semina, è utile distribuire sul terreno cenere di legna, in quanto preziosa fonte naturale di fosforo e potassio, elementi indispensabili ad una buona crescita rigogliosa delle piantine.
Vediamo quale risulta essere il periodo migliore per effettuare la semina del fagiolo.
In pratica quando non c’è più pericolo che possano verificarsi gelate tardive, quindi tra Marzo ed Aprile nelle zone a Sud, da Maggio per quelle a Nord.
Si può anche effettuare una semina cosiddetta scalare, ovvero seminare qualche piantina ogni 15 giorni circa dalla primavera fino all’estate per avere poi il raccolto in pieno autunno.
Il fagiolo può essere seminato sia in semenzaio in coltura protetta che in pieno campo, quindi direttamente in orto. Se si semina in semenzaio, il periodo migliore per farlo è Febbraio o Marzo. Si sistemano i fagioli in vasetti profondi oppure in lunghi cilindri di cartone biodegradabile, che vanno riempiti con terra universale specifica per la semina ad una profondità che può andare da 3,5 cm a massimo 5 centimetri.
Ci vogliono da 4 a 15 giorni per fare in modo che il fagiolo nasca, quando la piantina arriva a 8 centimetri circa, può finalmente essere trapiantata nell’orto in un periodo che va dalla tarda primavera all’inizio dell’estate.
Se la semina avviene in campo pieno, è necessario aspettare che il terreno raggiunga almeno i 15 gradi di temperatura, quando ciò avviene, i fagioli devono essere messi nella terra alla giusta profondità, quella indicata in precedenza, e rispettando una certa distanza tra una piantina e l’altra. Le varietà nane devono essere seminate in postarelle, ovvero si sistemano 3 o 4 semi per ogni buca diradando poi in un secondo tempo, distanti fra di loro circa 15 o 22 cm, o in file distanti tra loro 50 o 60 cm lasciando 5 cm circa tra un seme e l’altro, le varietà rampicanti invece, vanno messe in doppie file tra loro distanti 80 cm e 50 cm sulla fila, sempre dopo avere prima messo i sostegni, che sono indispensabili per una crescita corretta delle piante.
Per quanto riguarda la preparazione del terreno relativamente ad altri tipi di colture, tutte le leguminose, pertanto anche i fagioli, hanno la naturale capacità di fissare l’azoto nel terreno, quindi sono adatti a fare strada ad ortaggi che ne hanno particolarmente bisogno, come i peperoni, le melanzane, le patate. Al contrario, sarebbe preferibile non effettuare la semina del fagiolo dopo quella dei piselli, dei cetrioli e delle zucche, in quanto potrebbe essere più facile il contagio di batteri.
Relativamente alle eventuali associazioni con altri ortaggi, il fagiolo si combina bene con ravanello, rabarbaro, tutti i tipi di insalata, biete, cavoli e pomodori, mentre sarebbe meglio non sistemarlo vicino a piselli, cipolle e finocchi.
Vediamo quanto e quanto annaffiare il fagiolo dopo la semina.
Anche in questo caso ci sono alcune semplici regole da seguire. Quando appaiono i primi fiori si deve annaffiare frequentemente e contemporaneamente dobbiamo accertarci che il terreno non resti mai troppo asciutto, bisogna evitare di bagnare le foglie, perché ciò potrebbe favorire la comparsa e la proliferazione di funghi, che farebbero ammalare le piantine stesse.
A distanza di 50 o 70 giorni dalla semina i primi fagioli saranno già pronti, ma per i fagioli veri, quelli da sgranare, bisognerà aspettare da 80 a 120 giorni circa.