In questa guida spieghiamo come effettuare la coltivazione dei pomodori.
Tra le piante caratteristiche della dieta mediterranea troviamo il pomodoro, si tratta di una pianta che è apparsa in Europa successivamente alla scoperta delle Americhe, essendo originaria del sud america. Si è facilmente adattata al clima mediterraneo e risulta essere possibile coltivarla senza troppe difficoltà.
Per la coltivazione dei pomodori è necessario preparare il terreno nel quale si andranno a piantare già l’autunno precedente alla loro semina, si dovrà vangare il terreno fino alla profondità di 35/40cm e mescolare in questo circa 1.5kg di letame ogni mq. Il pomodoro, infatti, predilige un terreno leggero, ben drenato e ricco di nutrienti.
In primavera si provvederà alla semina dei pomodori, se si possiedono i semi, questi potranno venire direttamente distribuiti a spaglio sul terreno oppure su un semenzaio. Nel primo caso, così come nel secondo, si dovrà provvedere a estirpare le piante che nasceranno in eccesso, lasciandone 3/4 ogni mq, e eventualmente spostando quelle che si estirpano in una zona, in una altra zona dove i semi non hanno attecchito. Durante questo periodo si dovrà mantenere umido il terreno, usando un innaffiatoio munito di doccetta per innaffiare, in modo da non rimuovere i semi o le piantine che stanno nascendo. Nel caso i semi siano stati piantati in un semenzaio, non si provvede a estirpare le piantine ma queste vanno trapiantate a dimora quando avranno raggiunto una altezza di 20/25 cm.
Anche una volta che i pomodori saranno messi a dimora nell’appezzamento di terreno a questi dedicato, si dovrà continuare a innaffiare in modo costante le piante. Il pomodoro, infatti, è una pianta che teme la siccità. Va prestata attenzione, però, al fatto di non bagnare le foglie, questo al fine di evitare l’insorgere di malattie fungine come la muffa delle foglie o il marciume apicale del frutto.
Se il terreno è stato concimato in autunno, non sarà poi necessario concimarlo durante la stagione primaverile o estiva, diversamente si dovrà fornire del concime liquido, diluito assieme all’acqua. Il terreno, anche qualora non dovesse venire concimato, va comunque tenuto pulito nel tempo, rimuovendo erbacce infestanti ed eseguendo operazioni di pacciamatura.
Il pomodoro è una pianta rampicante che, anche qualora fatta crescere a alberello, non è in grado di sviluppare un proprio fusto, per questo motivo e necessario fornire alla pianta dei supporti per la crescita i quali dovranno essere piantati in prossimità di ogni pianta, e queste a loro volta distanziate 30/40 cm l’una dall’altra, per consentire un adeguato sviluppo.
Oltre ai problemi di cui abbiamo già parlato, i pomodori potrebbero anche essere attaccati da cimici o altri parassiti, anche in questo caso in commercio si trovano validi prodotti chimici specifici. Un rimedio naturale, invece, è quello di piantare i pomodori in prossimità dell’aglio, questo proteggerà i pomodori dall’attacco di parassiti.
Per ottenere maggiore produttività della pianta di pomodori, è bene mantenere pulita la pianta eliminando la vegetazione basale, ovvero quei rami che sono più vicini al terreno e effettuare la cimatura, cioè tagliare le punte delle piante di pomodoro. In questo modo la pianta sarà costretta a concentrarsi nella produzione di pomodori unicamente nella zona non interessata dalle operazioni appresso descritte.
Circa due mesi dopo aver piantato i pomodori, si avranno già i primi prodotti disponibili e la pianta continuerà a produrre pomodori per un periodo di circa 3 mesi. Se il clima non è rigido durante l’inverno, si possono piantare pomodori durante tutto l’anno, con l’eccezione solamente per i mesi più freddo, ottenendo così una produzione di pomodori che dura praticamente tutto l’anno.
I pomodori, infine, vanno lasciati maturare sulla pianta e raccolti quando sono rossi. I pomodori verdi, infatti, vengono raccolti solamente per usi industriali.