In questa guida spieghiamo come coltivare il crescione.
Il crescione è una pianta annuale aromatica poco conosciuta ma interessante, ideale da coltivare nell’orto di casa oppure in terrazzo. La pianta è chiamata anche agretto o crescione inglese e fa parte della famiglia delle crucifere o brassicaceae, a cui appartengono anche i cavoli e i ravanelli. Adatta da coltivare in qualsiasi terreno, è ottimo come ortaggio invernale in quanto ha una buona resistenza al freddo e si presenta come un cespuglio formato da piccole foglie pennate di colore verde brillante. La parte commestibile è rappresentata dalle foglie, che si distinguono per il loro sapore acidulo e piccante. Il crescione viene utilizzato in cucina per insaporire insalate, panini e salse e non si trova facilmente in commercio. Per averlo sempre a tavola tutto l’anno si può coltivare, come già detto, nell’orto o sul balcone con molta facilità grazie alla semina scalare e si può ottenere un prodotto biologico. Inoltre, è perfetto nella rotazione colturale perchè ha un ciclo breve e permette di ottimizzare gli spazi all’interno dell’orto.
Il clima preferito dal crescione è quello temperato, anche se la pianta si adatta molto bene sia a temperature basse che a caldi intensi. In genere la temperatura ideale è quella che si attesta attorno ai 10 o 15 gradi, quindi può essere coltivato per molti nesi, in particolare da febbraio e per tutto il corso della primavera, fino a estate inoltrata.
Il crescione predilige un terreno morbido e drenante, preferibilmente dotato di una certa quantità di sostanze organiche, anche compost. La lavorazione del terreno avviene in maniera tradizionale, con la vangatura preventiva, non profonda più di quindici centimetri. Il crescione però non è una pianta molto esigente e si adatta comunque facilmente a una grande varietà di terreni, l’importante è mantenere la terra umida e non sottoporlo a un calore eccessivo. La concimazione è facoltativa.
Se si preferisce il metodo di semina del crescione sotto tunnel, si può seminare la pianta anche a gennaio e da fine febbraio cresce anche in pieno campo. Si può continuare a seminare, magari in modo scalare nell’orto, fino a fine maggio e riprendere a fine agosto, così da evitare alla pianta i periodi più caldi. Si può continuare la semina a metà settembre ancora per un mese sotto protezione.
Per la semina a sesto di impianto è consigliabile impiantare il crescione per file, in modo da potere togliere facilmente le infestanti. Le file devono essere distanziate fra loro di 10 o 15 cm, e i semi devono essere messi vicini, interrati con appena un velo di terra sopra. Per favorire la germinazione nei mesi invernali, si può coprire la coltivazione con un tessuto, il crescione germinerà rapidamente. Per coltivarlo in vaso si può procedere alla semina a spaglio, che non richiede particolari attenzioni. Dopo solo una decina di giorni, ridotti a molto meno in caso di alte temperature, avviene la prima germinazione. Il crescione è una pianta a sviluppo rapido e il trapianto è fortemente sconsigliato. Visto che ogni singola pianta ha dimensioni ridotte, è consigliabile coltivarne in grande quantità.
Per un’ottima coltivazione del crescione occorre qualche piccola opera di manutenzione, anche se la pianta non richiede cure particolari. Innanzi tutto è bene tenere pulite le aiuole seminate a crescione dalle erbacce e dalle specie infestanti come lumache, piccoli mammiferi e uccelli. Un lavoro non molto impegnativo ma che va fatto regolarmente e con cura. Inoltre, per crescere bene il crescione ha bisogno di irrigazioni frequenti, soprattutto in fase di semina. L’apporto d’acqua varia a seconda dell’umidità e del drenaggio del terreno, ma varia anche a seconda della stagione e del luogo di coltivazione. Di solito l’annaffiatura deve essere ripetuta più volte a settimana, e in genere ogni giorno durante l’estate. Evitare comunque i ristagni che potrebbero distruggere la pianta e quindi anche il raccolto.
Il raccolto del crescione avviene quando le foglie sono abbastanza grandi per il consumo, ovvero quando sono alte tra i 5 e 10 cm di altezza. Le foglie del crescione si tagliano con forbici o coltello, recidendole come avviene per le altre insalate da taglio e si possono raccogliere fino a quando non spuntano i primi fiori. Risulta essere sconsigliato il consumo del crescione dopo la fioritura perché le foglie cambiano forma e anche sapore.
Il crescione va mangiato fresco, da solo oppure fatto a in insalata con lattuga o altre verdure fresche. Si può mescolare il crescione a formaggi freschi come erba aromatica, ottenendo un piatto dal caratteristico gusto piccante dal sapore deciso, molto apprezzato sulla tavola. Risulta essere consigliabile non cuocerlo perché altrimenti perde il suo gusto particolare.