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Come Coltivare il Narciso

Aggiornato il 13 Gennaio 2023

In questa guida spieghiamo come coltivare il narciso.

Con il nome di narciso vengono identificate centinaia di varietà di fiori, diffusi in tutta Europa e in Asia, e note fin dai tempi antichi. Originario della zona mediterranea, il narciso include numerose specie, tra cui un grande numero di ibridi naturali e altri creati dai coltivatori. In Italia e in Europa il narciso cresce spontaneamente, dalla fine dell’inverno per tutta la primavera. Risulta essere una pianta a bulbo, di un’altezza media di 30 centimetri, che produce fiori di dimensioni variabili in relazione alla specie, dalla caratteristica forma a coppa circondata da una corona di petali, le due parti del fiore possono essere di una stessa tonalità, o di colori diversi. Generalmente il narciso si presenta nei toni del giallo e del bianco, ma esistono qualità ibride che si presentano nelle sfumature del rosa e dell’arancione. Grazie alla forma particolare, molto decorativa, e al profumo intenso, i narcisi vengono utilizzati spesso anche come fiori recisi, singolarmente o in abbinamento ad altri fiori, in raffinate composizioni.

La coltivazione del narciso è piuttosto semplice e di solito offre ottimi risultati. Le piantine devono essere messe a dimora in tardo autunno, senza grosse esigenze di terreno, un terriccio da giardino di buona qualità, leggermente argilloso e non troppo leggero, con l’unica precauzione di evitare il ristagno dell’acqua, per tale motivo, è opportuno collocare sul fondo uno strato di materiale drenante, sabbia o ghiaia. I bulbi devono essere interrati ad una profondità pari al doppio della loro altezza, in posizione leggermente obliqua, con una distanza di una ventina di centimetri tra uno e l’altro, tenendo conto che, nel corso degli anni, dovranno essere estratti dalla terra e divisi. Chi si occupa di floricoltura, può procedere a coltivare il narciso in serra, e a dissotterrare i bulbi ogni anno, conservandoli in un luogo asciutto e fresco per poi rimetterli a dimora verso il tardo autunno. Il narciso non richiede un’intensa irrigazione, è sufficiente che, in caso di coltivazione in giardino o in vaso all’aperto si provveda ad integrare l’acqua piovana, soprattutto durante la stagione estiva. Il terreno deve essere fresco e umido, ma occorre prestare molta attenzione ai ristagni d’acqua, l’irrigazione deve essere sospesa dall’autunno alla primavera successiva, a meno che non avvengano lunghi periodi di siccità. La concimazione è necessaria durante la fase di preparazione del terreno, con concime organico o compost, mentre nel periodo della fioritura è sufficiente un fertilizzante liquido contenente fosforo e potassio, da aggiungere all’acqua ad intervalli di circa un mese. Si tratta di piante piuttosto rustiche, che si adattano facilmente anche al freddo, temono comunque l’eccesso di umidità e possono essere infestate da afidi e muffe.

In commercio è possibile trovare bulbi di narciso di ottima qualità che, dopo essere stati piantati, generalmente si ambientano senza problemi e perdurano nel corso degli anni. Qualora si dovesse comunque notare che le piante iniziano a perdere di forza, è consigliabile estrarre i bulbi dal terreno e dividerli, in maniera da favorire lo sviluppo di nuove fioriture. Risulta essere opportuno eliminare regolarmente fiori secchi e foglie appassite, in maniera tale da alleggerire la fatica della pianta e favorirne la conservazione. La divisione dei bulbi è anche la tecnica migliore per moltiplicare le piante, è sufficiente estrarli dalla terra verso all’inizio dell’estate, ripulirli e dividere i bulbi che si sono sviluppati da quello originale, inserendoli in piccoli vasi con terra ricca di concime, per favorirne la crescita.

Nelle regioni più fredde, è necessario estrarre da terra i bulbi alla fine dell’autunno, e conservarli fino alla prossima primavera immersi in sabbia o segatura. In ogni caso, i bulbi devono essere estirpati ogni tre anni in media, puliti e divisi, separando la madre dalle parti sviluppatesi nel corso del tempo. Il reimpianto può avvenire subito, o al termine dell’inverno, con un grande riguardo nel conservare i bulbi in un luogo fresco e asciutto, al fine di evitare la formazione di funghi e muffe.

Il narciso è una pianta spontanea e piuttosto rustica, tuttavia, in alcune condizioni climatiche, potrebbe essere preda di funghi, parassiti e insetti infestanti. I problemi relativi all’eccesso di umidità possono colpire il bulbo o la pianta stessa, che tende in questi casi a ricoprirsi di muffa. Tra gli insetti infestanti si trovano gli acari e mosche dei bulbi, che possono distruggere completamente le radici. Una precauzione importantissima è quella di evitare la formazione di acqua stagnante e di conservare i bulbi in un luogo asciutto, fresco e ventilato.

Trattandosi di un fiore molto decorativo, viene spesso usato per realizzare aiuole e bordure, soprattutto nei giardini rocciosi. Risulta essere perfetto anche reciso per addobbi, decorazioni e per la realizzazione di composizioni e bouquet, mentre nel contesto industriale viene impiegato anche per la preparazione di profumi ed essenze, in merito all’aroma penetrante e gradevole.

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