In questa guida spieghiamo come coltivare il timo.
Il timo è una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Molto utilizzato come spezia in cucina, per impreziosire piatti di carne e pesce, il timo era conosciuto già nell’antico Egitto. Le foglie ed i rami del timo possono inoltre essere usati per preparare infusi dalle proprietà antisettiche e disinfettanti. Può essere anche usato per la preparazione di gustosi liquori.
Come avrete intuito, il timo è una pianta molto utile e versatile. Nella nostra guida vi sveleremo come coltivarlo, partiremo dalle zone climatiche, dalle caratteristiche del terreno, dalla semina, dalle pratiche colturali, potatura e innaffiatura, fino alla raccolta delle foglie.
Il timo, innanzitutto, non ha particolari esigenze, preferisce un clima mediterraneo, soleggiato, piuttosto caldo e con scarse precipitazioni. Resiste bene anche alle basse temperature. Per coltivare il timo sarà necessario utilizzare un terreno mescolato a ghiaia, torba, compost e sabbia. Un terreno a medio impasto, infatti, fa sì che la pianta riceva il giusto apporto di sostanze nutritive ma evita il ristagno dell’acqua. Il timo cresce bene anche in terreni calcarei.
Questa pianta può essere coltivata sia partendo dai semi che dalle talee. Partiamo dalla coltivazione del timo tramite semi: essi possono essere acquistati in bustina nei negozi specializzati. Il semenzaio deve essere preparato verso fine marzo inizio aprile. Riempirete, allora, una cassetta con torba e terra, ponete la cassetta in una posizione riparata. Risulta essere qui che le piccole piante di timo cresceranno fino a quando saranno pronte per essere trapiantate in giardino oppure in un vaso più grande.
Posizionate allora i semi in piccole buche poco profonde che dovrete coprire con un sottile strato di terra. Innaffiate i semi a non usare troppa acqua. Verso gli inizi del mese di agosto, vi accorgerete che le piantine saranno cresciute: finalmente potrete metterle a dimora nel terreno. Scavate delle piccole buche e distanziatele tra loro circa 25 cm. Posizionate nelle buche le piccole piantine e ricoprite le radici con la terra.
Se volete coltivare il timo per talee, dovrete procurarvele preferibilmente nel mese di marzo oppure ad ottobre. Le talee possono essere messe subito a dimora nel terreno avendo cura di lasciare circa 25 o 30 cm di spazio. Dopo avere messo a dimora le talee, dovrete annaffiarle senza esagerare troppo con l’acqua, esse temono infatti i ristagni idrici. Risulta essere consigliabile innaffiarle almeno una volta a settimana. Per eliminare i rami secchi potete utilizzare delle forbici o delle cesoie ben affilate e disinfettate avendo cura di praticare un taglio netto ed obliquo. Vi consigliamo di effettuare questa operazione nei mesi di marzo e maggio.
Le foglie di timo possono essere raccolte tutto l’anno, esse possono essere consumate fresche oppure dopo averle fatte seccare, a testa in giù, in un luogo fresco ed asciutto.
Il timo è molto resistente ma teme la ruggine del timo, le muffe e l’alternariosi. Queste malattie possono essere curate usando antifungini. Potete poi prevenire le muffe evitando i ristagni d’acqua. Il timo, inoltre, teme molto i lepidotteri e la tortrice: questi sono insetti che danneggiano le foglie della pianta. Possono essere debellati usando appositi insetticidi reperibili nei negozi specializzati.
Infine, se volete coltivare il timo in vaso, vi consigliamo di usarne uno molto largo e capiente: 25-30 cm di diametro vanno benissimo. Quanto al materiale, vi consigliamo l’uso di un vaso in terracotta che permette al terreno e alle radici di respirare meglio. Alla coltivazione del timo in vaso si applicano, infine, le regole colturali indicate in precedenza per la coltivazione in piena terra.
Coltivare il timo è quindi molto semplice.