In questa guida spieghiamo come coltivare la Tillandsia.
La tillandsia comprende centinaia di specie di piante appartenenti originarie del Sudamerica, tra le quali la più diffusa e coltivata come pianta da appartamento è la Tillandsia cyanea, si tratta di una pianta di piccole dimensioni, dalle foglie di colore verde scuro sviluppate a rosetta, al centro delle quali sbocciano, in tarda primavera e in estate, piccoli fiori di color viola intenso. Risulta essere una pianta esotica, ma piuttosto comune per il suo effetto decorativo, che non richiede attenzioni particolari. In natura, la singolarità di questa pianta è quella di non sviluppare le radici nella profondità del terreno, ma tra le fessure dei rami d’albero della foresta pluviale, dove si raccoglie una certa quantità di fogliame in decomposizione, in questo modo, tillandsia riesce a trarre il nutrimento di cui necessita dall’aria e dall’acqua piovana.
Per coltivare la tillandsia è necessario ricreare un ambiente simile a quello naturale, mettendo a dimora le piantine in piccoli vasi con poca torba, cortecce, muschio e altri materiali tipici del sottobosco, ottenendo un terreno piuttosto soffice ma irregolare. In genere non è necessario concimare le piante, nel caso in cui fosse necessario è possibile utilizzare un normale concime per piante fiorite da appartamento, una volta ogni due settimane. Risulta essere necessario tenere presente che la tillandsia richiede un’elevatissima percentuale di umidità nell’aria, ma non sopporta il terreno troppo intriso d’acqua, per tale ragione, è opportuno mantenere il terriccio umido, ma evitare di lasciare le radici immerse nell’acqua. Per annaffiare la pianta correttamente, è sufficiente riempire d’acqua il piccolo calice al centro della rosetta di foglie, mentre nei mesi più caldi, o nel periodo in cui il riscaldamento è acceso, per garantire una costante percentuale di umidità è utile vaporizzare le foglie, o collocare il vaso, mantenendolo sollevato con argilla o sassi, in un ampio sottovaso con il fondo sempre pieno d’acqua che, evaporando, porterà il giusto apporto di umidità alla pianta.
La tillandsia non crea molti problemi ed è piuttosto facile da coltivare. Non apprezza l’esposizione diretta al sole ma resiste bene alle temperature elevate, mentre in inverno non sopporta il freddo sotto i 10 gradi. Nonostante sia una pianta d’appartamento, in estate gradisce l’aria aperta, con l’accortezza di scegliere una collocazione all’ombra, nelle zone in cui la temperatura è favorevole anche in inverno, può essere coltivata direttamente all’aperto, all’ombra di un albero o di un muro, provvedendo a coprirla con un telo nel caso di un insolito abbassarsi delle temperature. Una volta individuata la collocazione ideale, si consiglia di non spostarla. Per le piante piccole e coltivate in vaso è opportuno mantenere il terriccio umido, evitando accuratamente i ristagni d’acqua. Risulta essere importante utilizzare solo acqua demineralizzata o bollita, poiché questa pianta non apprezza il calcare, se le piante sono coltivate all’aperto di solito è sufficiente l’acqua piovana. Considerando la natura della pianta, che non ha radici interrate, non deve essere posizionata nel terreno, ma nella corteccia di un albero o nel tronco di una pianta da appartamento, utilizzando eventualmente una goccia di mastice apposito. Lo stesso metodo vale per la moltiplicazione, è sufficiente, in primavera, staccare le rosette di foglie che si formano alla base della pianta, e inserirle nel supporto desiderato
In genere, la tillandsia ha una durata breve, non appena tutti i fiori sono sbocciati, la pianta inizia a perdere di vitalità e, nella fase finale, si sviluppano attorno ad essa i germogli di nuove piante, che possono essere lasciati nel luogo in cui nascono, o suddivisi in contenitori singoli. La durata di una pianta è comunque variabile, non è raro che la tillandsia resista per uno o più anni, trasmettendo l’impressione che la pianta non si stia sviluppando. La particolare conformazione delle foglie di queste piante riesce a raccogliere e trattenere l’umidità presente nell’aria, usufruendo delle sostanza nutritive, e la presenza di batteri in grado di fissare l’azoto garantisce alla pianta un continuo approvvigionamento di questo elemento.
Le foglie della Tillandsia variano da una specie all’altra, possono essere larghe o filiformi, e dotate o meno di spine, ma nella maggiorana dei casi sono disposte a rosetta, il calice centrale della rosa di foglie costituisce una vera riserva di acqua e di elementi nutritivi, grazie alla tendenza ad accumularsi, all’interno di questo spazio, di residui organici vegetali e animali. Questo non significa che la Tillandsia sia una pianta carnivora, tuttavia riesce a trarre nutrimento anche da sostanze decomposte di origine animale. I fiori della Tillandsia hanno colori intensi e brillanti, e si riuniscono in infiorescenze dalla forma diversa in base alle specie differenti.