In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come coltivare le more.
Se siete golosi di frutta e di marmellate scure, potreste essere interessati a conoscere i modi e i segreti necessari per riuscire a coltivare le more e usufruire, forse, della vostra personale dose di vitamine. Prima di entrare nei particolari, però, è giusto iniziare con alcune informazioni generiche. Quando parliamo di more, in realtà, ci si riferisce in modo particolare al Robus Ulmifolius, con cui intendiamo il rovo dai cui rami si raccolgono i frutti. Le more, inoltre, sono particolarmente diffuse nel bacino del Mediterraneo e in Asia. In alcuni casi è addirittura considerata una pianta infestante, visto che, una volta messe le radici, è molto difficile estirparla sia a mano che con erbicidi. Per finire, questa pianta si trova con frequenza sulle rive dei fiumi, nei boschi o vicino al mare, dove cresce spontaneamente. Considerata la loro forza naturale, le more amano il sole, non prediligono le alte temperature e nemmeno il freddo glaciale. Risulta essere vero che, per ottenere dei frutti succosi, sarebbe ideale avere un’estate umida ma con alte temperature.
Come per qualsiasi altra forma di agricoltura, anche il terreno ha la sua valenza. Questo vuol dire che, per coltivare con successo delle more, è necessario avere a disposizione un terreno a medio impasto. Il terreno a medio impasto si ottiene mescolando sabbia, ghiaia, compost e torba. Questo insieme favorisce il drenaggio dell’acqua e la fertilizzazione. Il Ph deve essere leggermente acido, ossia intorno al valore 5, ed è possibile misurarlo utilizzando un piaccametro, reperibile nei negozi specializzati. Nonostante queste caratteristiche ottimali, è vero che il roveto si adatta alla perfezione a tutti i tipi di terreno, sempre che siano ben drenati. Inoltre si consiglia di concimare con sostanze organiche come letame e compost un mese prima della messa a dimora delle piante.
A questo punto, considerato il clima e le qualità del terreno ottimale, è la volta di prestare attenzione alla pianta e alla semina. Iniziamo con il dire che non è consigliabile partire direttamente dai semi, ma è preferibile partire proprio dalle piantine acquistabili in qualsiasi vivaio fornito. Non dimenticate, però, che ottobre è il mese consigliato per piantare le vostre more e, per evitare piccoli inconvenienti, è bene chiedere espressamente la qualità senza spine. Vediamo come si pianta un rovo. Innanzi tutto si devono scavare delle buche profonde circa 45 cm, disposte per file distanti tra di loro almeno 250 cm, qui sono messe a dimora le piante, come si dice tecnicamente. Il passo successivo è sistemare dei tutori il vicino a ogni pianta. Queste sono legati tra loro con un filo di ferro o con uno spago. In questo modo si creano proprio i filari, struttura fondamentale su cui le piante si potrà arrampicare. Come ultimo passo, accanto ad ogni filare si scava una buca, che deve essere poi concimata con compost e letame.
Nonostante abbiano dimostrato di possedere una struttura molto forte, queste piante hanno bisogno di una certa cura. Nello specifico, il roveto può essere potato dopo circa due anni da quando sono stati piantati. La potatura si esegue tagliando alla base i rami che hanno già fruttificato e accorciando i rami che ancora devono dare dei frutti. Questa operazione si effettua con una forbice o una cesoia ben affilata e disinfettata e si pratica con un taglio netto evitando di lasciare filamenti pendenti. Le innaffiature, poi, non devono essere abbondanti. Risulta essere più che sufficiente, infatti, farne una ogni otto o dieci giorni. Infine, si consiglia di smuovere il terreno periodicamente. In questo modo è possibile arieggiarlo per evitare ristagni d’acqua che possono portare alla formazione delle muffe. Terminiamo con una curiosità. Risuta essere possibile coltivare le more anche in vaso, sempre che se ne scelga uno abbastanza ampio di 50 cm di diametro. Si consiglia, poi, di preparare il filare su cui deve svilupparsi la pianta.
Coltivare le more è quindi piuttosto semplice.