In questa guida spieghiamo come e quando seminare i fagiolini.
Fagiolini freschi e coltivati nell’orto di casa da portare in tavola tutti i giorni sono un’ottima scelta, facilmente realizzabile, in quanto i fagiolini sono semplici da coltivare.
Dal punto di vista botanico, il fagiolino è una pianta annuale rustica comprensiva di varietà nane e rampicanti.
Il periodo ideale per seminare i fagiolini è quello compreso tra Aprile e Maggio, ecco i consigli per effettuare una buona semina ed un proseguimento di coltivazione corretto per ottenere un raccolto abbondante e gustoso.
Il terreno preferito dai fagiolini è molto fertile, drenato bene e non tanto argilloso, mentre la posizione ideale è quella in pieno sole, non seminatelo mai all’ombra perché ne risentirebbe.
Il terreno deve essere fertilizzato all’incirca due settimane prima della semina, che deve avvenire all’aperto fra Aprile e Maggio.
Ricordate che la germinazione non può esserci se la temperatura è più bassa di 10 gradi, se fa ancora freddo, prima di procedere alla semina dei fagiolini aspettate che le temperature si alzino.
Per quanto riguarda la crescita e la fioritura, le temperature diurne devono essere comprese fra 24 e 28 gradi, quelle notturne devono essere intorno ai 15 o 16 gradi.
Il fagiolino apprezza la grande luminosità e teme invece il vento eccessivo, le gelate e le brinate tardive danneggiano le piante, attenzione quindi ai ritorni di freddo, non rari in primavera.
Il terreno deve essere medio impasto, fresco, profondo, piuttosto povero di calcio, visto che troppo calcio rende i fagiolini duri e difficili da cuocere, e con PH possibilmente neutro, o il più possibile vicino alla neutralità.
Se si pianta il fagiolino nano, dopo la prima semina, si deve continuare a seminare a scalare fino a Luglio, con un intervallo di un mese tra una semina e l’altra.
Per i fagiolini nani, bisogna scavare solchi di una profondità di circa 4 o 5 centimetri, la semina su file prevede di lasciare sul lato corto una distanza di circa 5 o 8 centimetri in file distanti 45 o 50 centimetri, mentre per i rampicanti la distanza dovrà essere di 10 o 15 centimetri in file fra loro distanziate di 1 metro circa.
Per aiutare la germinazione, prima di inserire i semi nei solchi, bagnatene bene il fondo.
Ricordate anche che i fagiolini rampicanti sono piante piuttosto poderose, che possono arrivare fino a due metri di altezza e necessitano pertanto di un sostegno sul quale arrampicarsi.
Nel mese di Giugno eseguite una pacciamatura a base paglia oppure torba.
Sospendete le annaffiature fino a che non vedrete spuntare i primi fiori, troppa acqua porterebbe allo sviluppo di tante foglie e meno frutti.
Riprendete ad annaffiare dalla fioritura in poi, sempre con regolarità.
Per ostacolare lo sviluppo delle piante infestanti e garantire una buona aerazione delle radici, eseguite delle sarchiature superficiali.
Come anticipato, i fagiolini rampicanti devono avere un sostegno, che può consistere in una canna o in un palo di legno alti da 2 a 3 metri.
In alternativa si possono usare le apposite reti in plastica distese in verticale nel senso del filare e sostenute all’estremità da specifici sostegni, effettivamente comode e infatti sempre più diffuse in agricoltura. Queste reti costano un po’ di più, ma sono molto robuste e pertanto riutilizzabili più volte.