In questa guida spieghiamo come coltivare il lauroceraso.
Il lauroceraso è una pianta sempreverde a sviluppo arbustivo, ideale per creare recinzioni e siepi decorative nei giardini e negli spazi esterni, con il vantaggio di richiedere pochissima manutenzione, di sopportare bene qualsiasi temperatura e di non essere soggetta a frequenti attacchi di parassiti.
Esistono diverse varietà di lauroceraso, di cui alcune sono originarie dell’Asia e altre dell’Europa, con foglie di dimensioni e colori differenti, dal verde scuro al rossiccio. Quasi tutte producono in primavera piccoli fiori bianchi o rosa a grappoli, dal profumo molto intenso e gradevole. Le foglie sono piuttosto resistenti, di forma ovale, lucide e brillanti, e permettono di realizzare siepi molto fitte, ideali per separare le diverse zone di un giardino e creare una piacevole atmosfera riservata.
Dopo la fioritura il lauroceraso produce bacche di colore nero, molto simili alle olive ma non commestibili, sia le bacche che le altre parti della pianta sono tossiche, per tale ragione si raccomanda di prestare la massima attenzione.
Indice
Esposizione e Tipo di Terreno
Il terreno migliore per il lauroceraso è acido, piuttosto umido e molto ricco di sostanze nutrienti. L’esposizione migliore per favorire il corretto sviluppo dell’arbusto è in piena luce, tuttavia la pianta si adatta molto bene anche in una zona parzialmente ombreggiata.
La pianta è in grado di sopportare anche le basse temperature invernali e in genere non ha alcun problema anche nel caso di un clima molto rigido. Eventualmente, si può provvedere a proteggere la base della pianta con uno strato di pacciamatura, da rimuovere alla fine dell’inverno.
Irrigazione e Concimazione del Lauroceraso
Nella maggioranza dei casi, è sufficiente l’acqua proveniente dalle piogge. Solo durante i lunghi periodi di siccità e di grande caldo, si consiglia di idratare il terreno con un’annaffiatura settimanale. Per le piante coltivate in vaso, è necessario mantenere la terra sufficientemente umida, provvedendo a somministrare acqua a sufficienza, ad intervalli regolari di una decina di giorni.
Per quanto riguarda la concimazione, è sufficiente aggiungere al terreno un concime granulare a lento rilascio, ricco di azoto e di potassio, alla fine dell’inverno, in maniera da favorire la ripresa vegetativa e lo sviluppo dei nuovi germogli. Ogni due o tre mesi si può aggiungere all’acqua un fertilizzante liquido per piante verdi e fiorite.
Potatura
Le siepi di lauroceraso non richiedono una manutenzione particolare. Risulta essere sufficiente potare le piante un paio di volte all’anno per mantenere la forma desiderata e stimolare lo sviluppo di nuovi germogli. I periodi migliori per effettuare la potatura sono la tarda primavera e la fine dell’estate, è comunque possibile intervenire in qualsiasi momento per modificare la forma della siepe o per evitare che si estenda in maniera disordinata. La potatura non riguarda gli esemplari molto giovani, che devono solo essere liberati dai rami secchi o danneggiati.
Una precauzione da seguire è quella di evitare di procedere con la potatura in inverno, visto che potrebbe inibire la fioritura. Inoltre, durante i primi anni della pianta, le potature dovrebbero essere più frequenti, per incrementare la produzione di nuove ramificazioni e favorire una crescita rigogliosa.
Moltiplicazione
Il lauroceraso può essere riprodotto sia per seme che per talea. La stagione migliore per la talea è l’estate, è sufficiente tagliare un rametto di una ventina di centimetri di lunghezza e farlo radicare in un misto di sabbia e torba umida. La radice si sviluppa entro un mese, la piantina potrà essere trasferita in giardino nella primavera successiva.
Coltivazione in Vaso del Lauroceraso
Sebbene il lauroceraso sia una pianta prevalentemente utilizzata per realizzare siepi di recinzione e quindi coltivata in terreno aperto, si sviluppa facilmente anche in vaso, e permette di realizzare una piccola siepe anche sul terrazzo o in un piccolo cortile. In questo caso, si consiglia di scegliere una varietà di dimensioni contenute, che raggiunga un’altezza limitata e produca foglie più piccole, rivolgendosi ad un vivaio fornito è possibile trovare la pianta più adatta al proprio ambiente.
Il rinvaso in contenitori più grandi deve essere effettuato, se necessario, in primavera, qualora le radici iniziassero a fuoriuscire dal foro di drenaggio.
Possibili Problemi
Come si è detto, il lauro ceraso non è una pianta particolarmente soggetta a malattie e attacchi di parassiti, potrebbe però accadere che venga colpita dall’oidio, un fungo caratteristico delle foglie più recenti, che appaiono coperte da una patina bianca e spesso mostrano tagli e lesioni.
Per risolvere questo problema occorre prima di tutto eliminare le parti colpite dal fungo e, se necessario, utilizzare un prodotto apposito, reperibile da un vivaista o presso un negozio specializzato, per evitare che si ripresenti.
Qualora si dovesse notare la presenza di foglie consumate o coperte di una sostanza appiccicosa, potrebbe essere stata infestata dagli afidi, anche in questo caso, si consiglia di ricorrere ad un prodotto apposito e seguire le istruzioni poste sulla confezione.